Valentin Carron. Bottle Man (Suavely)
Dal 08 Giugno 2020 al 05 Luglio 2020
San Sebastiano da Po | Torino
Luogo: Noire Chapel
Indirizzo: San Sebastiano
Orari: su appuntamento
E-Mail info: contact@noiregallery.com
Sito ufficiale: http://www.noiregallery.com
Noire Gallery è lieta di annunciare il progetto Bottle Man (Suavely) dell’artista Valentin Carron nella Noire Chapel di San Sebastiano, luogo simbolo della tradizione artistica di Noire Gallery.
Lo spazio, affrescato da un wall drawing di Sol LeWitt (double drawing: 1st wall- horizontal not straight lines not touching, 2nd wall- vertical not straight lines not touching, 1972), ospita progetti site-specific di artisti internazionali invitati a confrontarsi con un luogo espositivo intimo e ricco di memoria.
Come racconta Tillmann Severin: ”Con le sue sculture e collage, Valentin Carron imita l’artigianato tradizionale, opere d’arte meno conosciute (alcune delle quali erano destinate allo spazio pubblico), forme stereotipate di arte moderna e alcune forme del quotidiano. Appropriandosi di questi oggetti, mette in discussione l’originalità, l’autenticità e l’identità nel mondo globalizzato.”
In Bottle Man, Carron trae ispirazione da diversi siti web che presentano alcune immagini di corpi ubriachi decorate con bottiglie vuote e poi fotografate dai loro compagni di bevute. Attraverso quest’opera Carron spinge ulteriormente il suo approccio alla scultura: anziché rivolgersi allo spazio pubblico reale, trasporta motivi 2D da internet - lo spazio pubblico virtuale - nel mondo reale. Ogni singola bottiglia della silhouette di Bottle Man è realizzata da un vetraio maestro, che copia le forme delle bottiglie di Heineken, Corona, Super-Bock, qualche bottiglia di vino, Jägermeister e vodka - come se internet, con la sua pretesa di diffondere immagini autentiche, fosse caduta direttamente nello spazio espositivo”.
Valentin Carron è nato nel 1977 a Martigny, in Svizzera, dove attualmente vive e lavora. È uno dei più importanti artisti svizzeri di giovane generazione. La sua opera racconta le tradizioni e le principali caratteristiche del fare arte contemporanea, interrogandosi sul loro significato attuale. In questo modo, all’interno dei suoi lavori si appropria di differenti approcci, come ad esempio quelli della tradizione della Pop Art, della ricerca sociologica per indizi e della produzione post-studio. Più recentemente, Carron ha ampliato la sua gamma di soggetti, guardando alla presentazione della cultura e della storia negli ambienti museali e affrontando temi di potere, politica e classificazione.”.
Un ringraziamento speciale alla Galerie Eva Presenhuber
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