Dal 6 settembre al 25 gennaio al Museo Storico Nazionale della Fanteria dell’Esercito Italiano
Il Diario di Noa Noa e altre avventure: a Roma arriva Gauguin

Paul Gauguin, Tehura dal Diario di Noa Noa, 1894, Xilografia 7.7 x 9 cm, Collezione privata
Samantha De Martin
05/09/2025
Roma - Un viaggio tra le emozioni e le passioni, i timori, gli amori, le avventure vissute a Tahiti prende corpo tra le sale del Museo Storico Nazionale della Fanteria dell’Esercito Italiano a Roma, dove la mostra dedicata a Gauguin accompagna il pubblico in un seducente universo intriso di gioia di vivere, libertà, purezza.
Dal 6 settembre al 25 gennaio il professor Vincenzo Sanfo guida i viistatori alla scoperta della mostra Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure, un itinerario attraverso165 opere da collezioni private italiane, francesi e belghe, e da alcune collezioni museali francesi e italiane. Il percorso ha come fulcro i tre libri che l’artista scrisse durante il periodo del suo viaggio tahitiano. Le opere che Gauguin inserì in questi tre volumi descrivono pertanto le esperienze vissute durante questi anni.
“La mostra - scrive il curatore Vincenzo Sanfo - è incentrata sul libro di Gauguin, Il diario di Noa Noa, scritto dopo il suo primo viaggio a Tahiti, dove racconta la vita nelle isole polinesiane, i miti e le credenze ancestrali che scandivano la loro vita quotidiana, in parte romanzata dallo stesso Gauguin, mischiando i racconti di Tehura, la sua giovane compagna, con fonti e notizie attinte da alcuni libri. Con Il diario di Noa Noa, l’artista francese riuscì a realizzare un’opera che, all’epoca, fece scalpore e lo pose all’attenzione del mondo parigino, assetato di novità”.

Paul Gauguin, Ancien Culte Mahorie, Serie di litografie a colori, 18 x 23 cm, Collezione privata
Il percorso espositivo presenta oltre 100 tra xilografie, disegni e litografie realizzate dall’artista, accanto a due opere a lui attribuite: l’olio su tela Femme de Tahiti (1891) e l’acquerello Paysage Tahitien. Ma il nucleo centrale dell’esposizione è rappresentato dalle 23 xilografie del Diario di Noa Noa (1893-94), scritto durante il suo primo soggiorno nella Polinesia francese e arricchito da sue illustrazioni realizzate con l’antica tecnica dell’incisione su legno, stampate da Daniel de Monfreid. Tutto il fascino e lo stupore esercitati sull’outsider Gauguin dalla primordialità dei luoghi che abitò negli ultimi dieci anni della sua vita si riversa anche nelle 16 litografie a colori della serie Ancien Culte Mahorie (1892), e nelle due sculture datate 1893: Vase aux dieux tahitiens, in mostra con la copia in terracotta, e l’altra, Idole à la coquille, presente a Roma con un esemplare in bronzo e conchiglia in madreperla.
La Maschera di donna tahitiana “Tehura”, in bronzo patinato, proveniente dal Musée Despiau -Wlérick in Francia, affianca il carnet di 38 disegni, con bozzetti che riproducono studi su ritratti, dettagli del corpo umano e del mondo animale. Le atmosfere esotiche che tanto colpirono Gauguin diventano ancora più vibranti all’interno di una sezione fotografica dedicata alla Polinesia, dove la mostra intitolata “Le Isole di Tahiti, l’anima primordiale”, realizzata da Tahiti Tourisme in collaborazione con Leica Camera Italia, restituisce le bellezze meno conosciute di alcuni affascinanti arcipelaghi della Polinesia francese che affollano gli scatti dei fotografi e videomaker Luigi Chiurchi e Pietro Ienca.

Allestimento della mostra Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure
La mostra racchiude anche le stampe litografiche in facsimile contenute in Avant et Après, l’ultimo libro scritto da Gauguin, concluso due mesi prima di morire (1903) e pubblicato postumo, una sorta di diario-manifesto ricco di appunti e considerazioni sull’arte, sui rapporti di amicizia, e su altri argomenti cari all’artista. Questi aspetti della vita del pittore vengono affrontati anche da una quarantina di opere realizzate da 12 artisti che intrattennero con lui rapporti di amicizia o di collaborazione, da Vincent van Gogh, del quale sono presenti 12 litografie a colori, a Jean-François Millet, da Adolphe Beaufrère e Louis Anquetin, agli artisti del Gruppo Nabis di Pont-Aven, in Bretagna.
Prodotta da Navigare srl da una iniziativa del Ministero della Difesa ‒ Difesa Servizi S.p.A, patrocinata da Regione Lazio e Comune di Roma – Assessorato alla Cultura, la mostra Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure si potrà visitare da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 19.30; sabato, domenica e festivi dalle 9.30 alle 20.30.
Dal 6 settembre al 25 gennaio il professor Vincenzo Sanfo guida i viistatori alla scoperta della mostra Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure, un itinerario attraverso165 opere da collezioni private italiane, francesi e belghe, e da alcune collezioni museali francesi e italiane. Il percorso ha come fulcro i tre libri che l’artista scrisse durante il periodo del suo viaggio tahitiano. Le opere che Gauguin inserì in questi tre volumi descrivono pertanto le esperienze vissute durante questi anni.
“La mostra - scrive il curatore Vincenzo Sanfo - è incentrata sul libro di Gauguin, Il diario di Noa Noa, scritto dopo il suo primo viaggio a Tahiti, dove racconta la vita nelle isole polinesiane, i miti e le credenze ancestrali che scandivano la loro vita quotidiana, in parte romanzata dallo stesso Gauguin, mischiando i racconti di Tehura, la sua giovane compagna, con fonti e notizie attinte da alcuni libri. Con Il diario di Noa Noa, l’artista francese riuscì a realizzare un’opera che, all’epoca, fece scalpore e lo pose all’attenzione del mondo parigino, assetato di novità”.

Paul Gauguin, Ancien Culte Mahorie, Serie di litografie a colori, 18 x 23 cm, Collezione privata
Il percorso espositivo presenta oltre 100 tra xilografie, disegni e litografie realizzate dall’artista, accanto a due opere a lui attribuite: l’olio su tela Femme de Tahiti (1891) e l’acquerello Paysage Tahitien. Ma il nucleo centrale dell’esposizione è rappresentato dalle 23 xilografie del Diario di Noa Noa (1893-94), scritto durante il suo primo soggiorno nella Polinesia francese e arricchito da sue illustrazioni realizzate con l’antica tecnica dell’incisione su legno, stampate da Daniel de Monfreid. Tutto il fascino e lo stupore esercitati sull’outsider Gauguin dalla primordialità dei luoghi che abitò negli ultimi dieci anni della sua vita si riversa anche nelle 16 litografie a colori della serie Ancien Culte Mahorie (1892), e nelle due sculture datate 1893: Vase aux dieux tahitiens, in mostra con la copia in terracotta, e l’altra, Idole à la coquille, presente a Roma con un esemplare in bronzo e conchiglia in madreperla.
La Maschera di donna tahitiana “Tehura”, in bronzo patinato, proveniente dal Musée Despiau -Wlérick in Francia, affianca il carnet di 38 disegni, con bozzetti che riproducono studi su ritratti, dettagli del corpo umano e del mondo animale. Le atmosfere esotiche che tanto colpirono Gauguin diventano ancora più vibranti all’interno di una sezione fotografica dedicata alla Polinesia, dove la mostra intitolata “Le Isole di Tahiti, l’anima primordiale”, realizzata da Tahiti Tourisme in collaborazione con Leica Camera Italia, restituisce le bellezze meno conosciute di alcuni affascinanti arcipelaghi della Polinesia francese che affollano gli scatti dei fotografi e videomaker Luigi Chiurchi e Pietro Ienca.

Allestimento della mostra Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure
La mostra racchiude anche le stampe litografiche in facsimile contenute in Avant et Après, l’ultimo libro scritto da Gauguin, concluso due mesi prima di morire (1903) e pubblicato postumo, una sorta di diario-manifesto ricco di appunti e considerazioni sull’arte, sui rapporti di amicizia, e su altri argomenti cari all’artista. Questi aspetti della vita del pittore vengono affrontati anche da una quarantina di opere realizzate da 12 artisti che intrattennero con lui rapporti di amicizia o di collaborazione, da Vincent van Gogh, del quale sono presenti 12 litografie a colori, a Jean-François Millet, da Adolphe Beaufrère e Louis Anquetin, agli artisti del Gruppo Nabis di Pont-Aven, in Bretagna.
Prodotta da Navigare srl da una iniziativa del Ministero della Difesa ‒ Difesa Servizi S.p.A, patrocinata da Regione Lazio e Comune di Roma – Assessorato alla Cultura, la mostra Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure si potrà visitare da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 19.30; sabato, domenica e festivi dalle 9.30 alle 20.30.
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