Baldacchino di San Pietro

Vaticano, Prati

Baldacchino di San Pietro
Baldacchino di San Pietro, Gian Lorenzo Bernini, 1623-1634, Basilica di San Pietro, Roma

Sin dalla sua elezione, nel 1623, il problema fu avvertito da papa Urbano VIII Barberini il quale, già il 12 luglio dell'anno successivo, incaricò Bernini di ideare un prestigioso ciborio, non lesinando mezzi perché l'opera riuscisse degna del luogo e della sua funzione. Una fiducia ripagata dall'artista con la creazione della più importante struttura in bronzo della scultura barocca romana, che nonostante l'estrosità formale e la mole, è alta più di 28 metri, s'inserisce armoniosamente nella vastità della chiesa. Il Baldacchino, infatti, non diminuisce l'impressione di profondità della basilica ma l'aumenta, facendo apparire a chi entra ancora più lontana l'abside, inquadrata tra le colonne. Opera spettacolare, anticlassica nella sua veste formale, si riallaccia per molti aspetti alla tradizione. Per non ripetere le tipologie medioevali e rinascimentali del ciborio - composto da una cuspide o cupola marmorea retta da colonne - ed evitare di creare una sorta di tempietto entro un tempio, Bernini si ispirò al baldacchino di tipo processionale, ricercando una soluzione di effetto pittorico piuttosto che architettonico. Le colonne sono suddivise in tre sezioni, l'inferiore con scanalature elicoidali e le due superiori con rami d'ulivo e alloro, popolate da putti, lucertole e api svolazzanti, simbolo dei Barberini, invita l'occhio a spostarsi da una curva all'altra del loro avvolgimento a spirale, favorendo una visione dinamica ed ascendente. Allo stesso tempo, il baldacchino richiama la tradizione antica poiché le colonne ricordano nella forma le colonne a spirale della pergula nella basilica costantiniana, quelle stesse successivamente adattate nelle Logge delle Reliquie.Borromini partecipa nella voluta delle colonne del baldacchino.