La storia di un mito

Courtesy of Guggenheim New York | Guggenheim
 

21/01/2001

Un museo che ha suscitato ammirazione e polemiche, una sede così importante da sminuire quasi le opere al suo interno, così rispondeva alle critiche Wright architetto che progettò l’edificio: “Non é per sottomettere i dipinti all'edificio che ho concepito questo progetto, bensì, al contrario, per fare di edificio e pittura un'ininterrotta, meravigliosa sinfonia, quale mai é stata creata prima dal mondo dell'arte” Il Solomon R. Guggenheim Museum, che fa parte del cosiddetto Museum Mile, è ubicato a Manhattan, nell’Upper East Side, al n. 1071 della Fifth Avenue, tra la East 88th e la East 89th Street. Nel 1937 l’industriale del rame e collezionista Solomon R. Guggenheim, un ebreo di origine svizzera, istituì una fondazione finalizzata ad accogliere la sua collezione privata. Nel 1943 al celebre architetto Frank Lloyd Wright fu affidato l’incarico di progettare per la Guggenheim Foundation una sede adeguata in grado di sostituire quella provvisoria in cui la preziosa collezione di arte astratta. Il Solomon R. Guggenheim Museum inauguró la sua sede famosa nel 1959 ma la sua istituzione aveva già vent'anni, e la collezione era in allestimento da più di trenta. Quella che era nata come una raccolta privata di alcuni degli esempi più pregevoli della pittura d'avanguardia europea, emerse nel corso degli anni come un'istituzione professionale, dedita alla creazione e all'educazione di un pubblico sempre più competente in fatto d'arte. L’edificio appare esternamente come una spirale rovesciata in cemento bianco a quattro anelli che sale fino a una cupola di vetro a circa 30 m d’altezza; all’interno la spirale si apre su di un vasto spazio centrale e viene percorsa dal visitatore partendo dall’alto e scendendo per una rampa elicoidale. Il patrimonio fisso del museo, illustrato da un ampio catalogo a disposizione dei visitatori, è costituito da opere d’arte provenienti da cinque grandi collezioni private: la Guggenheim Collection, la Tannhauser Collection, la collezione di dipinti espressionisti tedeschi di Karl Nierendorf, la raccolta di dipinti e di sculture dell’avanguardia storica di Katherine S. Dreier e la collezione di Minimal Art americana degli anni Sessanta e Settanta del conte Giuseppe Panza di Biumo; a esse si devono aggiungere le successive acquisizioni dei direttori e dei funzionari del museo, come le opere di Roy Lichtenstein e di Joseph Beuys. In tutto il Guggenheim possiede 5.000 tra dipinti, sculture e lavori su carta del periodo compreso tra l’Impressionismo e i giorni nostri, un cospicuo patrimonio che può venire esposto solo parzialmente e a periodi alterni. Nel Guggenheim, infatti, si organizzano annualmente almeno cinque o sei mostre straordinarie che, per la loro ampiezza e importanza, tendono a occupare tutto o quasi lo spazio espositivo disponibile. Tra i pezzi più significativi che appartengono al patrimonio del museo vanno ricordate senz’altro la più grande collezione al mondo delle opere di Kandinsky , oltre a opere di Henri Rousseau, di Braque, di Picasso ,di Chagall, di Mondrian, di Modigliani, di Pollock e molti altri. Del patrimonio del Guggenheim fa parte anche l’ultima opera dell’artista pop Andy Warhol. Un’esposizione permanente in un settore del museo al di fuori della rampa centrale è dedicata alla Tannhauser Collection, comprendente 75 opere impressioniste e post-impressioniste. Esposizioni complementari e mostre di opere di nuovi artisti possono essere visitate presso il Guggenheim Museum SoHo, al n. 575 di Broadway all’angolo con la Prince Street. Questa “filiale” del museo di Fifth Avenue, inaugurata nel 1992, ha sede in un ex magazzino della fine dell’800 trasformato dall’architetto Arata Isozaki in un ampio spazio espositivo di circa. 3.000 metri quadrati.

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