#LoSpazioVuoto

Camilla Alberti, Mostri dalla terra profonda

 

Dal 16 Giugno 2020 al 16 Agosto 2020

Cremona

Luogo: Sito Galleria Il Triangolo

Indirizzo: online

E-Mail info: info@iltriangoloartgallery.com

Sito ufficiale: http://iltriangoloartgallery.com



Da martedì 16 giugno fino a domenica 16 agosto, sul sito della Galleria Il Triangolo (https://iltriangoloartgallery.com/) e su Artland, la piattaforma dedicata all’arte contemporanea (https://www.artland.com/galleries/il-triangolo), è possibile visitare l’esposizione digitale #LoSpazioVuoto.
 
Frutto di un’open call lanciata lo scorso marzo, alla quale hanno risposto oltre 100 artisti, italiani e non, la mostra intende essere una riflessione, mediata dagli occhi degli artisti, sulla dimensione del vivere che l’isolamento per arginare il Covid19 ci ha fatto scoprire (o riscoprire), con particolare attenzione alla dimensione del vuoto. Un vuoto di spazio e di tempo che ha rallentato il flusso delle ore, delle azioni e dei pensieri, che ha trasfigurato paesi e città, che ci ha offerto nuove e inconsuete occasioni.
 
Fra le opere presentate ne sono state selezionate 16 che, nel loro insieme, offrono una panoramica armoniosa sulla ricerca intrapresa da artisti di diverse generazioni e che ben rappresentano, ognuna con le sue peculiarità formali e sostanziali, i sentimenti e le sensazioni scaturite dal forzato isolamento. Si va dai Mostri dalla terra profonda di Camilla Alberti, ultimi frammenti di natura vissuta prima dell’inizio delle misure restrittive, al Silenzio interrotto da potenti ‘note’ pittoriche di Aleksandra Ewa Novak, dall’ Attesa metafisica in una stanza fotografata ad ante chiuse di Isabella Quaranta ai silenzi della notte e dell’oscurità in Nottetempo1/2 di Carlo Rocca, passando attraverso le modulazioni radio cosmiche, presenti anche nel vuoto, registrate in (sezione di) CMBR di Olivier Russo. Se Ludovico Colombo, con il suo Icaro, don’t call me bae, riflette sulla distanza tra l’uomo e il cielo in tempi di isolamento, Arianna Greci ci ricorda a chiare lettere che Nessun luogo è come casa, quando tutto il resto viene a mancare. Così, le pareti domestiche divengono spazi da indagare per Elisa Veronelli, il cui Inferno trae spunto da suggestioni letterarie, mentre oggetti silenziosi ispirano Dove sono di Giovanna Lui. La tensione derivata dall’isolamento forzato che si imprime sulla tela quasi fosse un sudario in Via senza via di Claudio Valerio si placa nelle forme quiete dei Paesaggi immaginati di Simona Eva Saponara, così come nel percorso simbolico di Aesthetics of isolation di Jerusa Simone. Un vuoto che crea spavento si trasforma invece in un fucile puntato come reazione istintiva e folle alla pandemia in Non ne hai bisogno finché ne hai bisogno di Lucrezia Testa Iannilli; ed ancora, un vuoto pieno di incertezze si incarna negli individui rassegnati di Tutto è possibile, nulla è vero di Walter Ferri-Szczerbowski, quello stesso vuoto ‘di non contatto’ richiesto tra noi e gli oggetti, così efficacemente immortalato in //Vita in plastica di Monica Taverna. A corollario di questo iter sembra porsi il punto di vista del passeggero che scruta l’inesorabile passare del tempo al di fuori della sua cabina in I’m going off the rails di Clarissa Falco, simbolo (esperanza?) forse di un ritorno a ciò che è stato, come in un ciclico susseguirsi di stagioni cui sono legati ricordi lontani.
 
Artisti in mostra:
Camilla Alberti, Ludovico Colombo, Clarissa Falco, Arianna Greci, Giovanna Lui, Aleksandra Ewa Nowak, Walter Ferri-Szczerbowski, Isabella Quaranta, Carlo Rocca, Olivier Russo, Simona Eva Saponara, Jerusa Simone, Monica Taverna, Lucrezia Testa Iannilli, Claudio Valerio, Elisa Veronelli.
 
La selezione è stata curata da Leonardo Caldonazzo, titolare del Triangolo Galleria d’Arte, Raffaella Colace, storica dell’arte e direttrice della Galleria, Sara Fontana, storica e critica d’arte e dall’artista Ettore Favini.
 

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI