Massimo Rana. FrontStage. Ritratti sul palco

© Massimo Rana | Massimo Rana, Nick Cave

 

Dal 14 Dicembre 2021 al 05 Febbraio 2022

Milano

Luogo: Archivio Iginio Balderi

Indirizzo: Via Ausonio 20

Orari: dal martedì al sabato dalle 15 alle 19, festivi esclusi. Obbligatorio Green pass e mascherina

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 33846300086

E-Mail info: archivio@iginiobalderi.org


David Bowie, Bruce Springsteen, Frank Zappa, gli AC/DC, Elton John, U2,  Ramones, Madonna e tanti altri. Sono questi i protagonisti della musica rock immortalati dal fotografo Massimo Rana tra gli anni Ottanta e Novanta durante una stagione di grandi concerti a Milano. Una parte di questi scatti si potranno ammirare dal 14 dicembre fino al 5 febbraio 2022 nella nuova sede dell'Archivio Iginio Balderi a Milano in via Ausonio 20; il primo evento organizzato nello spazio espositivo appena inaugurato a novembre che raccoglie una parte delle opere del grande scultore Iginio Balderi scomparso nel 2005.

La mostra fotografica si intitola “FrontStage. Ritratti sul palco”, promossa dall'Archivio Iginio Balderi e curata da Ivo Balderi. Comprende 28 fotografie di varie dimensioni, quasi tutte interamente inedite in un bellissimo bianco e nero a tiratura limitata, che sintetizzano una carrellata di 100 artisti e gruppi musicali del panorama internazionale. Fotografie di concerti che per anni sono rimaste nell'archivio di Rana.
Nel maggio 2021 un'ampia parte di queste immagini sono state raccolte in un volume, sempre con il titolo “FrontStage. Ritratti sul palco” Edizioni Crowdbooks acquistabile nelle migliori librerie.“Ho cominciato il mio lavoro come fotografo di agenzia – spiega Massimo Rana - ma poi grazie ad una collaborazione con un quotidiano, mi sono ritrovato sui palchi dei concerti più importanti che si sono svolti a Milano tra la seconda metà degli anni Ottanta e i primi anni del 2000. Poi, insieme alla mia passione per la musica, diventare un fotografo da concerti il passo è stato breve e in pochi anni mi sono ritrovato con un archivio immenso di immagini. Ognuna di queste foto ha una storia – aggiunge -, e sono il frutto di anni e anni in cui ho calcato il palco in quello spazio quasi irreale che sta tra i fans scatenati e il cantante sul palco. Sono diventato un testimone oculare dotato di obiettivo che entra nell'intimo dell'artista, indaga i suoi sguardi, scruta i suoi gesti e talvolta irrompe nei sentimenti. Così lo scatto che cogli da quella realtà, da quell'unico momento irripetibile viene trasportato in un altro tempo”. Tante storie di cui una in particolare legata a David Bowie. “E' stata una tappa fondamentale del mio lavoro – racconta Rana – e ho sempre amato la sua musica e trovarmi così vicino a questo grande artista nel suo concerto nel 1990 al Palatrussardi è stato davvero il “concerto perfetto”. Dopo la sua scomparsa nel 2016 ho riguardato i negativi di quella serata e mi sono accorto che c'erano scatti che non avevo stampato; fotografie del “duca bianco” mai viste fino a quel momento”.

Massimo Rana 
Nasce nel 1962 a Rho e cresce a Pero, nell’hinterland milanese. Dopo aver frequentato l’ITSOS di Milano inizia l’esperienza come freelance e la collaborazione con diverse agenzie dedicandosi a due grandi passioni: il reportage sociale e la musica. Sui palchi del “nuovo rock italiano” inizia collaborazioni con gruppi come i Timoria, Underground Life, Elio e le Storie Tese. Con una collaborazione col quotidiano Il Manifesto, comincia a poter accedere ai palcoscenici dei più prestigiosi artisti internazionali. Alla fine degli anni ’80 viaggia nell’est Europa realizzando fotoreportage. Nel 1991 durante un reportage a Cipro del Nord, occupata decenni prima dalla Turchia, viene arrestato con l’accusa di spionaggio. Le autorità lo imprigionano e viene condannato a cinque anni di carcere. Grazie ad un escamotage riesce a lasciare il paese e a tornare in Italia. In quel periodo la sua collaborazione con Elio e le Storie Tese è molto feconda e tracce di questa esperienza rimangono nel disco del gruppo che uscirà nel 1992 con il titolo di “Italyan, rum casusu çikti”. All’alba del nuovo millennio, dopo diverse centinaia di concerti alle spalle, realizza che è ora di dire basta. Appende la macchina fotografica al chiodo e rinchiude le sue foto, i suoi negativi, in archivio. Ma dopo tanti anni i suoi scatti rivedono la luce e tornano a suonare.

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