Dal 16 maggio 2025
La bellezza e l'ideale. I Canova ritrovati in mostra a Brera

La bellezza e l'ideale. La Collezione Canova di Banca Ifis e la Pinacoteca Viaggiante © Pinacoteca di Brera
Francesca Grego
15/05/2025
Milano - Da domani sarà la scultura di Antonio Canova a dare il benvenuto ai visitatori della Pinacoteca di Brera. Dodici busti realizzati dal maestro di Possagno, rinvenuti all'interno di Villa Canal alla Gherla, presso Treviso, e restaurati da Banca Ifis, prendono posto nella prima sala del museo, ricordando l'impegno dello scultore in favore dell'Accademia. Un omaggio al Neoclassicismo, sotto l'astro del quale nacque l'Accademia di Brera, ma anche al ruolo dei mecenati che nel tempo hanno nutrito le raccolte della Pinacoteca.
A cura di Chiara Rostagno e Valentina Ferrari, La bellezza e l'ideale. La Collezione Canova di Banca Ifis e la Pinacoteca Viaggiante presenta i busti in gesso di alcuni capolavori del maestro neoclassico: Ebe, Tersicore, la Venere italica, la Pace, accanto ai ritratti delle donne della famiglia Bonaparte, dal volto della celebre Paolina Borghese, a quelli di Carolina Murat, Elisa Baciocchi Bonaparte e Letizia Ramolino, madre dell'imperatore. Sui busti di Paride e Beatrice sono ancora visibili le répere, piccole borchie usate dagli sbozzatori dello studio di Canova come punti di trasporto dal gesso al marmo. Alle dodici sculture ritrovate si aggiungono il busto in marmo della Vestale, creata da Canova tra il 1818 e il 1819, che torna in mostra a Brera dopo oltre cent'anni, e la cosiddetta "pinacoteca viaggiante" di Giovanni Battista Sommariva, composta da preziose riproduzioni in smalto dei dipinti collezionati dal potente politico legato a Napoleone, donate alla Pinacoteca da Emilia Sommariva Seillière nel 1973. L'itinerario canoviano prosegue poi con il celebre Napoleone come Marte Pacificatore, già abitante del primo cortile dell'Accademia di Brera, restaurato in occasione dei 200 anni della Pinacoteca e trasferito nella sua collocazione originaria al centro della sala 15.

La bellezza e l'ideale. La Collezione Canova di Banca Ifis e la Pinacoteca Viaggiante © Pinacoteca di Brera
"La scelta di aprire il percorso della Pinacoteca con un’esposizione dedicata a Canova risolve in modo magnifico un luogo che ha avuto negli anni numerose destinazioni", osserva Angelo Crespi, direttore generale della Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio e Biblioteca Braidense: “Questa teoria di busti ha inoltre permesso di esporre, al centro, il marmo della Vestale di Canova, dando corso all’idea del nuovo Dipartimento di scultura e arti decorative di ricollocare nel percorso museale anche le sculture della nostra collezione, espunte per ragioni museografiche fin dal 1902 e depositate in altri istituti. A contraltare di Canova si è deciso, ed è un altro ritorno, di allestire la cosiddetta “pinacoteca viaggiante” della collezione di Giovanni Battista Sommariva".
"L’idea è di rendere omaggio al Neoclassicismo - conclude Crespi - preconizzato dai grandi illuministi milanesi celebrati nel pantheon del nostro loggiato, e realizzato da quel manipolo di straordinari artisti che ne alimentarono le mura: Andrea Appiani, Giuseppe Bossi, Antonio Canova”.

La bellezza e l'ideale. La Collezione Canova di Banca Ifis e la Pinacoteca Viaggiante © Pinacoteca di Brera
Leggi anche:
• Sulle orme di Canova. Un unico percorso tra la Galleria Borghese e la GNAM
A cura di Chiara Rostagno e Valentina Ferrari, La bellezza e l'ideale. La Collezione Canova di Banca Ifis e la Pinacoteca Viaggiante presenta i busti in gesso di alcuni capolavori del maestro neoclassico: Ebe, Tersicore, la Venere italica, la Pace, accanto ai ritratti delle donne della famiglia Bonaparte, dal volto della celebre Paolina Borghese, a quelli di Carolina Murat, Elisa Baciocchi Bonaparte e Letizia Ramolino, madre dell'imperatore. Sui busti di Paride e Beatrice sono ancora visibili le répere, piccole borchie usate dagli sbozzatori dello studio di Canova come punti di trasporto dal gesso al marmo. Alle dodici sculture ritrovate si aggiungono il busto in marmo della Vestale, creata da Canova tra il 1818 e il 1819, che torna in mostra a Brera dopo oltre cent'anni, e la cosiddetta "pinacoteca viaggiante" di Giovanni Battista Sommariva, composta da preziose riproduzioni in smalto dei dipinti collezionati dal potente politico legato a Napoleone, donate alla Pinacoteca da Emilia Sommariva Seillière nel 1973. L'itinerario canoviano prosegue poi con il celebre Napoleone come Marte Pacificatore, già abitante del primo cortile dell'Accademia di Brera, restaurato in occasione dei 200 anni della Pinacoteca e trasferito nella sua collocazione originaria al centro della sala 15.

La bellezza e l'ideale. La Collezione Canova di Banca Ifis e la Pinacoteca Viaggiante © Pinacoteca di Brera
"La scelta di aprire il percorso della Pinacoteca con un’esposizione dedicata a Canova risolve in modo magnifico un luogo che ha avuto negli anni numerose destinazioni", osserva Angelo Crespi, direttore generale della Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio e Biblioteca Braidense: “Questa teoria di busti ha inoltre permesso di esporre, al centro, il marmo della Vestale di Canova, dando corso all’idea del nuovo Dipartimento di scultura e arti decorative di ricollocare nel percorso museale anche le sculture della nostra collezione, espunte per ragioni museografiche fin dal 1902 e depositate in altri istituti. A contraltare di Canova si è deciso, ed è un altro ritorno, di allestire la cosiddetta “pinacoteca viaggiante” della collezione di Giovanni Battista Sommariva".
"L’idea è di rendere omaggio al Neoclassicismo - conclude Crespi - preconizzato dai grandi illuministi milanesi celebrati nel pantheon del nostro loggiato, e realizzato da quel manipolo di straordinari artisti che ne alimentarono le mura: Andrea Appiani, Giuseppe Bossi, Antonio Canova”.

La bellezza e l'ideale. La Collezione Canova di Banca Ifis e la Pinacoteca Viaggiante © Pinacoteca di Brera
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