BESTIARIO_ LIBRO DELL’ATTESA. CRISTINA GARDUMI VINCITRICE PER LA SEZIONE PITTURA DEL PREMIO CELESTE 2011.
21/10/2011
WEB: http://arteinforma.blogspot.com/2011/10/bestiario-libro-dellattesa-cristina.html
Il bestiario umano di Cristina Gardumi (Roma, 1979) rivela una affinità straordinaria con il mondo animale. Le emozioni si raccontano nel simbolismo discreto di una illustrazione che ricorda il fragile mondo di Jean Michel Folon. La nudità svela senza pudore l’energia positiva dell’istinto e il senso di una purezza antica, libera dalle contaminazioni della mente. Il silenzio dei luoghi è la visione interiore, è il senso di un’attesa, è il viaggio individuale di una prospettiva collettiva verso le forme arcaiche della dimensione spirituale. Figure dal tratto sottile dal volto animale e dal corpo umano evocano l’affinità tra l’uomo e la bestia, metafora delle molteplici associazioni di pensiero. Il volto felino trova il suo corrispondente nell’audace sensualità di un corpo femminile, mentre la testa di un piccione accompagna la sua metà umana nella solitudine di un viaggio senza tempo nel simbolismo di una strada immaginaria e di una valigia. Il disegno esile di un corpo di donna con la testa di coniglio che si unisce alla sagoma di un compagno misterioso racconta la sottile tensione di un orgasmo. Il mondo animale è dunque la metafora dell’agire umano, un luogo comune di associazion in una infinità di similitudini che pongono l’essere umano distante dalla perfezione della natura. La sensualità felina, il piccione viaggiatore e la promiscuità della sessualità di alcuni roditori sono chiari riferimenti della nostra appartenenza ad un mondo dal quale deriviamo ma che l’evoluzione ha portato oltre i confini dell’inimmaginabile. C’è nella Gardumi, la volontà di riscoprire nell’ istinto uno stimolo alla vita, superando il limite culturale che consuma i sogni, di vivere la metamorfosi come volontà di riappropriarsi del desiderio ascoltando l’energia purificatrice della nostra istintività.Scritto da: Antonella Colaninno
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