Surprise. Max Pellegrini
Dal 17 Ottobre 2013 al 19 Gennaio 2014
Torino
Luogo: GAM Torino
Indirizzo: via Magenta 31
Orari: da martedì a domenica 10-18
Curatori: Maria Teresa Roberto
Costo del biglietto: intero € 10, ridotto € 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni
Telefono per informazioni: +39 011 4429518
E-Mail info: gam@fondazionetorinomusei.it
Sito ufficiale: http://www.gamtorino.it/
Prosegue alla GAM Surprise, il ciclo annuale di appuntamenti dedicati ad aspetti specifici della ricerca artistica torinese tra anni Sessanta e Settanta.
Allo sviluppo industriale ed economico si accompagnarono allora trasformazioni urbane e sociali che allargarono la base della produzione e del consumo di cultura. La vivacità del confronto ideologico e gli
impulsi creativi che caratterizzarono quella stagione favorirono l’intersecarsi di discipline diverse, dall’architettura al design, dalla moda alla grafica, dalla musica fino alle arti visive e performative.
L’atteggiamento sperimentale non si limitò all’innovazione linguistica, ma si estese alle pratiche sociali e alle modalità di fruizione e dislocazione delle opere nello spazio. Il progetto Surprise intende sondare e mettere a fuoco aspetti e snodi di quel periodo, durante il quale sono state gettate le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale.
Il quinto appuntamento, che inaugura il 16 ottobre, è dedicato a Max Pellegrini, nato a Torino nel 1945, dove tuttora vive e lavora. Si diploma all’Accademia Albertina di Belle Arti e si laurea in Architettura al Politecnico di Torino. Dopo la sua prima personale alla Galleria il Punto, dove nel 1966 espone una serie di ritratti femminili
di ispirazione Pop, partecipa insieme agli artisti del gruppo Fluxus alla scena artistica torinese che ruota intorno al Piper, dove nel 1967 organizza la performance Al Piper è la fine del mondo. Scoperto e molto apprezzato dal grande critico Luigi Carluccio, Pellegrini ha esposto in numerose personali e collettive che ne hanno consolidato la fama e hanno fatto apprezzare il suo lavoro al grande pubblico.
Alla GAM verrà esposta una selezione di opere degli anni Sessanta di ispirazione Pop provenienti da alcune importanti collezioni private italiane, per la prima volta presentate al pubblico.
La curatela della mostra, così come l’intero ciclo di Surprise, è affidata a Maria Teresa Roberto, docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia Albertina di Torino.
Allo sviluppo industriale ed economico si accompagnarono allora trasformazioni urbane e sociali che allargarono la base della produzione e del consumo di cultura. La vivacità del confronto ideologico e gli
impulsi creativi che caratterizzarono quella stagione favorirono l’intersecarsi di discipline diverse, dall’architettura al design, dalla moda alla grafica, dalla musica fino alle arti visive e performative.
L’atteggiamento sperimentale non si limitò all’innovazione linguistica, ma si estese alle pratiche sociali e alle modalità di fruizione e dislocazione delle opere nello spazio. Il progetto Surprise intende sondare e mettere a fuoco aspetti e snodi di quel periodo, durante il quale sono state gettate le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale.
Il quinto appuntamento, che inaugura il 16 ottobre, è dedicato a Max Pellegrini, nato a Torino nel 1945, dove tuttora vive e lavora. Si diploma all’Accademia Albertina di Belle Arti e si laurea in Architettura al Politecnico di Torino. Dopo la sua prima personale alla Galleria il Punto, dove nel 1966 espone una serie di ritratti femminili
di ispirazione Pop, partecipa insieme agli artisti del gruppo Fluxus alla scena artistica torinese che ruota intorno al Piper, dove nel 1967 organizza la performance Al Piper è la fine del mondo. Scoperto e molto apprezzato dal grande critico Luigi Carluccio, Pellegrini ha esposto in numerose personali e collettive che ne hanno consolidato la fama e hanno fatto apprezzare il suo lavoro al grande pubblico.
Alla GAM verrà esposta una selezione di opere degli anni Sessanta di ispirazione Pop provenienti da alcune importanti collezioni private italiane, per la prima volta presentate al pubblico.
La curatela della mostra, così come l’intero ciclo di Surprise, è affidata a Maria Teresa Roberto, docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia Albertina di Torino.
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