Paul Klee

Opera di Paul Klee
 

04/09/2003

Paul Klee nasce a Münchenbuchsee (Svizzera) nel 1879.
Frequenta le scuole a Berna, dove intraprende anche studi musicali. Nel 1898 decide di dedicarsi alla pittura e si iscrive all'Accademia di Monaco, dove segue le lezioni di Franz von Stuck.
Nel 1901 effettua il suo primo viaggio in Italia. Negli anni successivi realizza lavori su vetro e opere grafiche di ispirazione simbolista, con le quali partecipa alla mostra internazionale della Secessione di Monaco (1906). Nel 1905 si reca a Parigi, dove vede le opere degli impressionisti, ai quali preferisce però van Gogh e Cézanne.
Nel 1909 prese parte alla XIX rassegna della Secessione di Berlino. Nel 1906 si stabilisce a Monaco, dove nel 1911 ottiene la prima personale presso la Galerie Tannhauser.
A Monaco entra in contatto con Alfred Kubin, ma soprattutto con gli artisti di "Der Blaue Reiter". Con loro partecipa alla seconda mostra del gruppo, nel 1912.
Nel corso di un viaggio a Parigi stringe amicizia con Robert Delaunay. Qui ammira soprattutto le opere di Braque e Picasso.
Nel 1914 effettua un viaggio in Tunisia, in compagnia di August Macke e Louis René Moilliet. Scopre così nuove potenzialità della luce e del colore. Sempre nel 1914 è tra i fondatori della Neue Sezession di Monaco. Tra il 1916 e il 1918 viene arruolato nell'esercito tedesco in guerra. Al ritorno, comincia a dipingere quadri a olio con forme astratte.
Nel 1920 si stabilisce a Weimar, su invito del Bauhaus. Qui insegna "Teoria della forma e del colore", nell'ambito del corso propedeutico. Con il Bauhaus si trasferisce a Dessau nel 1925. Nel 1924, con Kandinsky, Jawlensky e Feininger, dà vita al gruppo "Die Blauen Vier" (I Quattro Azzurri), con il quale espone anche in America. Ma la sua partecipazione più importante è quella alla mostra parigina dei surrealisti nel 1925.
Nel 1931 va ad insegnare alla Kunstakademie di Düsseldorf. Con l'avvento al potere di Hitler, viene immediatamente licenziato. Le sue opere vengono confiscate nel corso delle campagne di "pulizia&equot; dei templi dell'arte", in quanto "entartet" (degenerate). 17 di esse figurano nella mostra sull'arte degenerata, nel 1937.
Costretto a tornare a Berna, continua a dipingere con grande fervore, nonostante l'insorgere di una fatale malattia. Muore a Muralto (Locarno) nel 1940.

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