Mario Pavesi. Dialoghi Sospesi

© Ph. Carlo Vannini | Mario Pavesi, Vuoto interiore

 

Dal 24 Dicembre 2016 al 26 Marzo 2017

Reggiolo | Reggio Emilia

Luogo: Villa De Moll

Indirizzo: via Guastalla 144, Brugneto

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 335 355136

E-Mail info: pavarini@pavarini.it

Sito ufficiale: http://www.mariopavesi.it



Pavarini Arte presenta, nella sede cinquecentesca di Villa De Moll a Brugneto di Reggiolo (RE), una grande mostra dell’artista Mario Pavesi dal titolo Dialoghi sospesi. L’esposizione, patrocinata dal Comune di Reggiolo, sarà inaugurata eccezionalmente sabato 24 dicembre 2016 alle ore 23.00 alla presenza dell’artista.

Dopo la mostra a Mantova alla “Casa del Mantegna” e i successi europei a Stoccarda e Bruxelles l’artista ha presentato in Kazakistan un’esposizione itinerante che ha toccato le città Aksai, Utask e Astana, ed è stato invitato a Expo Astana 2017 per realizzare una scultura monumentale da installare all’interno dell’Esposizione prevista nella capitale del Kazakistan.

La mostra Dialoghi sospesi, allestita nelle suggestive stanze di Villa De Moll fino al 26 marzo 2017, propone alcune delle più espressive opere in bronzo del Maestro realizzate negli ultimi anni, una cinquantina di lavori suddivisi in diverse aree tematiche: Eros, Corpi femminili, Maternità, Corpi maschili, Animali, oltre a una selezione di dipinti tratti dalla serie Luoghi Comuni e Las Mariposas.

Un incontro fra scultura pittura, due poli, due percorsi paralleli che caratterizzano la ricerca dell’artista impegnato da sempre nel cercare di comunicare emozioni con la sua arte, di far riflettere, di stimolare un pensiero, una riflessione. 
Nei dipinti Pavesi guarda a Mondrian, Kandinskij e tramite il gesto, l’astrazione e il colore che è vibrazione spirituale e induce particolari reazioni nell’osservatore, l’artista si interroga sul concetto di libertà personificato dalle farfalle: belle, fragili e delicate come la libertà.

Nelle sculture, invece, l’energia pulsante della materia viene domata da Pavesi e trasformata in corpi, forme, volumi carichi di umanità e poesia che sembrano prendere vita. Come nei quadri il colore è protagonista anche delle sculture in bronzo: la patina si rivela il vestito finale dell’opera, la giusta sfumatura scelta con cura e attenzione dall’artista che intensifica così le sensazioni e il significato complessivo della composizione. 

L’equilibrio, il non equilibrio, la deformazione, la mutilazione, il vuoto e la concavità del bronzo sono l’espressione visibile di moti dell’animo, di passioni umane, di uno Strazio generazionale, di un “Vuoto interiore” che accomuna molti giovani che non hanno prospettive in una società in crisi. 

I Corpi femminili di Pavesi emanano dolcezza, sensualità (Bagnante); la magia della maternità è rappresentata dalle rotondità e morbidezza della forma; gli animali e la loro forza sono metafora dell’esistenza. Il coraggio di Icaro è visibile nella tensione dei muscoli delle braccia e dell’addome: Icaro è un’opera per i giovani, è un invito a osare, a provarci”, commenta lo scultore, mentre in Equilibrio, grande figura maschile raccolta in una postura di equilibrio precario, "ho cercato di mettere in evidenza le difficoltà delle nuove generazioni".

Le opere di Pavesi sono profondamente attuali, legate alla contemporaneità e alla società, a una dimensione esistenziale, portatrici di un messaggio ben preciso, ma cariche di positività e speranza.  
È in corso di lavorazione un’opera monumentale, un enorme toro dal titolo Possanza di quattro metri e mezzo che l’artista presenterà a mostra iniziata.

Mario Pavesi nasce il 5 agosto 1945 a Guastalla (Reggio Emilia).
Dopo gli studi superiori si iscrive all’Accademia delle Belle Arti di Bologna e segue il Corso di Scultura di Umberto Mastroianni. In questa sede incontra lo scultore Dante Carpigiani che insieme al pittore novellareseVivaldo Poli diventeranno punti di riferimento per la sua formazione umana e artistica. In quarant’anni di attività, ha sperimentato vari percorsi pittorici e scultorei, svincolati sempre e comunque dalle logiche del mercato e dalle mode del momento, ma sempre legati alla sfera delle emozioni e alla ricerca incessante di una interiorità sofferta. Attualmente, oltre alla produzione artistica, si dedica ad una intensa attività didattica tenendo corsi di formazione a vari livelli. Vive e lavora a Novellara in provincia di Reggio Emilia.

 Inaugurazione sabato 24 dicembre 2016 ore 23.
L’esposizione sarà visitabile fino al 26 marzo 2017 tutti i giorni nei seguenti dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19.


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