La leggenda Carnera

primo Carnera
12/09/2006
Le imprese sportive del primo pugile italiano divenuto campione del mondo rivivono a cento anni dalla nascita, avvenuta il 25 ottobre 1906, con la mostra “La leggenda di Primo Carnera”, allestita al Palazzo della Provincia di Pordenone dal 16 settembre al 3 dicembre. La leggenda continua, proveniente dalla trasfigurazione partita negli anni Venti, al debutto della carriera.
La vicenda umana e sportiva di Carnera (Sequals, Pordenone, 1906-1967), uno dei pochi sportivi entrati nella storia del Novecento, tratteggia un gigante di due metri che conquistò la prima cintura iridata al nostro Paese (per la seconda si attesi 23 anni) nella categoria più affascinante: i pesi massimi. Insieme a Coppi, Bartali, Nuvolari, Carnera ha colpito l’immaginazione popolare entrando nel costume, nella storia sociale e nel linguaggio (“Mangia che diventi forte come Carnera” hanno detto le madri per anni ai bambini).
Carnera è stato anche, suo malgrado, strumento propagandistico del Fascismo, per il suo corpo eccezionale e i suoi trionfi, nonché simbolo per milioni di emigranti, partiti come lui per combattere la fame, ed incarnazione dei valori più nobili: spirito di sacrificio, famiglia, onestà, generosità, determinazione.
La mostra, curata da Roberto Festi e Ivan Malfatto, affronta il tema “Carnera” con un taglio trasversale in sette sezioni: 1) Il friulano Carnera. Emigrazione in Friuli Venezia Giulia fra Ottocento e Novecento; 2) La montagna Carnera: mito e leggenda dell’uomo gigante; 3) Carnera e il pugilato. La carriera sportiva; 4) Arte e sport negli anni del fascismo; 5) La lotta per vivere. Carnera e il catch; 6) Da Sequals a Hollywood. Carnera e il cinema; 7) La forza del mito.
In mostra gli oggetti di culto della vita sportiva (la cintura mondiale, i guantoni, la corda, le scarpette), oggetti d’arte classica provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze, raffiguranti scene di pugilato, ed opere degli artisti del Novecento – con prestiti da importanti musei e collezioni private (Fortunato Depero, Tullio Crali, Carlo Vitale, Ivano Gambini, Mino Rosso, Renato di Bosso e il celebre ritratto di Carnera di Giacomo Balla) – che hanno raffigurato, tra gli anni Venti e gli anni Quaranta, il mito dello sport.
In più, esposti, gli inediti manifesti di boxe con gli esempi di Carnera “testimonial”, fotografie, video inediti, i bozzetti del “Conte di Savoia” e del “Rex”, i transatlantici protagonisti dei suoi viaggi, il suo manoscritto attraverso i cinque continenti, le strisce originali a fumetti con le sue “avventure” pubblicate dai quotidiani USA, e i molti materiali legati all’attività nel mondo del cinema.
LA LEGGENDA DI PRIMO CARNERA
16 settembre al 3 dicembre 2006
Pordenone, Palazzo della Provincia (Corso Garibaldi 8).
Informazioni: tel. 0434.231418 - www.provincia.pordenone.it
La vicenda umana e sportiva di Carnera (Sequals, Pordenone, 1906-1967), uno dei pochi sportivi entrati nella storia del Novecento, tratteggia un gigante di due metri che conquistò la prima cintura iridata al nostro Paese (per la seconda si attesi 23 anni) nella categoria più affascinante: i pesi massimi. Insieme a Coppi, Bartali, Nuvolari, Carnera ha colpito l’immaginazione popolare entrando nel costume, nella storia sociale e nel linguaggio (“Mangia che diventi forte come Carnera” hanno detto le madri per anni ai bambini).
Carnera è stato anche, suo malgrado, strumento propagandistico del Fascismo, per il suo corpo eccezionale e i suoi trionfi, nonché simbolo per milioni di emigranti, partiti come lui per combattere la fame, ed incarnazione dei valori più nobili: spirito di sacrificio, famiglia, onestà, generosità, determinazione.
La mostra, curata da Roberto Festi e Ivan Malfatto, affronta il tema “Carnera” con un taglio trasversale in sette sezioni: 1) Il friulano Carnera. Emigrazione in Friuli Venezia Giulia fra Ottocento e Novecento; 2) La montagna Carnera: mito e leggenda dell’uomo gigante; 3) Carnera e il pugilato. La carriera sportiva; 4) Arte e sport negli anni del fascismo; 5) La lotta per vivere. Carnera e il catch; 6) Da Sequals a Hollywood. Carnera e il cinema; 7) La forza del mito.
In mostra gli oggetti di culto della vita sportiva (la cintura mondiale, i guantoni, la corda, le scarpette), oggetti d’arte classica provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze, raffiguranti scene di pugilato, ed opere degli artisti del Novecento – con prestiti da importanti musei e collezioni private (Fortunato Depero, Tullio Crali, Carlo Vitale, Ivano Gambini, Mino Rosso, Renato di Bosso e il celebre ritratto di Carnera di Giacomo Balla) – che hanno raffigurato, tra gli anni Venti e gli anni Quaranta, il mito dello sport.
In più, esposti, gli inediti manifesti di boxe con gli esempi di Carnera “testimonial”, fotografie, video inediti, i bozzetti del “Conte di Savoia” e del “Rex”, i transatlantici protagonisti dei suoi viaggi, il suo manoscritto attraverso i cinque continenti, le strisce originali a fumetti con le sue “avventure” pubblicate dai quotidiani USA, e i molti materiali legati all’attività nel mondo del cinema.
LA LEGGENDA DI PRIMO CARNERA
16 settembre al 3 dicembre 2006
Pordenone, Palazzo della Provincia (Corso Garibaldi 8).
Informazioni: tel. 0434.231418 - www.provincia.pordenone.it
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