Al cinema dal 9 all’11 maggio
Tra storia e mito. Il mistero di Tutankhamon diventa un film
Tutankhamon. L'ultima mostra, Maschera d'oro del re | © Laboratoriorosso Productions I Courtesy Nexo Digital
Francesca Grego
03/05/2022
“Nel profondo silenzio, la pesante lastra si sollevò. La luce brillò nel sarcofago. Un grido di meraviglia ci sfuggì dalle labbra, tanto splendida era la vista che si presentò ai nostri occhi: l’effigie d’oro del re fanciullo”. Era il 1922 e l’archeologo inglese Howard Carter raccontava così la scoperta del secolo. Dopo un sonno lungo tre millenni, la tomba di Tutankhamon emergeva intatta con il suo immenso tesoro dal sottosuolo della Valle dei Re: mentre il volto del faraone bambino faceva il giro del mondo, migliaia di oggetti preziosi testimoniavano il fascino e la ricchezza della civiltà egizia, alimentando leggende e studi scientifici. A un secolo esatto da questo incredibile ritrovamento, un docufilm ne ripercorre le vicende prendendo spunto dalla più grande esposizione internazionale che sia mai stata dedicata al Golden Boy dell’Antico Egitto. Ad accompagnare il pubblico tra i misteri delle Piramidi è la voce di Manuel Agnelli, appassionato di egittologia fin da giovanissimo e rimasto folgorato dalla visita alla tomba del re.
Diretto da Ernesto Pagano per Laboratoriorosso e Nexo Digital, dal 9 all’11 maggio Tutankhamon. L’ultima mostra riporterà in vita nel buio della sala la magia di una scoperta che ha cambiato la storia dell’archeologia. Punto di partenza del racconto cinematografico è la mostra King Tut. Treasures of the Golden Pharaoh, che nel 2019 ha visto le meraviglie rinvenute attorno al re fanciullo partire per l’ultima volta in una tournée internazionale: questo incredibile patrimonio, infatti, sta per diventare inamovibile e in futuro potrà essere ammirato solo nella sua sede del Cairo. Nel film lo conosceremo da vicino grazie alle spettacolari immagini del fotografo Sandro Vannini, unico in anni recenti ad aver avuto accesso al tesoro fuori dalle vetrine espositive, che ha documentato come gli oggetti danneggiati durante la rivoluzione del 2011 abbiano recuperato lo splendore originario grazie ai restauri.
"Tutankhamon. L'ultima mostra": la Valle dei Re | © Laboratoriorosso Productions I Courtesy Nexo Digital
In viaggio tra passato e presente, Tutankhamon. L’ultima mostra ci condurrà nelle sale del Museo Egizio di Piazza Tarhir, al Cairo, e nei laboratori del nuovo Grand Egyptian Museum di Giza, ancora chiuso al pubblico, svelando segreti e momenti salienti dal backstage della grande mostra. Rivivremo le emozioni del ritrovamento di Carter attraverso foto e video originali conservati al Metropolitan Museum di New York e al Griffith Institute di Oxford, e ripercorreremo le ricerche archeologiche che nel tempo hanno cercato di fare luce su una figura dai contorni incerti. Per esempio, potremo accedere in esclusiva alle scansioni della TAC effettuata sulla mummia per indagare sulle circostanze della morte del faraone, negli anni Duemila ambasciatore dell’Egitto nel mondo per iniziativa dell’archeologo e ministro egiziano Zahi Hawass. Le immagini digitali di Vannini ricostruiranno invece stralci della vita e del funerale di Tutankhamon, dodicenne elevato al rango di semidio e sepolto in una piccola tomba di fortuna per navigare attraverso l’eternità insieme al suo immenso tesoro. C’è chi dice che dopo la morte il Golden Boy sia stato presto dimenticato: oggi invece il suo nome travalica ogni confine, regalandogli una forma imprevista di immortalità.
Manuel Agnelli | © Laboratoriorosso Productions I Courtesy Nexo Digital
“Ho provato subito un grande entusiasmo nell’accettare di prendere parte a questa avventura, perché da piccolo avrei voluto fare l’archeologo”, racconta Manuel Agnelli, voce narrante del documentario. “Poi ho avuto l’occasione di visitare i luoghi che avevo studiato. Così lavorare al film è stato come chiudere un cerchio”, continua il leader degli Afterhours: “Tutankhamon è diventato una sorta di rockstar e, come succede alle rockstar, le persone immaginano di provare le tue emozioni, di conoscere la tua vita… In realtà quello che mi affascina di lui è proprio il mistero. Forse è un bene che non sia mai stato svelato, mai sconfitto. È il mistero che rende Tutankhamon così evocativo e poetico”.
Da "Tutankhamon. L'ultima mostra": Barca con piedistallo (calcite) © Laboratoriorosso Productions I Courtesy Nexo Digital
Leggi anche:
• Ernesto Pagano racconta Tutankhamon, il faraone che affascinò il mondo con il suo messaggio di rinascita
• FOTO - Tutankhamon. L’ultima mostra
• Nel regno di Tutankhamon al Grand Egyptian Museum di Giza
• Gli archeofisici italiani alla ricerca di Nefertiti
Diretto da Ernesto Pagano per Laboratoriorosso e Nexo Digital, dal 9 all’11 maggio Tutankhamon. L’ultima mostra riporterà in vita nel buio della sala la magia di una scoperta che ha cambiato la storia dell’archeologia. Punto di partenza del racconto cinematografico è la mostra King Tut. Treasures of the Golden Pharaoh, che nel 2019 ha visto le meraviglie rinvenute attorno al re fanciullo partire per l’ultima volta in una tournée internazionale: questo incredibile patrimonio, infatti, sta per diventare inamovibile e in futuro potrà essere ammirato solo nella sua sede del Cairo. Nel film lo conosceremo da vicino grazie alle spettacolari immagini del fotografo Sandro Vannini, unico in anni recenti ad aver avuto accesso al tesoro fuori dalle vetrine espositive, che ha documentato come gli oggetti danneggiati durante la rivoluzione del 2011 abbiano recuperato lo splendore originario grazie ai restauri.
"Tutankhamon. L'ultima mostra": la Valle dei Re | © Laboratoriorosso Productions I Courtesy Nexo Digital
In viaggio tra passato e presente, Tutankhamon. L’ultima mostra ci condurrà nelle sale del Museo Egizio di Piazza Tarhir, al Cairo, e nei laboratori del nuovo Grand Egyptian Museum di Giza, ancora chiuso al pubblico, svelando segreti e momenti salienti dal backstage della grande mostra. Rivivremo le emozioni del ritrovamento di Carter attraverso foto e video originali conservati al Metropolitan Museum di New York e al Griffith Institute di Oxford, e ripercorreremo le ricerche archeologiche che nel tempo hanno cercato di fare luce su una figura dai contorni incerti. Per esempio, potremo accedere in esclusiva alle scansioni della TAC effettuata sulla mummia per indagare sulle circostanze della morte del faraone, negli anni Duemila ambasciatore dell’Egitto nel mondo per iniziativa dell’archeologo e ministro egiziano Zahi Hawass. Le immagini digitali di Vannini ricostruiranno invece stralci della vita e del funerale di Tutankhamon, dodicenne elevato al rango di semidio e sepolto in una piccola tomba di fortuna per navigare attraverso l’eternità insieme al suo immenso tesoro. C’è chi dice che dopo la morte il Golden Boy sia stato presto dimenticato: oggi invece il suo nome travalica ogni confine, regalandogli una forma imprevista di immortalità.
Manuel Agnelli | © Laboratoriorosso Productions I Courtesy Nexo Digital
“Ho provato subito un grande entusiasmo nell’accettare di prendere parte a questa avventura, perché da piccolo avrei voluto fare l’archeologo”, racconta Manuel Agnelli, voce narrante del documentario. “Poi ho avuto l’occasione di visitare i luoghi che avevo studiato. Così lavorare al film è stato come chiudere un cerchio”, continua il leader degli Afterhours: “Tutankhamon è diventato una sorta di rockstar e, come succede alle rockstar, le persone immaginano di provare le tue emozioni, di conoscere la tua vita… In realtà quello che mi affascina di lui è proprio il mistero. Forse è un bene che non sia mai stato svelato, mai sconfitto. È il mistero che rende Tutankhamon così evocativo e poetico”.
Da "Tutankhamon. L'ultima mostra": Barca con piedistallo (calcite) © Laboratoriorosso Productions I Courtesy Nexo Digital
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