Fino al 21 gennaio 2017

Marras: vent'anni di ricerca alla Triennale

Ritratto di Antonio Marras. Ph. Daniela Zedda, courtesy of Triennale di Milano
 

Ludovica Sanfelice

26/10/2016

Milano - Nulla dies sine linea. Il pittore Apelle non lasciava trascorrere giorno senza esercitare il suo pennello, raccontava Plinio il Vecchio. Solo così poteva realizzarsi il progresso, solo così si poteva aspirare alla perfezione.

Attratti dalla celebre locuzione, stancamente offerta dal vecchio professore di latino al Liceo con la speranza di ispirarci costanza e dedizione, ci dirigiamo alla Triennale di Milano, dove nella Curva che ruota attorno al piano terra, una mostra curata da Francesca Alfano Miglietti ha rispolverato l'antica frase per descrivere la mostra dal respiro antologico dedicata agli ultimi vent'anni di attività dello stilista designer Antonio Marras.

Nasce così un allestimento museale plasmato sul percorso visivo di un artista singolare che attraverso i segni ha provocato e sedotto ricorrendo alla contaminazione continua.
Asola e bottone di un universo teso tra i lembi di linguaggi diversi, di tecniche diverse, di materie diverse, Marras è pura potenza creativa come raccontano i suoi disegni, i collage, le pitture, le installazioni, le sculture, le cornici intessute, frammenti di viaggi e memorie riversati sulle pagine di quaderni e diari, fantasie appese come vecchi abiti non disegnati da lui.

Sembrerà di entrare nel suo atelier, tra cose accumulate nel tempo, come se Marras avesse segretamente abitato questo braccio di Triennale nell'ultimo ventennio. Un'alchimia che lancia la sua mostra tra gli eventi più raccomandati della stagione.


Per approfondimenti:
Triennale d'autunno 
Guida d'arte di Milano 

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