Tosi e Sironi: due maestri, due amici
Dal 09 Novembre 2017 al 20 Gennaio 2018
Milano
Luogo: VS Arte
Indirizzo: via Appiani 1
Orari: dal martedì al sabato, ore 15.30 - 19.30
Curatori: Elena Pontiggia
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 335 8004220
E-Mail info: info@vsarte.it
Sito ufficiale: http://www.vsarte.it/
Si inaugura giovedì 9 novembre alle 18.30 la mostra "Tosi e Sironi: due maestri, due amici", a cura di Elena Pontiggia, ospitata dalla galleria VS Arte. L'esposizione aperta dal 10 novembre al 20 gennaio presenta un corpus di lavori dei due grandi artisti fra cui opere pittoriche, acquerelli, carte, inchiostri e illustrazioni.
La rassegna, la prima dopo vari anni che Milano dedica ad Arturo Tosi, comprende alcune opere fondamentali del percorso dell'artista, provenienti dalla Associazione Arturo Tosi di Rovetta e da collezioni private. Il percorso espositivo muove dalla pittura giovanile di Tosi e, attraverso gli sbalorditivi nudi "alcoolici" del 1895 (vero esempio di informale ante litteram), giunge alle opere degli anni venti e trenta, come i famosi Paesaggi e le altrettanto celebri Nature morte. Sono inoltre esposti alcuni preziosi acquerelli, tra i pochi superstiti dall'incendio vandalico dello studio dell'artista, avvenuto nel 1944. Affianca l'opera di Tosi quella di Sironi, amico e compagno di strada del pittore varesino, con cui condivise l'esperienza del Novecento Italiano. Di Sironi sono esposte tra l'altro una serie di carte e inchiostri, che vanno dalle famose tavole per la rivista di trincea "Il Montello", dipinte al fronte nel 1918, alle illustrazioni per "Il Popolo d'Italia" del 1920-21, fino alle maestose figure degli anni venti. Accompagna la mostra un catalogo con un testo di Elena Pontiggia.
Nel corso della rassegna verrà presentato il libro "Arturo Tosi e il Novecento. Lettere dall'archivio di Rovetta", a cura di Elena Pontiggia, che pubblica importanti documenti inediti su Tosi e sugli artisti e intellettuali che lo hanno frequentato.
Arturo Tosi (Busto Arsizio, 1871 - Milano, 1956) è stato uno dei protagonisti della pittura italiana del Novecento. Dopo aver attraversato, durante la giovinezza, una stagione caratterizzata da una originale componente segnica e materica che lui stesso definiva "periodo alcoolico", aderisce al Novecento Italiano, fondato nel 1922 da Sironi, Funi e altri artisti, riuniti intorno al critico Margherita Sarfatti. La sua pennellata fluida e pastosa si riallaccia a una scuola pittorica che dal Fontanesi e dal Piccio giunge alla Scapigliatura e a Gola, mentre con il gruppo sarfattiano condivide il senso della sintesi e di una salda struttura architettonica, nel suo caso mutuata da Cézanne. Nel 1931 vince il Premio di Pittura alla Quadriennale di Roma. Di lui si interessano i maggiori critici, da Waldemar George (che nel 1933 pubblica a Parigi una sua importante monografia) ad Argan, da Carrieri a Savinio.
Mario Sironi nasce a Sassari nel 1885 e nel 1886 si trasferisce con la famiglia a Roma. Nel 1898 gli muore il padre. Intorno al 1903-4 frequenta Balla, diventando amico di Boccioni, Severini e altri. Nel 1913 aderisce in seguito al futurismo. Allo scoppio della guerra combatte al fronte. Nel 1919 si trasferisce a Milano e dipinge i primi paesaggi urbani: forme potenti e sintetiche, di ispirazione classica, segnate però da una drammaticità moderna. Si avvicina intanto al fascismo. Nel 1922 è tra i fondatori del Novecento Italiano, intorno a Margherita Sarfatti. Negli anni Trenta Sironi si concentra soprattutto sulla grande pittura murale, eseguendo numerose opere monumentali. Nel 1943 aderisce alla Repubblica di Salò e il 25 aprile si salva dall'essere fucilato grazie all'intervento di Gianni Rodari. Nel 1948 perde la figlia Rossana, che si uccide diciottenne. Mario Sironi muore a Milano nel 1961.
Giovedì 11 gennaio alle ore 18 la galleria VS Arte a Milano ospita la presentazione del volume "Arturo Tosi e il Novecento. Lettere dall'Archivio dell'artista" pubblicato dalla casa editrice Sillabe e curato da Elena Pontiggia.
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