Dantedì 2021 - Lectura Dantis Averna

Tempio di Apollo sul lago D'Averno
Dal 25 March 2021 al 25 March 2021
Napoli
Luogo: Pagina Facebook e canali TV Parco archeologico dei Campi Flegrei
Indirizzo: online
Orari: ore 12
Enti promotori:
- Parco archeologico dei Campi Flegrei
- Comune di Pozzuoli
Al via la prima Lectura Dantis presso il cd. Tempio di Apollo sul Lago d’Averno, in occasione del Dantedì 2021, in diretta alle ore 12.00 sulla pagina Facebook del Parco archeologico dei Campi Flegrei e sui canali dell’emittente televisiva regionale Campi Flegrei (555 e 877 HD). L’evento inaugura e istituisce una rassegna di Lecturae dedicata all’interpretazione e alla divulgazione dell’opera di Dante, che proseguirà con edizioni annuali.
Il Parco archeologico dei Campi Flegrei e il Comune di Pozzuoli nell’ambito del Progetto “Pozzuoli città che legge”, in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, partecipano alle celebrazioni per il settimo centenario della morte del Sommo Poeta e promuovono il primo appuntamento delle Lecturae Dantis Avernae presso il cd. Tempio di Apollo, l’imponente edificio termale di epoca romana che sorge lungo le sponde del lago d’Averno.
Il lago d’Averno, celebrato come luogo dell’ingresso di Enea agli inferi, diventa la cornice per la lettura del III canto dell’Inferno della Divina Commedia e suggerisce un legame tra Virgilio, Dante (che non conobbe mai fisicamente questi luoghi) e il paesaggio flegreo.
Sarà il Professor Andrea Mazzucchi, ordinario di Filologia della Letteratura Italiana e direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, a fare da guida nell’universo dantesco.
L’iniziativa punta alla partecipazione del più ampio pubblico e in particolare delle scuole del territorio. Per il 2021, anno delle celebrazioni dantesche, l’evento del 25 marzo rappresenta il primo di una serie di appuntamenti che vedranno coinvolti gli studenti in un percorso di approfondimento dell’opera di Dante alla ricerca di connessioni con il patrimonio flegreo, restituito alla comunità attraverso letture e performance offerte ai visitatori dei siti del Parco archeologico dei Campi Flegrei. Il progetto vede il coordinamento scientifico del Professor Andrea Mazzucchi e sarà realizzato in collaborazione tra Parco archeologico dei Campi Flegrei, Università degli Studi di Napoli Federico II e Comune di Pozzuoli, nello specifico, Assessorato alla Cultura (dott.ssa Stefania de Fraia) e Assessorato alla Pubblica Istruzione (dott.ssa Anna Maria Attore), nell’ambito del Progetto “Pozzuoli città che legge” (Referente Prof.ssa Angela Giustino). Tale progetto mira infatti a promuovere sul territorio puteolano la diffusione del libro e della lettura ad alta voce, oltre che nelle scuole anche in altri contesti istituzionali e della vita quotidiana, al fine di favorire la coesione sociale e la crescita culturale e civile della città.
Il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli, nella persona del direttore, il professor Andrea Mazzucchi, esprime il compiacimento per questa importante iniziativa che vede il coinvolgimento di tutte le scuole presenti in un territorio, quale è quello flegreo, ricco di fascino e di importanti memorie virgiliane e dantesche. Non a caso Galileo Galilei individuava il luogo d’inizio del viaggio dantesco nell’aldilà, nel territorio tra Cuma e Napoli e, nello specifico, nel bosco che circonda il lago d’Averno.
Il Parco archeologico dei Campi Flegrei e il Comune di Pozzuoli nell’ambito del Progetto “Pozzuoli città che legge”, in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, partecipano alle celebrazioni per il settimo centenario della morte del Sommo Poeta e promuovono il primo appuntamento delle Lecturae Dantis Avernae presso il cd. Tempio di Apollo, l’imponente edificio termale di epoca romana che sorge lungo le sponde del lago d’Averno.
Il lago d’Averno, celebrato come luogo dell’ingresso di Enea agli inferi, diventa la cornice per la lettura del III canto dell’Inferno della Divina Commedia e suggerisce un legame tra Virgilio, Dante (che non conobbe mai fisicamente questi luoghi) e il paesaggio flegreo.
Sarà il Professor Andrea Mazzucchi, ordinario di Filologia della Letteratura Italiana e direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, a fare da guida nell’universo dantesco.
L’iniziativa punta alla partecipazione del più ampio pubblico e in particolare delle scuole del territorio. Per il 2021, anno delle celebrazioni dantesche, l’evento del 25 marzo rappresenta il primo di una serie di appuntamenti che vedranno coinvolti gli studenti in un percorso di approfondimento dell’opera di Dante alla ricerca di connessioni con il patrimonio flegreo, restituito alla comunità attraverso letture e performance offerte ai visitatori dei siti del Parco archeologico dei Campi Flegrei. Il progetto vede il coordinamento scientifico del Professor Andrea Mazzucchi e sarà realizzato in collaborazione tra Parco archeologico dei Campi Flegrei, Università degli Studi di Napoli Federico II e Comune di Pozzuoli, nello specifico, Assessorato alla Cultura (dott.ssa Stefania de Fraia) e Assessorato alla Pubblica Istruzione (dott.ssa Anna Maria Attore), nell’ambito del Progetto “Pozzuoli città che legge” (Referente Prof.ssa Angela Giustino). Tale progetto mira infatti a promuovere sul territorio puteolano la diffusione del libro e della lettura ad alta voce, oltre che nelle scuole anche in altri contesti istituzionali e della vita quotidiana, al fine di favorire la coesione sociale e la crescita culturale e civile della città.
Il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli, nella persona del direttore, il professor Andrea Mazzucchi, esprime il compiacimento per questa importante iniziativa che vede il coinvolgimento di tutte le scuole presenti in un territorio, quale è quello flegreo, ricco di fascino e di importanti memorie virgiliane e dantesche. Non a caso Galileo Galilei individuava il luogo d’inizio del viaggio dantesco nell’aldilà, nel territorio tra Cuma e Napoli e, nello specifico, nel bosco che circonda il lago d’Averno.
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