Una scoperta nella necropoli dei Monterozzi

A Tarquinia riemerge una tomba a camera etrusca di fine VIII secolo

Tomba etrusca di fine VIII secolo a.C rinvenuta nella necropoli dei Monterozzi a Tarquinia
 

Samantha De Martin

04/09/2025

Viterbo - Tracce di colore rosso e giallo riemergono dalle pareti del letto funebre, residui di una rudimentale decorazione pittorica a fascioni, la più antica finora attestata a Tarquinia.
A comporre il corredo, attualmente in corso di restauro, ci sono vasi di impasto non tornito e di argilla depurata, ornamenti personali e vasellame in lamina di bronzo, oltre a diversi anellini di bronzo sparsi in tutto l’ambiente.
Sono alcune delle sorprese emerse nella necropoli tarquiniese dei Monterozzi, sito Unesco insieme a quella della Banditaccia di Cerveteri, dove da pochi giorni si è conclusa la prima campagna di scavi del Pact - Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia.

Gli archeologi si sono trovati di fronte a una tomba a camera etrusca, inviolata, risalente con ogni probabilità alla fine dell’VIII secolo a.C., caratterizzata da un'unica banchina modanata per la deposizione. Lo spazio che si sviluppa di fronte all’ingresso dell’ipogeo, perimetrato su un lato con grossi blocchi calcarei, è stato riutilizzato per una seconda sepoltura, probabilmente più recente, anche questa accompagnata da un corredo rinvenuto in frammenti.


I ritrovamenti nella necropoli dei Monterozzi a Tarquinia 

Il piccolo ipogeo, del tipo a “fenditura superiore”, ricavato nel banco calcareo ricco di fossili marini, si trova ai margini del pianoro dei Monterozzi, in un settore periferico del sito monumentale, che regala una vista spettacolare verso la città antica e nel quale le esplorazioni della Fondazione Lerici negli anni ‘50-‘70 del secolo scorso non avevano segnalato significative evidenze archeologiche.

La scoperta, avvenuta nell’ambito dello scavo finanziato dalla Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, coordinato e diretto sul campo dal direttore del Pact Vincenzo Bellelli e dal funzionario archeologo Daniele Rossetti, permetterà di saperne di più sulle fasi più antiche di occupazione della necropoli dei Monterozzi e sulla storia di Tarquinia.

Nelle prossime settimane la tomba appena scoperta si potrà visitare grazie a percorsi per il pubblico a cura del Pact.


I ritrovamenti nella necropoli dei Monterozzi a Tarquinia