Dal 27 novembre in una grande mostra
Turner e Constable si sfidano alla Tate Britain
JMW Turner, The Burning of the Houses of Lords and Commons, 16 October 1834, 1835. Cleveland Museum of Art. Bequest of John L. Severance 1942.647
Francesca Grego
13/11/2025
Mondo - Sono stati descritti come i grandi rivali del Romanticismo britannico, eppure insieme hanno rivoluzionato per sempre la pittura di paesaggio. Dov’è la verità? Nel 250° anniversario della loro nascita, William Turner (1775–1851) e John Constable (1776–1837) tornano a sfidarsi nelle sale della Tate Britain, in una mostra che promette di far luce sulle loro controverse relazioni. In programma dal prossimo 27 novembre al 12 aprile 2025, Turner and Constable. Rivals and Originals riunirà a Londra oltre 170 dipinti e opere su carta realizzate dai due giganti dell’Ottocento, tra cui tele scoperte di recente e capolavori assenti da tempo dalle scene britanniche ed europee. È il caso del Cavallo bianco, uno dei più eclatanti successi artistici di Constable, esposto l’ultima volta a Londra vent’anni fa, e del memorabile dipinto di Turner L'incendio delle Camere dei Lord e dei Comuni, in prestito dal Cleveland Museum of Art, che tornerà nel Regno Unito dopo più di un secolo. Attraverso confronti e paralleli, l’esposizione ripercorrerà le carriere di entrambi, indagando sui modi in cui furono celebrati, criticati e contrapposti, e su come questo li spinse verso nuove e originali visioni artistiche.
Nati a un solo anno di distanza - Turner nell’affollata Londra, Constable da una famiglia benestante nel villaggio di East Bergholt nel Suffolk - i due maestri del Romanticismo si rivelano subito molto diversi, nell’arte come nella vita. Turner è un talento precoce e intraprendente, dalla mentalità commerciale: a soli 15 anni riesce a esporre i suoi quadri alla Royal Academy e non ancora maggiorenne dipinge ambiziose tele a olio come The Rising Squall, Hot Wells, da St. Vincent's Rock, Bristol, scoperta recentemente. Constable, al contrario, prima di lanciarsi nella mischia si impegna in un lungo percorso di perfezionamento: principalmente autodidatta, affina le competenze tecniche e realizza numerosi schizzi e acquerelli prima dei dipinti a olio per cui diverrà famoso, approdando alla Royal Academy ormai ventiseienne. In Gran Bretagna è in voga la pittura di paesaggio e i due giovani artisti raccolgono la sfida: ognuno a proprio modo, ma entrambi controcorrente e con coraggiose innovazioni, porteranno questo genere verso una dignità e un valore prima inconcepibili, basti pensare alle grandi tele di cui entrambi fanno uso, in precedenza riservate a generi di più blasonata tradizione.

John Constable, TheWhite Horse, 1819 © The Frick Collection, New York. Photo: Joseph Coscia Jr.
Constable costruì la propria reputazione sui paesaggi del Suffolk dell’infanzia, scegliendo di lavorare all’aperto. Alla Tate la sua scatola per dipingere e la sedia per gli schizzi ne evocheranno l’abilità nel disegno e la ricerca di un effetto brillante attraverso un nuovo uso dei colori. I celebri studi sulle nuvole illustreranno la sua convinzione che il cielo fosse fondamentale per l'impatto emotivo di un dipinto, come dimostrano vigorosi paesaggi realizzati su tele alte due metri, mentre opere tarde come Hampstead Heath with a Rainbow testimoniano come ricordi personali e memoria storica si siano intrecciati nel suo lavoro.
Turner viaggiò a lungo tra la Gran Bretagna e l’Europa, riempiendo taccuini di rapidi schizzi a matita: ispirazioni per sublimi scene alpine come Il passaggio del Monte San Gottardo dal centro di Teufels Broch (Ponte del Diavolo) del 1804, visibile in mostra. L’esposizione esplorerà le sue ricerche sulla pennellata e sulla resa della luce per catturare sulla tela la potenza della natura. Tra le chicche disseminate lungo il percorso, inoltre, troveremo alcuni capolavori legati all’ultima fase della carriera, come L'Italia antica - Ovidio bandito da Roma, lontano dalle scene espositive londinesi da oltre mezzo secolo.
Negli anni Trenta dell'Ottocento Turner e Constable si fecero notare per aver condotto il genere paesaggistico verso nuove, audaci direzioni. Le evidenti differenze tra i due spinsero i critici d'arte a contrapporli e a definirli rivali. Nel 1831 alla Royal Academy il Palazzo e ponte di Caligola di Turner fu esposto accanto alla Cattedrale di Salisbury dai prati di Constable, stimolando il confronto tra il calore mediterraneo del primo e l’umida atmosfera britannica del secondo: erano “fuoco e acqua”, disse qualcuno. Alla Tate Britain i dipinti più potenti e rappresentativi di entrambi evidenzieranno come, nonostante le differenze, i due artisti abbiano cambiato per sempre i destini della pittura di paesaggio.
Nati a un solo anno di distanza - Turner nell’affollata Londra, Constable da una famiglia benestante nel villaggio di East Bergholt nel Suffolk - i due maestri del Romanticismo si rivelano subito molto diversi, nell’arte come nella vita. Turner è un talento precoce e intraprendente, dalla mentalità commerciale: a soli 15 anni riesce a esporre i suoi quadri alla Royal Academy e non ancora maggiorenne dipinge ambiziose tele a olio come The Rising Squall, Hot Wells, da St. Vincent's Rock, Bristol, scoperta recentemente. Constable, al contrario, prima di lanciarsi nella mischia si impegna in un lungo percorso di perfezionamento: principalmente autodidatta, affina le competenze tecniche e realizza numerosi schizzi e acquerelli prima dei dipinti a olio per cui diverrà famoso, approdando alla Royal Academy ormai ventiseienne. In Gran Bretagna è in voga la pittura di paesaggio e i due giovani artisti raccolgono la sfida: ognuno a proprio modo, ma entrambi controcorrente e con coraggiose innovazioni, porteranno questo genere verso una dignità e un valore prima inconcepibili, basti pensare alle grandi tele di cui entrambi fanno uso, in precedenza riservate a generi di più blasonata tradizione.

John Constable, TheWhite Horse, 1819 © The Frick Collection, New York. Photo: Joseph Coscia Jr.
Constable costruì la propria reputazione sui paesaggi del Suffolk dell’infanzia, scegliendo di lavorare all’aperto. Alla Tate la sua scatola per dipingere e la sedia per gli schizzi ne evocheranno l’abilità nel disegno e la ricerca di un effetto brillante attraverso un nuovo uso dei colori. I celebri studi sulle nuvole illustreranno la sua convinzione che il cielo fosse fondamentale per l'impatto emotivo di un dipinto, come dimostrano vigorosi paesaggi realizzati su tele alte due metri, mentre opere tarde come Hampstead Heath with a Rainbow testimoniano come ricordi personali e memoria storica si siano intrecciati nel suo lavoro.
Turner viaggiò a lungo tra la Gran Bretagna e l’Europa, riempiendo taccuini di rapidi schizzi a matita: ispirazioni per sublimi scene alpine come Il passaggio del Monte San Gottardo dal centro di Teufels Broch (Ponte del Diavolo) del 1804, visibile in mostra. L’esposizione esplorerà le sue ricerche sulla pennellata e sulla resa della luce per catturare sulla tela la potenza della natura. Tra le chicche disseminate lungo il percorso, inoltre, troveremo alcuni capolavori legati all’ultima fase della carriera, come L'Italia antica - Ovidio bandito da Roma, lontano dalle scene espositive londinesi da oltre mezzo secolo.
Negli anni Trenta dell'Ottocento Turner e Constable si fecero notare per aver condotto il genere paesaggistico verso nuove, audaci direzioni. Le evidenti differenze tra i due spinsero i critici d'arte a contrapporli e a definirli rivali. Nel 1831 alla Royal Academy il Palazzo e ponte di Caligola di Turner fu esposto accanto alla Cattedrale di Salisbury dai prati di Constable, stimolando il confronto tra il calore mediterraneo del primo e l’umida atmosfera britannica del secondo: erano “fuoco e acqua”, disse qualcuno. Alla Tate Britain i dipinti più potenti e rappresentativi di entrambi evidenzieranno come, nonostante le differenze, i due artisti abbiano cambiato per sempre i destini della pittura di paesaggio.
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