Naturofanie Plastiche

Sculture di Valerio Righini

 

Dal 23 Gennaio 2018 al 06 Marzo 2018

Milano

Luogo: Studio Museo Francesco Messina

Indirizzo: via San Sisto 4/a

Orari: da martedì a domenica ore 10-18

Curatori: Sarah Boglino

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: 39 02 336.023.51

E-Mail info: info@fondazionemessina.it

Sito ufficiale: http://www.fondazionemessina.it



Il 23 gennaio alle 18 allo Studio Museo Francesco Messina di via San Sisto si inaugura il ciclo di mostre "Naturofanie Plastiche" che farà da cornice alla scultura di Leonardo Nava, attualmente in allestimento.

In programma da gennaio ad aprile, il ciclo propone un dialogo intergenerazionale fra gli artisti, offrendo nuovi spunti di riflessione sul tema natura-scultura. Il naturalismo, che trovava espressione nella figura umana con Francesco Messina, negli ultimi cinquant’anni approda a nuovi esiti figurativi mediante la ricerca incentrata sulla materia condotta dagli artisti delle nuove generazioni.
Il giovane scultore Leonardo Nava ha da pochi giorni aperto il cantiere per la costruzione della monumentale (per dimensioni) opera “Radicamenti” sulla facciata dell’ex Chiesa di San Sisto, ora sede del Museo. I racemi dell’installazione site-specific si approprieranno dello spazio architettonico penetrando all’interno del Museo dove la riflessione sulla natura è affrontata dal ciclo espositivo composto dalle tre mostre in cui i lavori dei maestri Valerio Righini e Vincenzo Balena ne rappresentano altrettanti archetipi. La presenza di scultori di diverse generazioni sottolinea in primis la continuità di questa ricerca che trova nel lavoro della giovane Alessandra Serra uno sviluppo possibile.
La prima mostra, dedicata a Valerio Righini, dal 23 gennaio al 4 febbraio 2018 presenta opere dal forte impatto visivo e poetico: al piano terra la “Vigna bronzea”, dove su esili pali lignei provenienti da filari di vigneti valtellinesi si innestano sculture apicali, risultanti dalla rielaborazione di materiali metallici di recupero; al piano inferiore l’ ”Elmo”, un esoscheletro ferreo che si propone come elemento di salvaguardia e protezione della fragilità del corpo esposto nei secoli agli orrori della storia. L’elmo intende proteggere sia la testa del guerriero sia il pensiero e gli ideali di cui si nutre la sua azione. L’artista ha qui spinto, portandola all’estrema rappresentazione, la riflessione sul corpo dell’umano, di cui Messina è stato uno dei principali interpreti del XX secolo.
Nella seconda mostra, dal 7 al 18 febbraio, Alessandra Serra, propone l’installazione de “Il Giardino degli Spiriti” composta da una serie di elementi fossili realizzati in ceramica che conservano le tracce del fuoco, metafora della scultura e del tempo che cambia l’essenza delle cose. Accanto a questa opera prima dell’artista, il suo universo visivo è presentato attraverso una serie di disegni su carta. La mostra si fonda sul recupero della dimensione rituale del gesto artistico, mettendo quindi in luce l’aspetto immateriale, l’energia vitale indicibile che pervade l’opera d’arte.Energia che la collega al grande lavoro di Nava che si erge in facciata, un fascio di rami che si misura con una architettura monumentale e che pretende di possederla in un ribaltamento di scala in cui la scultura contiene l’architettura.
La terza esposizione, consacrata a Vincenzo Balena, dal 20 febbraio al 4 marzo 2018, ripercorre le principali tappe della produzione artistica dello scultore offrendo al pubblico una rigorosa selezione di opere storiche e lavori inediti recenti. Al piano terra la poetica della natura scolpita trova forma in alcune opere tra cui l’evocazione dell’albero, alto tre metri silente e spoglio come la natura morta di Nava; parallelamente, i ritratti femminili in bronzo, appartenenti alla serie “Antiqua Terra Mater”, instaurano un dialogo con i ritratti maschili di Francesco Messina, sulla base della comune indagine incentrata sulla figura umana. Al piano inferiore, alcune “Pagine” inedite indicheranno il nuovo percorso di ricerca dell’artista.
La scelta di esporre le opere di Valerio Righini e di Vincenzo Balena nasce anche dall’occasione di rendere omaggio al loro lavoro che nel 2018 vede per entrambi i Maestri la ricorrenza del cinquantesimo anniversario della loro attività artistica.
Il Museo Messina si propone quindi di essere laboratorio per i giovani maestri della scultura e, anche, di essere capace di ascoltare le istanze dei maestri che ancora oggi hanno argomenti e ricerche capaci di attirare l’attenzione dei più giovani con percorsi e tracciati su cui muovere i primi passi.Elemento comune a tutti è la relazione con il Naturalismo che Messina esprime nella forma, nella patina e nella cromia dei suoi ritratti e che le attuali ricerche della scultura contemporanea hanno ricondotto all’origine incentrandosi sulla Natura.
Nel corso delle mostre sono previsti incontri con poeti e musicisti. I primi tre appuntamenti in calendario, dalle 18 alle 20, sono moderati da Simone Zecca: - mercoledì 24 gennaio Giorgio Luzzi- martedì 30 gennaio Angelo Fiocchi- giovedì 1 febbraio Gilberto Isella
- mercoledì 28 febbraio, durante la mostra di Vincenzo Balena, serata con il coro Gospel diretto dal M° Carlo Rinaldi e la pianista Maddalena Zeiro.

23 gennaio – 6 marzo 2018: Leonardo Nava
23 gennaio – 4 febbraio 2018: Valerio Righini

7 febbraio – 18 febbraio 2018: Alessandra Serra

20 febbraio – 6 marzo 2018: Vincenzo Balena 

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