La mostra evento “Arte torna Arte. Un patrimonio restituito”

Preziosa collezione sequestrata a imprenditore corrotto esposta a Reggio Calabria

Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria
 

La redazione

11/08/2013

Reggio Calabria - Dopo essere rimasti chiusi nel caveau della Banca d'Italia per tre anni, i quadri sequestrati e confiscati all'imprenditore Gioacchino Campolo – coinvolto con la 'ndrangheta – sono tornati a essere esposti. Rivedono la luce presso il nuovo Museo della Magna Grecia. Le opere di Salvador Dalì, Renato Guttuso, Giorgio De Chirico, Migneco, Cascella e Ligabue vengono temporaneamente “restituite alla collettività” e messe in mostra a Reggio Calabria.

Sono state sequestrate nel 2009 a Campolo, uno dei “re dei videopoker” finito in manette e condannato a sedici anni di reclusione. Il criminale aveva un debole per l’arte e raramente riusciva a resistere alla tentazione di aggiungere un pezzo pregiato alla sua collezione privata. "La mostra da una parte ha un valore artistico di grande rispetto. Dall'altra ha il valore di patrimonio ottenuto illecitamente che torna alla collettività che potrà goderne al prezzo simbolico di 2 euro – ha dichiarato l'assessore provinciale alla Cultura e Legalità Lamberti Castronuovo – A Reggio oggi, cultura e legalità camminano a braccetto".

La mostra "Arte torna Arte. Un patrimonio restituito", contenente 107 tele, sarà aperta al pubblico fino a dicembre.

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