Luoghi comuni. Vedutisti tedeschi a Roma tra il XVIII e il XIX secolo

Luoghi comuni. Vedutisti tedeschi a Roma tra il XVIII e il XIX secolo, Museo di Roma - Palazzo Braschi, Roma
Dal 09 Aprile 2014 al 28 Settembre 2014
Roma
Luogo: Museo di Roma - Palazzo Braschi
Indirizzo: piazza San Pantaleo 10
Orari: da martedì a domenica 10-20
Curatori: Simonetta Tozzi
Enti promotori:
- Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Costo del biglietto: intero € 10, ridotto € 8, residenti € 9 / € 7
Telefono per informazioni: +39 060608
E-Mail info: museodiroma@comune.roma.it
Sito ufficiale: http://www.museodiroma.it
A Roma, il Museo di Roma Palazzo Braschi dal 9 aprile al 28 settembre 2014 ospita la mostra “Vedutisti tedeschi a Roma tra il XVIII e il XIX secolo”.
L’esposizione presenta una selezione di circa 80 esemplari, tutti provenienti dalla ricca raccolta di opere grafiche del Museo di Roma, una collezione molto ampia che viene esposta a rotazione per tutelarne la delicata conservazione. Si alternano vedute del Foro Romano e del Colosseo, diVilla Borghese, di Castel Sant’Angelo e di Ponte Milvio ma non mancano le mitizzate visioni della campagna fuori città, tra Nemi, Tivoli e illago di Albano.
Le opere esposte sono state in gran parte eseguite da pittori che gravitavano nella cerchia di Angelika Kauffmann, artista tedesca che aveva fatto della sua dimora in via Sistina un vero e proprio cenacolo all’avanguardia per intellettuali e personaggi stranieri di passaggio in città. La personalità più carismatica di questo gruppo era senza dubbio quella di Jacob Philipp Hackert, pittore di paesaggi tra i più quotati e meglio remunerati dell’epoca che ricevette committenze da Caterina di Russia e da Ferdinando IV e fu amico e maestro di disegno dello stesso Goethe. Insieme alle acqueforti diHackert saranno presentate opere di Friedrich Wilhelm Gmelin, diJohann Christian Reinhart, di Jakob Wilhelm Mechau e di Joseph Anton Koch, pittore tedesco che fece parte della cerchia dei Nazareni.
L’esposizione presenta una selezione di circa 80 esemplari, tutti provenienti dalla ricca raccolta di opere grafiche del Museo di Roma, una collezione molto ampia che viene esposta a rotazione per tutelarne la delicata conservazione. Si alternano vedute del Foro Romano e del Colosseo, diVilla Borghese, di Castel Sant’Angelo e di Ponte Milvio ma non mancano le mitizzate visioni della campagna fuori città, tra Nemi, Tivoli e illago di Albano.
Le opere esposte sono state in gran parte eseguite da pittori che gravitavano nella cerchia di Angelika Kauffmann, artista tedesca che aveva fatto della sua dimora in via Sistina un vero e proprio cenacolo all’avanguardia per intellettuali e personaggi stranieri di passaggio in città. La personalità più carismatica di questo gruppo era senza dubbio quella di Jacob Philipp Hackert, pittore di paesaggi tra i più quotati e meglio remunerati dell’epoca che ricevette committenze da Caterina di Russia e da Ferdinando IV e fu amico e maestro di disegno dello stesso Goethe. Insieme alle acqueforti diHackert saranno presentate opere di Friedrich Wilhelm Gmelin, diJohann Christian Reinhart, di Jakob Wilhelm Mechau e di Joseph Anton Koch, pittore tedesco che fece parte della cerchia dei Nazareni.
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friedrich wilhelm gmelin ·
johann christian reinhart ·
jakob wilhelm mechau ·
joseph anton koch
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