Il 27 settembre l’Ambasciata di Francia e l’École française de Rome celebrano i 150 anni

Una notte lunga 150 anni. Con un grande ritorno e tanti eventi Palazzo Farnese apre le porte alle Giornate europee del Patrimonio

La volta della Galleria Carracci © Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti, Paesaggio di Roma | Mauro Coen
 

Samantha De Martin

23/09/2025

Roma - È il 4 giugno 1944 quando il generale De Gaulle tiene il suo discorso a Roma, nel Salone d’Ercole, mentre la bandiera francese torna nuovamente a sventolare su Palazzo Farnese.
Quasi quarant’anni più tardi nello stesso Salone, Nilde Iotti si intratterrà a pranzo con Mitterrand e, in tempi più recenti Nanni Moretti, per “Habemus Papam” insegnerà ai (finti) cardinali a giocare a pallavolo nel Cortile del “Dado Farnese”.
“I privilegi della bellezza sono immensi” esclamava un meravigliato Cocteau in visita alla Galleria dei Carracci.

Se potesse parlare di sé, e presto lo farà grazie al podcast "Palazzo Farnese si racconta. Il volto, l’anima, la storia" realizzato da Chora media, Palazzo Farnese lo farebbe così, come uno spazio vivo e aperto, più che un monumentale scenario muto, fatto di impronte diverse, da quelle dei grandi della terra alle suole dei restauratori. Ma soprattutto passerebbe in rassegna gli eventi, istituzionali e non, che hanno animato le sue sale e che adesso si apprestano a sfilare nella mostra fotografica “I volti di Palazzo Farnese”  che sarà allestita nel Cortile e negli ambienti del piano nobile e del 2° piano in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2025.

Ma la vera notizia è che quest’anno, nell’ambito delle Giornate europee del Patrimonio, sabato 27 settembre, Palazzo Farnese sarà al centro di una grandiosa festa. Il gioiello architettonico commissionato nel 1513 dal futuro papa Paolo III, e terminato nel 1589, realizzato sotto la direzione di Sangallo il Giovane, Michelangelo, il Vignola Giacomo Della Porta, celebrerà ufficialmente i 150 anni dell’Ambasciata di Francia e dell’École française de Rome tra le sue mura, con la "Notte dei 150 anni", una kermesse che dà appuntamento a tutti dalle 16 alle 23 previa prenotazione sul sito https://it.ambafrance.org.


Domenichino (Domenico Zampieri), Giacinto e Apollo ©Ambasciata di Francia in Italia | Gari Williams

Il programma è ambizioso.

Domenichino torna al Palazzo
Immancabile sarà per gli ospiti di Palazzo Farnese la visita della Galleria dei Carracci e all’affresco staccato di Domenico Zampieri detto il Domenichino raffigurante Giacinto e Apollo, che rientra a Palazzo Farnese dopo un restauro condotto dall’Istituto Centrale per il Restauro diretto da Luigi Oliva. Il prezioso capolavoro riprenderà il proprio posto nel Salone delle firme accanto agli altri due affreschi di Domenichino, Narciso alla fonte e Morte di Adone, già restaurati rispettivamente nel 2019 e nel 2022.
L'affresco era stato spostato da Palazzo Farnese a Santa Marta al Collegio Romano, laboratorio dell’Istituto Centrale per il Restauro, in occasione del restauro (aperto al pubblico).
Per l’ICR l'intervento è stato eseguito dalle laureande Ilaria Balmas e Claudia Bonanni con la supervisione di Carla Giovannone e con tutto il gruppo di lavoro dei professionisti dell’ICR è stato possibile utilizzare tecniche di pulitura all’avanguardia oltre a chiarire questioni iconografiche e stilistiche del racconto mitologico precedentemente poco leggibili e mal interpretate.

Tra mobili e arazzi il contemporaneo va in scena a Palazzo Farnese
Nel programma dell’Ambasciata francese si inserisce anche la presentazione di una visual novel su Palazzo Farnese, dedicata al palazzo, dalla fondazione ai giorni nostri.
Nelle gallerie della Cancelleria e del Mascherone, raffinati pezzi di design contemporaneo tra mobili e tappezzerie, arrivati da Parigi grazie al contributo del Mobilier national, daranno un soffio di novità alle mura dipinte da Balthus e ai busti di marmo che vegliano su Palazzo Farnese, e ancora alla sala dei Fasti farnesiani, attuale stanza dell’Ambasciatore.
Lo sguardo interseca i colori dell’Arazzo de Jacques Lagrange che evoca i cavalieri della battaglia di San Romano del pittore Paolo Uccello, per poi accomodarsi sul Divano “Ecume” di Guillaume Chevalier che gioca sui contrasti tra il tessuto bianco e il noce o tra ancora gli arazzi in tessuto leggero di Cécile Bart.

“Sono lieto di concludere i festeggiamenti dei 150 anni con una nuova apertura di Palazzo Farnese - ha detto l’Ambasciatore Briens nel corso della presentazione del programma alla stampa - un luogo vivo e vivace che evoca ogni giorno questa relazione antica e unica tra Italia e Francia, sia per chi ci passa davanti e sia per chi lo visita o viene per degli incontri. La Francia si prende cura del “Dado Farnese”, come lo chiamavano, e il 2026 vedrà la fine dei lavori dei restauri delle facciate e del tetto. È un Palazzo pieno di appuntamenti importanti, di idee e di arte che condividiamo. Ci ispira, e con l’Italia, il nostro partner da molto più di 150 anni, continueremo ad ispirarci l’un l’altro”.


Salone rosso, École française de Rome, Palazzo Farnese | Foto: © A.Belardinelli

La Notte dei 150 anni all’École française de Rome con una mostra, talk, realtà virtuale e un concerto
La lunga notte dei 150 anni avvolge anche l’École française de Rome che dal 1875 ha sede al secondo piano di Palazzo Farnese. Questa rinomata istituzione dedita alla ricerca in storia, archeologia e scienze sociali e alla valorizzazione del Patrimonio, posta sotto la tutela del Ministero francese dell'Istruzione superiore e della Ricerca, diretta da Brigitte Marin, conduce programmi internazionali di ricerca, scavi archeologici, incontri scientifici e workshop di formazione e vanta una propria collezione di antichità di recente restaurata e esposta al pubblico.
Per gli ospiti sarà l’occasione per visitare la preziosa biblioteca che, con i suoi oltre 215.000 volumi, è un vero e proprio centro di documentazione e di ricerca a disposizione della comunità scientifica internazionale. Per l'occasione l’École aprirà gran parte delle sale del 2° piano, che accoglieranno un percorso espositivo nel quale le voci dei direttori che si sono succeduti nel tempo guideranno il pubblico alla scoperta dei momenti salienti della storia dell’istituzione.

“Sarà un momento molto importante - commenta la direttrice Brigitte Marin - perché i 150 anni di vita dell’École sono anche l’occasione per farla conoscere meglio al pubblico, per spalancarne le porte, comunicare risultati delle nostre ricerche, fare scoprire il mestiere della ricerca in storia, archeologia, scienze sociali. Questo anniversario coincide con il grande cantiere di restauro di Palazzo Farnese ed è l’occasione per fare conoscere quanto l’École abbia contribuito alla conoscenza di questo palazzo, grande patrimonio italiano, sia nelle sue ricerche storiche che di storia dell’arte, raccontando anche le vicende dei suoi proprietari. Abbiamo voluto insistere molto sulla storia dell’Ècole che sarà l’oggetto di un percorso espositivo. La mostra fotografica di Yves Jeanmougin illustrerà come Palazzo Farnese non rappresenti solo uno scrigno di bellezza, ma un luogo dove la gente lavora e che ha accolto i mestieri più ordinari accanto alle grandi negoziazioni”.

Così, accanto alla mostra Vivere il Farnese, di Yves Jeanmougin, il fotografo che dal 2021 al 2023 ha immerso il suo sguardo nella vita quotidiana del palazzo, catturando il lavoro discreto dei suoi occupanti, la sede dell’École accoglierà un video dedicato alla storia dell’Istituzione, ma anche tavole rotonde, e poi approfondimenti sui cantieri archeologici dalle origini a oggi. Per l’occasione sarà ricostruita virtualmente la Biblioteca Farnese con schermi che permetteranno di sfogliare i manoscritti. Si discuterà su come si coniassero le monete nell’antichità e, gustando un concerto, ci si confronterà sugli scambi musicali tra Italia e Francia tra il 1860 e il 1870. Grazie alla realtà virtuale, Portus, il più grande porto romano, si mostrerà ai visitatori, mentre il percorso espositivo Una vocazione italiana e mediterranea: l’École française de Rome (1875-2025) ripercorrerà i legami tra l'École française de Rome e il suo paese ospitante, nonché le grandi tappe della sua evoluzione.
Incontri e dibattiti vedranno coinvolti studiosi e ricercatori, mentre i più piccoli saranno invitati, con l’aiuto di un libretto, ad un’esplorazione divertente delle sale del secondo piano.