Take Me (I’m Yours)

Take Me (I’m Yours)

 

Dal 31 Maggio 2018 al 15 Agosto 2018

Roma

Luogo: Accademia di Francia a Roma – Villa Medici

Indirizzo: viale Trinità dei Monti 1

Orari: da martedì a domenica, chiuso il lunedì, dalle 12 alle 19 (ultimo ingresso alle 18.30)

Curatori: Christian Boltanski, Hans Ulrich Obrist, Chiara Parisi

Costo del biglietto: 6 €, borsa Boltanski inclusa. Biglietto doppio per la mostra e visita guidata dei giardini e Villa Medici: 12 € (intero) / € 6 (ridotto), gratuito per persone sotto i 18 anni

Telefono per informazioni: +39 06 67611

Sito ufficiale: http://https://www.villamedici.it



Dal 31 maggio l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è lieta di presentare Take Me (I’m yours), mostra collettiva e partecipativa che riunisce le opere dei 15 pensionnaires di Villa Medici affiancati a numerosi artisti internazionali, per un totale di 89 artisti.
 
Fortemente voluta dalla direttrice Muriel Mayette-Holtz e a cura di Christian Boltanski, Hans Ulrich Obrist e Chiara Parisi, Take Me (I’m yours) è la più vasta mostra d’arte contemporanea mai presentata a Villa Medici. Inoltre, le opere dei pensionnaires dialogheranno con quelle di artisti di fama internazionale, prendendo parte a un format espositivo di grande successo che ha fatto il giro del mondo.
 
Take Me (I’m yours) incorpora la mostra annuale del ciclo L ORO concepita come laboratorio per gli artisti e i ricercatori in residenza all’Accademia di Francia a Roma. Un terreno di confronto dove s’incrociano molteplici discipline ed esperienze eterogenee che nascono all’interno della Villa. Luogo d’interazione tra i visitatori e gli artisti, Take Me (I’m yours) è caratterizzata dalla sua forma aperta e in continua evoluzione. I visitatori sono autorizzati ad adottare comportamenti normalmente proibiti nei musei — interagire, toccare, testare, prelevare, degustare, esperire, scambiare — prendendo così parte alla completa disseminazione, trasformazione e rinascita delle opere esposte. Take Me (I’m yours) è anche una mostra sulla trasmissione e sulla memoria, poiché i progetti si costruiscono al mattino e si dissolvono la sera, in costante mutazione fino al momento in cui le sale rimarranno vuote, le opere saranno disperse per la città e il visitatore, entrando a Villa Medici, si troverà davanti a un’esposizione da immaginare.
 
Take Me (I’m yours) è dedicata all’artista belga Jef Geys, recentemente scomparso e sostenitore di un’arte concettuale rivoluzionaria, alla base della prima edizione della mostra. 
Concepita nel 1995 da Christian Boltanski e Hans Ulrich Obrist per la Serpentine Gallery di Londra, Take Me (I’m yours) ha avuto — grazie alla sua riproposizione nel 2015 a Parigi insieme a Chiara Parisi — numerose orchestrazioni, e ogni volta si arricchisce e si sviluppa, coinvolgendo un numero sempre maggiore di artisti invitati a interrogarsi su questo format.
 
Vent’anni dopo l’edizione londinese, una prima riedizione si è svolta alla Monnaie de Paris, suscitando un enorme entusiasmo, tanto da essere riproposta alla Kunsthalle Charlottenborg di Copenhagen e al Jewish Museum a New York. In seguito, nel 2017, Take Me (I’m yours) ha fatto parte di Bienalsur, la Biennale d’arte contemporanea dell’America del Sud, ed è stata presentata all’HangarBicocca a Milano. E a partire da Villa Medici, la mostra curatoriale Take Me (I’m yours) sarà disseminata e lasciata libera di essere ricreata altrove.
 
Luogo di produzione e di sperimentazione, ogni anno Villa Medici accoglie artisti e ricercatori di nazionalità, generazioni e discipline diverse, offrendo loro l’opportunità di dedicarsi pienamente alla propria ricerca. La mostra raccoglie i progetti dei borsisti: Giulia AndreaniJuan ArroyoEric BaudelaireBoris BergmannLise Charles & Aurélien DumontDavid DouardMaxime Guitton in collaborazione con il celebre musicista e compositoreAlvin Curran, Cyril GerbronClaire LavabreMarc LeschelierRoque RivasMoussa SarrStéphanie SolinasOdysseas Yiannikouris in collaborazione con Alessandra Monarcha.
Vede inoltre la partecipazione degli artisti di fama internazionale di generazioni e provenienze geografiche diverse: aaajiaoEtel AdnanMicol AssaëlArtur BarrioGianfranco Baruchello,  Christian BoltanskiMohamed BourouissaPedro Victor BrandãoPaulo BrusckyJames Lee ByarsLuis CamnitzerCao FeiMaurizio CattelanLiliana CavaniIan Cheng & Rachel RoseClaire FontainePatrizio Di MassimoMaria EichhornSimone FattalHans-Peter FeldmannAndrea FraserCharles GainesMartino GamperMario García TorresAlberto GaruttiGilbert & GeorgeDominique Gonzalez-FoersterFelix Gonzalez-TorresJoseph GrigelyHo Rui AnCarsten HöllerDavid HorvitzFabrice HyberInvernomutoAlex IsraelAlison KnowlesKoo Jeong-AFelice Levini, Armin LinkeFranck KrawczykUgo La PietraFernanda LagunaJorgi MacchiAngelika MarkulAnnette MessagerBruce NaumanRivane NeuenschwanderOtobong NkangaYoko OnoLuigi OntaniPhilippe ParrenoDiego PerroneCesare Pietroiustipoint d’ironieEmilio PriniFaith RinggoldMartha RoslerAnri Sala, Tomás Saraceno, Tino SehgalDaniel SpoerriWolfgang TillmansRirkrit TiravanijaFranco VaccariFrancesco VezzoliDanh VoLawrence Weiner Franz West.

L’esposizione a Villa Medici è concepita come un cantiere, secondo la tradizione rinascimentale, dove tutte le discipline si mescolano nella costruzione di un progetto unitario. Una vera industria urbana nella quale si ritrovano artisti, architetti, designer, musicisti, scrittori, che per intere giornate lavorano insieme. Collocando il visitatore al centro del progetto, Take Me (I’m yours) si trasforma giorno dopo giorno e permette al pubblico di fare un’esperienza unica d’incontro con l’arte, in tutte le sue forme. La mostra abbatte la barriera fisica e morale che generalmente separa i visitatori dalle opere d’arte, invitandoli a portarle con sé, a continuarle, a dar loro una nuova vita, a prendere il tempo per un incontro e condividere un ricordo.

Se da un lato il pubblico ha la possibilità inusuale di prendere possesso dei lavori in mostra, dall’altra gli artisti si riappropriano degli spazi storici di Villa Medici: dalle antiche Gallerie dei Cavalli alla Cisterna romana, dall’Atelier Balthus al giardino di fronte alla celebre facciata di Villa Medici, e fare l’esperienza unica di scoprire le vestigia dell’antica casa di Onorio, passando in quei luoghi ormai segreti e sotterranei abitati prima dell’arrivo dei Medici.

La mostra include i progetti speciali Take Villa Medici (it’s yours) e lo Speaker’s Corner, dove la parola viene data a Roma. Nel primo caso gli artisti in città possono “appropriarsi” delle sale con un progetto specifico in linea col format della mostra, e all’angolo degli oratori, secondo la tradizione inglese, chiunque può presentarsi senza essere annunciato e parlare di qualsiasi argomento desideri.

In occasione dell’inaugurazione, giovedì 31 maggio, nel Grand Salon a partire dalle ore 17.30 si svolgerà uno straordinario talk-maratona tenuto da Hans Ulrich Obrist insieme ad artisti e ospiti d’eccezione attorno alle diverse reincarnazioni della mostra. Un momento di condivisione e di domande sulle sfide delle opere presentate e sul format della mostra, tra doni, dispersione, scambio e partecipazione attiva.

La partecipazione alla mostra di Cyril Gerbron prenderà forma in una conferenza sul tema: Un’immagine può offrire qualche cosa? che si terrà il 1 giugno 2018 nel Grand Salon.

Accompagna l’esposizione una box di immagini che include un ampio apparato iconografico delle opere esposte e un testo curatoriale inedito.

L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici ringrazia tutti i partner che permettono la realizzazione di questa mostra. Un grazie particolare a: Amundi Asset ManagementFondation Jean-Luc LagardèreAcadémie des Beaux-ArtsPirelli Hangar BicoccaIstituto Luce CinecittàCinecittà si Mostraagnès b.Vranken-PommeryAir FranceDesign Partner Saint-Gobain GlassPanalightMITSafetransAugustus ColorLavazza.

Giovedì 31 maggio 2018 

• 17.30 Talk di Hans Ulrich Obrist con artisti e invitati speciali 
• 19.00 Apertura al pubblico

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