Il 28 gennaio a New York

Un capolavoro di Orazio Gentileschi all’asta

Danae
 

Ludovica Sanfelice

21/01/2016

Quando il Re Acrisio di Argo interrogando l’Oracolo di Delfi scopre che morirà per mano del nipote, rinchiude la figlia Danae in una stanza segreta per impedire che abbia contatti con il mondo maschile. L’isolamento tuttavia viene infranto da Zeus che innamoratosi della giovane donna si introduce nella torre sotto forma di nuvola e la feconda con una pioggia di monete oro.

Il carattere erotico del mito classico che ha ispirato artisti come Tiziano, Correggio, Rembrant e Klimt è anche il soggetto di un capolavoro del caravaggesco Orazio Gentileschi che Sotheby’s presenterà alle aste di New York il prossimo 28 gennaio con un valore stimato tra i 25 e i 35 milioni di dollari.

La "Danae", realizzata su committenza del collezionista genovese Giovanni Antonio Sauli nel 1621, è considerata uno dei più importanti dipinti barocchi immessi sul mercato dal dopoguerra ad oggi. A rendere sontuosa la composizione della tela è la rappresentazione dinamica della sensualità racchiusa nella pioggia d’oro e nel braccio di Danae proteso verso l’alto in segno di invito. Ma è soprattutto nella maestria con cui è distribuita la luce, in particolare sul drappo che avvolge il corpo della donna, che risiede tutto lo splendore di un’opera dalla lunga storia espositiva, che negli ultimi due anni il pubblico ha potuto ammirare al Metropolitan Museum of Art.

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