A Milano dal 18 ottobre al 28 gennaio

Il percorso "spirituale" di Bill Viola nella Cripta del Santo Sepolcro

Bill Viola, Earth Martyr, 2014, Color high-definition video on flat panel display mounted vertically on wall. Executive producer: Kira Perov. Performer: Norman Scott
 

Samantha De Martin

29/09/2017

Milano - Nell'atmosfera mistica della più antica chiesa sotterranea di Milano, dove si registrano tracce del passaggio di artisti, geni, santi e imperatori, da Leonardo da Vinci a san Carlo Borromeo, cinque persone assaporano lentamente l'estasi delle emozioni che si declina sui loro corpi in un crescendo di sentimenti contrastanti.
Non poteva che scegliere uno dei luoghi più densi di spiritualità, Bill Viola, per il suo appuntamento artistico milanese che, dal 18 ottobre al 28 gennaio, porta nella Cripta del Santo Sepolcro tre opere video che esplorano i concetti di nascita, morte, resurrezione, coscienza umana, intessendo un dialogo intenso con la storia e con la spiritualità del luogo che le ospita.

L'artista statunitense, tra i più apprezzati nell'ambito della Videoarte, dopo aver recentemente omaggiato Firenze con il suo Rinascimento Elettronico, srotola un percorso espositivo all'interno di una delle principali mete culturali milanesi, riaperta di recente al pubblico dopo 50 anni.
Superato il video The Quintet of the Silent (2000), la cui sequenza invita a cogliere il lento mutamento dell'espressione del volto e del corpo dei cinque soggetti, in una sorta di chiaroscuro di stampo caravaggesco, il visitatore avanza verso il secondo lavoro, The Return (2007), parte della serie Trasfigurazioni, che è soprattutto una riflessione sul passare del tempo e sulla trasformazione dell'essere interiore di una persona.
Protagonista della scena è una donna che, superato uno spazio scuro, varca un limite invisibile che la porta in un doloroso, violento passaggio attraverso la soglia tra la vita e la morte.

Questo viaggio cucito dall'artista newyorkese - famoso per le sue installazioni video architettoniche, per le performance di musica elettronica che si avvalgono di sofisticate tecnologie multimediali - si conclude idealmente con l'immagine di individuo sepolto in un cono di terra che inizia a salire e a liberare il corpo, inizialmente prostrato dal peso del suolo.
Earth Martyr, del 2014, è una delle quattro opere che caratterizzano l'installazione permanente Martyrs, dedicata ai quattro elementi naturali, aria, acqua, terra e fuoco, inaugurata alla Cattedrale di San Paolo, a Londra, a maggio del 2014. Protagonista di questo viaggio travolgente, finalizzato a suscitare un coinvolgmento emotivo all'interno di un luogo testimone, per secoli, delle emozioni di migliaia di persone che qui hanno pregato, pianto, gioito, sperato, è il visitatore che, quasi come posto davanti ad uno specchio, diventa parte dell'installazione stessa, in un crescendo di emozioni amplificate dalla suggestiva architettura dello spazio.

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