Testimonianze. Composizioni materiche e oggettuali dagli anni '60 ad oggi

Piero Gilardi, Larice e muschi, anni 2000, poliuretano espanso, cm. 100x100 (part.)

 

Dal 13 Ottobre 2018 al 13 Gennaio 2019

Reggio nell'Emilia | Reggio Emilia

Luogo: Galleria d'Arte 2000 & Novecento

Indirizzo: via Sessi 1/F

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 0522 580143

E-Mail info: duemilanovecento@tin.it

Sito ufficiale: http://https://www.duemilanovecento.it



La Galleria d'Arte 2000 & NOVECENTO di Reggio Emilia presenta, dal 13 ottobre 2018 al 13 gennaio 2019, le "Testimonianze" di dodici artisti italiani ed internazionali che, attraverso composizioni materiche ed oggettuali, hanno segnato la storia dell'arte dagli anni '60 ad oggi.

In mostra, quattro tappeti-natura di Piero Gilardi che riproducono, in maniera realistica e meticolosa, frammenti di ambienti naturali sia a scopo ludico che di denuncia verso uno stile di vita che, con il passare del tempo, diventa sempre più artificiale e distruttivo. Opere in cui etica ed estetica s'incontrano. Sfruttando le potenzialità espressive di materiali industriali come il poliuretano espanso e i pigmenti sintetici, i suoi tappeti-natura si propongono come "rappresentazione nella rappresentazione" e tentativo di armonizzazione tra interno ed esterno, soggettivo ed oggettivo, naturale ed artificiale. 

Il percorso espositivo continua con una scultura di Herbet Hamak dalla tipica forma geometrica, il cui colore è ottenuto attraverso la fusione di resine liquide e pigmenti che, solidificandosi, acquistano un aspetto a volte lattiginoso, opaco, dando vita a superfici lisce, dai colori profondi con tonalità inusuali.

A queste ricerche, si aggiunge un'opera di Marco Gastini dei primi anni '80, periodo in cui il linguaggio dell'artista torinese si apre a una trasformazione radicale, rivelando un'inattesa apertura al colore e alla ricerca sui materiali. Tipica, nelle opere di quegli anni, la presenza di forme e oggetti di varia natura, che fuoriuscendo dai limiti della superficie, assumono inusuali valenze pittoriche.

Infine un'opera di Giulio Turcato degli anni '70 dalla gestualità rarefatta ed onirica, realizzata con sabbie colorate: in base al punto in cui la si guarda e all'illuminazione che riceve cambia sfumature. Un linguaggio molto fluido, con linee sinuose ed un particolare risalto dato al colore ed alla sua differente percezione.  

In esposizione anche opere di Carla Accardi, Valerio Adami, Gianfranco Ferroni, Giorgio Griffa, Elio Marchegiani, Paola Pezzi, Piero Ruggeri, Graham Sutherland.

La collettiva sarà visitabile fino al 13 gennaio 2019, tutti i giorni con orario 10-12,30 e 16-19,30, aperto anche domenica e festivi. 

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