Sebastiano del Piombo e la pittura su pietra: il Ritratto di Baccio Valori

Sebastiano del Piombo e la pittura su pietra: il Ritratto di Baccio Valori

 

Dal 19 Maggio 2014 al 13 Luglio 2014

Firenze

Luogo: Galleria Palatina - Palazzo Pitti

Indirizzo: piazza Pitti

Orari: dal martedì alla domenica 8.15-18.50

Curatori: Mauro Linari

Telefono per informazioni: +39 055 2388721 / 055 2388614

E-Mail info: marcoferri.press@gmail.com

Sito ufficiale: http://www.polomuseale.firenze.it


Lunedì 19 maggio, alle 17 nella Sala Iliade della Galleria Palatina, a Palazzo Pitti, sarà inaugurata l’esposizione dal titolo “Sebastiano del Piombo e la pittura su pietra: il Ritratto di Baccio Valori” che si protrarrà fino al 13 luglio. 
Il dipinto è stato oggetto di restauro presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e viene ora restituito alla Galleria Palatina, diretta da Alessandro Cecchi, con una mostra progettata e allestita a cura di Mauro Linari e realizzata da Opera Laboratori Fiorentini. La mostra proseguirà fino al 13 luglio e sarà visitabile dal martedì alla domenica con l’accesso compreso nel prezzo del biglietto del circuito ‘Galleria Palatina-Galleria d’arte moderna’ di Palazzo Pitti. 

La figura storica 
Lo studio dell’opera è stato occasione di un approfondimento sulla figura di Baccio Valori, personaggio fiorentino che ha vissuto da vero protagonista alcune fasi determinanti per la storia politica rinascimentale di Firenze. Fedele sostenitore del partito mediceo, partecipò all’assedio di Firenze, venendo destinato, subito dopo la riconquista della città, alla carica di governatore, che svolse con autoritaria determinazione. Con la salita al potere del duca Alessandro de’ Medici fu un suo influente consigliere e dopo l’assassinio di questi sostenne i fuorusciti fiorentini contro la successione di Cosimo de’ Medici; combatté quindi nella battaglia di Montemurlo (1537), venendo sconfitto, imprigionato a poi condannato a morte. 
L’occasione del restauro – compiuto dal Settore Dipinti mobili dell’Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di restauro di Firenze, sotto la direzione dello stesso Soprintendente Marco Ciatti - ha consentito un approfondimento anche sullo studio dei materiali utilizzati dall’artista, incluso il particolare supporto. Il dipinto pare essere il primo di una serie piuttosto fortunata che Sebastiano eseguirà su pietra e che mette in luce il ruolo di spicco dell’artista come sperimentatore tecnico. 
Il Ritratto di Baccio Valori è stato sottoposto alle indagini diagnostiche necessarie per la comprensione dei suoi materiali, della tecnica artistica e delle patologie in atto. Secondo la metodologia propria dell’O.P.D. inizialmente si sono effettuate le indagini non invasive di area (Riflettografia IR, Fluorescenza UV, Falso Colore IR, ecc.), per passare poi agli approfondimenti tramite misure non invasive puntuali, riservando così la conoscenza più approfondita propria delle tecniche invasive, cioè con prelievo, ad un numero limitatissimo di punti. 
L’intervento di conservazione e restauro, volto soprattutto a recuperare la leggibilità dell’opera che si presentava con una superficie molto scurita e chiaramente segnata dalle vicende conservative subite nel passato, è stato condotto da Oriana Sartiani. 

Il volume 
Oltre che nella suddetta mostra, l’intervento di restauro e i risultati degli studi compiuti sull’opera saranno presentati nel volume della collana “Problemi di Conservazione e Restauro” edita da Edifir-Edizioni Firenze in collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure. Il volume – il 41° della collana nata nel 1990 - reca il titolo Sebastiano del Piombo e la pittura su pietra: il Ritratto di Baccio Valori. Studi e ricerche, ed è a cura Alessandro Cecchi, Marco Ciatti e Oriana Sartiani. 

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