L'Austria omaggia le donne nell’arte

La carica delle artiste. Tra Vienna e Linz quattro mostre da non perdere, da Michaelina Wautier a Marina Abramović

Michaelina Wautier, Il Trionfo di Bacco, 1655–59 circa, Olio su tela, 355.5 cm x 271.5 cm, Kunsthistorisches Museum, Picture Gallery © KHM-Museumsverband
 

Samantha De Martin

29/08/2025

Mondo - Nonostante il coraggio, l’umorismo, lo straordinario virtuosismo delle loro opere, in grado di competere con quelle dei colleghi contemporanei, le donne pittrici sono rimaste a lungo all’ombra di un universo maschile che mal tollerava il loro contributo nel mondo dell’arte.
A partire dal prossimo mese, in Austria, una ricca agenda di appuntamenti invita a riscoprire i linguaggi di personalità come Michaelina Wautier, Lisette Model, Marina Abramović.
Si comincia, il 30 settembre, dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, dove fino al 22 febbraio, una grande mostra dedicata all'artista barocca fiamminga Michaelina Wautier (1613/18-1689), una delle più grandi riscoperte nel mondo dell’arte degli ultimi decenni, vedrà esposte per la prima volta quasi tutte le opere superstiti. In un'epoca in cui le (poche) donne artiste si occupavano prevalentemente di nature morte o di pittura di genere, la pittrice di Mons si cimentò anche in una sofisticata pittura di soggetti storici. Degno di nota il suo imponente “Baccanale” che a lungo si pensò opera di un uomo.
Originali, cariche di umorismo e un notevole coraggio, per l’epoca, attraverso le numerose rappresentazioni di nudi maschili, le sue opere incantano. Eppure questa pittrice, ad oggi, continua ad essere un personaggio enigmatico: non si conosce esattamente quando sia nata o dove sia stata educata. Probabilmente a farle da maestro fu il fratello Charles, anche lui pittore. Un grande collezionista d'arte suo contemporaneo, l'arciduca d’Austria Leopoldo Guglielmo, acquistò alcuni suoi lavori, ed è grazie a questa passione dell’arciduca per l’arte che il Kunsthistorisches Museum di Vienna oggi possiede la più grande collezione di opere di Wautier, tra le quali il capolavoro, il “Baccanale”.
La mostra al Kunsthistorisches farà emergere la straordinaria maestria della Wautier e la qualità artistica dei suoi dipinti, in grado di rivaleggiare con quelli di contemporanei come Peter Paul Rubens o Antoon van Dyck.


Lisette Model, Woman in flowered dress, Promenade des Anglais, Riviera. 1934–7, Albertina | Courtesy Lebon-Paris

Un salto di oltre tre secoli ci conduce all’Albertina dove dal 10 ottobre al 1° marzo l'esposizione dedicata a Marina Abramović, fondatrice della performance art moderna, offrirà una panoramica completa dell'opera dell'artista. Curata per Vienna da Bettina M. Busse, offrirà un focus sulle performance storiche che saranno riproposte ogni giorno per tutta la durata della mostra. D’altra parte l'arte performativa ha una lunga tradizione a Vienna, con l'azionismo come sua manifestazione più nota. In occasione della retrospettiva, il Bank Austria Kunstforum Wien, in un progetto espositivo collaborativo creato con l'artista, allestirà alcune sale dedicate ciascuna a un tema specifico, come la partecipazione, il comunismo, i limiti del corpo, l'energia della natura o l'illuminazione. Tra le opere esposte, i primi lavori creati a Belgrado, le prime performance da solista, la collaborazione con Ulay e le leggendarie performance congiunte, come Transitory Objects for Human Use, che invitava alla partecipazione e che ha segnato l'inizio della sua seconda carriera da solista, la spettacolare performance Balkan Baroque, per la quale ha ricevuto un Leone d'Oro alla Biennale di Venezia del 1997, oltre a opere video e scultoree più recenti. Nell’ambito della mostra, nata da una collaborazione tra la Royal Academy of Arts di Londra, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, la Kunsthaus di Zurigo, il Bank Austria Kunstforum Wien e il Museo Albertina di Vienna, sarà inoltre esposta la sua installazione Four Crosses (2019).


Ulay-Marina Abramovic, Breathing In, Breathing Out, 1977

Basta rimanere all’Albertina per ritrovarsi tra gli scatti di Lisette Model (1901-1983), una delle fotografe più influenti del XX secolo, di famiglia ebrea viennese. In questa retrospettiva completa che raccoglie le più importanti fasi del suo lavoro, dal 1933 al 1957, attesa dal 31 ottobre al 22 febbraio, i visitatori si imbatteranno in foto iconiche come Coney Island Bather e Café Metropole, ma anche in opere raramente esposte. Dopo essere emigrata a New York nel 1938, Model si guadagnò rapidamente la fama immortalando per riviste come Harper's Bazaar le sfaccettature della vita urbana, dalla povertà del Lower East Side all'alta borghesia e i suoi divertimenti o la vita notturna nei bar e nei jazz club. La mostra presenta per la prima volta anche la bozza originale della sua monografia del 1979, un classico della storia dei libri fotografici.

E oggi, cosa significa essere donna? E quali modelli di ruolo sono stati tramandati dal passato? A queste domande cercherà di offrire una risposta la mostra Essere ragazza !? Dalla pittura su tavola ai social media in programma dal 31 ottobre al 6 aprile al Lentos Museum di Linz. Esponendo oltre 120 opere realizzate da artiste e artisti internazionali, la mostra cercherà di analizzare lo stato attuale delle cose richiamando modalità di rappresentazione prevalenti in epoche precedenti.