Infanzie. I molteplici aspetti dell'infanzia in un secolo di fotografia

Infanzie. I molteplici aspetti dell'infanzia in un secolo di fotografia

 

Dal 18 Dicembre 2013 al 18 Gennaio 2014

Torino

Luogo: Biblioteca civica Villa Amoretti

Indirizzo: corso Orbassano 200

Orari: lunedì 15-19; da martedì a venerdì 10-13/ 14-19; sabato 10.30-13/ 14-18

Enti promotori:

  • Associazione per la Fotografia Storica di Torino

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 011 4438604/ 011 4438605

E-Mail info: attivitaculturali.biblioteche@comune.torino.it

Sito ufficiale: http://www.comune.torino.it


L’Associazione per la Fotografia Storica di Torino, con questa iniziativa, prosegue nel suo intento di valorizzare e storicizzare la fotografia dell’Ottocento e del Novecento. 
In mostra una selezione di settantacinque immagini rigorosamente vintage, dal dagherrotipo alle più recenti stampe alla gelatina bromuro d’argento, realizzate fra il 1855 e il 1969 da vari autori tra cui: Sommer, Millozzi, Von Gloeden, Comerio, Parisio, Ottolenghi, Dall’Armi, Peretti Griva, Gherlone, Mazzonis, Levi, Moncalvo, Corino, Colombo, Ghigo, Giacomelli, Fioravanti, Moisio, Mayne, Robino, Vallinotto
La mostra si propone di trattare l’infanzia nei suoi molteplici aspetti, attraverso un secolo di storia, mai in maniera unilaterale e con uno sguardo obiettivo. 
Affrontando il tema in un arco temporale così ampio emerge che la visione che spesso gli adulti vogliono dare e percepire dell’infanzia non è altro che una proiezione delle loro aspettative, dei loro desideri e dei loro sentimenti, più o meno interessati.
Questa vuole essere un’occasione per spogliare lo sguardo da ogni lettura conformista e preconcetta, dare la possibilità di leggere attraverso le immagini, viste soprattutto come documento, la nostra storia in maniera lucida ma anche emotiva.
I testi in catalogo di Cesare Colombo e Giovanna Giordano, uno ironico e disincantato e l’altro poetico ed emozionale sono all’insegna della vera pluralità di visione, ribadendo il senso della mostra, come momento di riflessione sulla storia, sulle nostre storie e su tutte le infanzie possibili e impossibili. 

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