Piet Mondrian. Universale – Immersive interactive experience

© Alessandro Marrazzo | Piet Mondrian. Universale – Immersive interactive experience

 

Dal 21 Ottobre 2017 al 01 Aprile 2018

Cuneo

Luogo: Spazio Innov@zione - Fondazione CRC

Indirizzo: via Roma 17

Enti promotori:

  • Fondazione CRC



La Fondazione CRC presenta il secondo appuntamento autunnale dedicato ai 25 dalla nascita della Fondazione: Piet Mondrian Universale – Immersive interactive experience, progetto espositivo con la regia e la direzione artistica di Alessandro Marrazzo e la consulenza scientifica di Ilaria Porotto Andrea Lerdaall’interno del nuovo Spazio Innov@zione della Fondazione CRC. 
  Piet Mondrian Universale – Immersive interactive experience si focalizza sulla poetica di Piet Mondrian (1872-1944) attraverso tutta la sua ricerca creativa e permetterà al pubblico di interagire con lo spazio espositivo grazie a un percorso multimediale interattivo, creando una narrazione continua in cui il visitatore è protagonista.   L’esposizione segna l’inaugurazione del nuovo Spazio Innov@zione, un’area espositiva multimediale dotata di tecnologie di avanguardia situata al piano terra dello stabile della Fondazione CRC, che ha trasformato gli storici locali nella prima galleria virtuale, immersiva e interattiva al mondo, capace di ospitare mostre ed esposizioni di arte e non solo.  Un nuovo concept espositivo, un modo totalmente innovativo di proporre la fruizione dell’arte, attraverso un allestimento multimediale capace di immergere il visitatore in un’esperienza di straordinario impatto visivo ed emotivo. Tutta la tecnologia digitale e l’installazione interattiva sono frutto di un raffinato progetto sviluppato da Alessandro Marrazzo e dalla sua equipe, che ha visto coinvolte oltre venti aziende specializzate in nuove tecnologie e informatica e oltre cento figure professionali. Il risultato, dopo 2 anni di prototipazione, è una tecnologia completamente interattiva completamente innovativa, un’anteprima internazionale che sarà possibile scoprire a partire dal 21 ottobre.   LA MOSTRA  Il concept, ideato dal regista, è un lungo percorso in cui lo spettatore viene condotto alla scoperta dell’arte e dell’universo di Piet Mondrian. Il primo è un viaggio nel tempo: grazie ad una meticolosa ricostruzione 3D a misura reale, attraversando la soglia della prima sala, si entrerà fisicamente nello studio di Mondrian. Una realtà virtuale attraverso la quale lo spettatore sarà proiettato nei primi anni del secolo scorso. Attraverso l’uso di videoproiezioni ad alta deIinizione, a 360° e interattive, l’esperienza immersiva sarà totale. Essere con l’artista, tra i suoi oggetti, muoversi nei suoi spazi e vedere con i suoi occhi, vivere per qualche minuto la sua vita e i suoi pensieri per capire come nasce e ciò che sottende la sua geniale visione artistica. La comprensione dell’universo artistico di Piet Mondrian prosegue con un secondo viaggio, questa volta attraverso i luoghi che hanno segnato la vita e la carriera di Piet Mondrian. Da Amsterdam a Parigi, da Londra a New York, ogni luogo rappresenta una distinta fase nello sviluppo della sua arte, dalla pittura realista di fine ottocento, alle sperimentazioni post-impressioniste dei primi anni del XX secolo, dal suo coinvolgimento nel movimento De Stijl e le sue famose pitture a griglia Iino ad arrivare al dinamismo del suo lavoro tardivo negli Stati Uniti, ispirato dai ritmi del jazz e dalla vita frenetica della metropoli. Il viaggio successivo, profondo e immateriale, è un viaggio nell’ispirazione. Appassionato ballerino e cultore della nuova musica che in quegli anni stava esplodendo, Pietr Mondrian vedeva nel jazz l’inizio di un processo di rottura della musica con il passato, l’abbandono del bello, della narrazione e dell’emozione, per un’evoluzione verso il ritmo puro, quindi, come nella sua pittura, verso una composizione totalmente astratta. I colori primari, le rette perpendicolari come note musicali. Come per le note musicali, così nella pittura si possono ottenere innumerevoli possibilità cambiando la dimensione o la collocazione spaziale dei rettangoli dai colori primari, tasselli compositivi elementari e sintetici per armonie dalle infinite combinazioni, capaci di rappresentare qualunque cosa: la vita, il tutto, l’Universale.   Il progetto si avvale della consulenza scientifica di Ilaria Porotto e Andrea Lerda, il cui lavoro ha permesso di sottolineare l’unicità della poetica dell’artista e il suo tentativo di guardare attraverso il naturale in modo da poterlo astrarre e così dare forma al bello universale.   La mostra si inserisce nel ciclo di appuntamenti culturali promossi dalla Fondazione CRC in occasione dei 25 anni dalla nascita, dopo le tappe di maggio, l’inaugurazione della scultura Light Signs, opera dell’artista italo-senegalese Maimouna Guerresi, nel cortile della Fondazione a Cuneo e la mostra Io non amo la natura, a cura di Riccardo Passoni, presso il Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo, e la prima tappa autunnale con l’apertura della mostra Enzo Cucchi dalle Collezioni del Castello di Rivoli, a cura di Stefano Collicelli Cagolpresso la Chiesa di San Giuseppe di Alba.   Chiuderà il calendario degli appuntamenti l’esposizione in anteprima dell’opera restaurata di un’opera ottocentesca di rilevanza mondiale al Museo della Ceramica di Mondovì. Alessandro Marrazzo Alessandro Marrazzo è regista, scenografo, show designer, lighting designer, sceneggiatore e autore televisivo. Comincia la sua formazione frequentando il liceo artistico e in quegli stessi anni entra in contatto con artisti del calibro di Gilberto Zorio, Luigi Mainolfi e Marco Gastini diventandone assistente. Terminato il liceo si iscrive all'Accademia di Belle Arti (che concluderà laureandosi con 110/110 e lode) e contemporaneamente lavora come direttore tecnico presso il Teatro Juvarra di Torino. Il 1993 è l'anno dell'incontro con il cinema: a soli 24 anni comincia a firmare scenografie per i film dei maggiori autori italiani ed ha oggi al suo attivo decine e decine di lungometraggi. Candidato più volte ai maggiori riconoscimenti del settore (ricordiamo le nominations al Ciak d'oro ed ai Diamanti al Cinema), nel 2006 viene riconosciuto miglior scenografo dell'anno conquistando il prestigioso premio internazionale Chioma di Berenice Asc Cinecittà Studios. Fervente sostenitore della scenografia come vera e propria drammaturgia visiva, intorno agli anni duemila comincia ad occuparsi di regia, studia sceneggiatura presso l’università La Sapienza di Roma e lighting design con i grandi nomi dello showing designer europeo. Tra i pochi artisti italiani capaci di passare dal teatro di ricerca, al musical, dai grandi recitals comici per i palazzetti dello sport, all'opera lirica. È uno degli scenografi cinematografici più importanti d'Italia. È regista di spot pubblicitari per la tv. Spesso anche autore del soggetto, della sceneggiatura e della scenografia, ha realizzato prodotti per le principali reti televisive nazionali ed europee. È regista e show designer di grandi eventi e spettacoli live. È regista, autore e scenografo di trasmissioni televisive. Ha lavorato per le principali reti televisive italiane (RAI e MEDIASET). È regista, autore, scenografo e lighting designer di spettacoli teatrali. Ha lavorato per le principali compagnie italiane e per gli artisti più popolari. Artista poliedrico, oggi lavora professionalmente in tutti gli ambiti dello spettacolo, dal cinema al teatro, dalla tv alla lirica, dagli spot pubblicitari agli allestimenti museali, dall'animazione alla multimedialità.   Ilaria Porotto Curatore indipendente e consulente d'arte, dal 2005 lavora nel campo dell'arte contemporanea, occupandosi di progetti espositivi ed editoriali, e di art advisor. Completati gli studi universitari a Genova e un Master in Management curatoriale a Roma, ha iniziato subito a collaborare alla realizzazione di importanti esposizioni con artisti di rilievo internazionale, come Damien Hirst, Jeff Koons, Sigmar Polke e Rudolf Stingel. Numerosi sono i progetti seguiti in Italia (i più recenti a Palazzo Grassi, Venezia) e in vari musei e istituzioni   Andrea Lerda Storico dell’arte e curatore free lance. Dopo la specializzazione in Storia dell'Arte presso l’Università degli Studi di Bologna ha collaborato con il CeSAC – Centro Sperimentale per le Arti Contemporanee, con l'Associazione Culturale Marcovaldo e la Galleria Civica di Modena. È stato inoltre direttore di galleria presso Franco Soffiantino a Torino, Studio la Città a Verona e assistente di direzione presso la Galleria Lia Rumma di Milano. Nel 2015 e nel 2016 è stato responsabile organizzativo di PER4M, nell'ambito di Artissima - Fiera Internazionale d'arte contemporanea di Torino. Ad oggi ha curato numerose mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati. Tra le principali pubblicazioni si citano: Il topos del sublime nella retorica pubblicitaria / Del Sublime, in “Retorica e pubblicità” di Annalisa Cattani, Lupetti Ed, 2009 e di prossima uscita Nature is Balance, in Landscapes, Natures, ecologies. Italy and the Environmental Humanities a cura di S. Iovino, E. Cesaretti, E. Past. Charlottesville, University of Virginia Press.

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