Mostre, monumenti, scavi e giardini

Napoli e i suoi dintorni in primavera

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo: Soprintendenza Speciale per Pompei Ercolano e Stabia | Pittura di giardino Affresco, alt. cm 200; largh. cm 275 30-35 d.C. Da Pompei, Casa del Bracciale d’Oro
 

Ludovica Sanfelice

16/03/2016

Napoli - Nel weekend di Pasqua e più in generale con l’arrivo della Primavera è sempre una buona idea volgere lo sguardo verso il sud d’Italia, dove la storia, l’arte e la buona cucina profumano di mare.
Napoli costituisce una destinazione d’eccellenza e anche un giro nei dintorni può arricchire l’itinerario ideale di chi ha voglia di stare all’aperto e godersi il risveglio della natura. Ecco qualche suggerimento per trascorrere qualche giorni immersi nella bellezza.
 
Cosa vedere a Napoli: proposte culturale
Approfittando della coincidenza con le Giornate FAI di Primavera, il 19 e il 20 marzo, gli iscritti potranno visitare i sotterranei della Certosa di San Martino o accedere al complesso dei Girolamini di Napoli e alla sua magnifica biblioteca che promette di trasformare presto il programma di progressiva riapertura al pubblico in un appuntamento mensile.

Più in generale chi visita Napoli non dovrebbe lasciarsi sfuggire l'occasione di ammirare la Cappella Sansevero, un gioiello barocco carico di mistero e di alchimia dove è custodito il celebre Cristo velato che non smette di stupire chi l'ammira con il singolare virtuosismo del suo tessuto di marmo.
L'anima dei visitatori pagani solleticata a Sansevero potrà saziarsi estendendo la visita alla Napoli sotterranea e nel Cimitero delle Fontanelle dove per trovare protezione basterà adottare una capuzzella, o più volgarmente i resti del cranio di una vittima di peste o colera.

Riemergere all'aria aperta sarà due volte più bello nelle giornate fresche e assolate di marzo e di aprile quando una passeggiata per Spaccanapoli e una visita al Castel dell'Ovo con la sua vista sul Golfo non dovrebbe negarsele nessuno. E se una pioggerella primaverile e capricciosa dovesse disturbare i vostri programmi il consiglio è di aggirarla andando alla scoperta della vivacissima realtà del Museo MADRE o passando attraverso le sale del Museo di Capodimonte, reggia borbonica che custodisce tra le altre cose la collezione Farnese con opere di Tiziano, Masaccio, Botticelli, Raffaello, Guido Reni, Brueghel il Vecchio, Andrea del Sarto e che all'uscita vi regalerà dal suo parco un panorama mozzafiato che gli abitanti chiamano "la veduta di Napoli".

Dall'Archeologico di Napoli ai nuovi itinerari di Pompei
Se avete intenzione di fare una gita, tutte le strade vi condurranno a Pompei. Soprattutto in un momento particolarmente felice per il sito a lungo tacciato di incuria e sciatteria e adesso profondamente impegnato a riprendersi i titoli che gli spettano anche attraverso progetti espositivi di ampio respiro. Fino al 15 giugno, presso gli Scavi, e fino al 30 settembre nelle sale del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), ad esempio, saranno in mostra nature morte, affreschi, fontane, argenti, gioielli, statue e terrecotte che collegano le istituzioni attraverso la mostra “Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei”. Particolarmente suggestivo sarà proprio l’allestimento nel sito archeologico alle pendici del Vesuvio, dove a fare da quinta ai reperti sarà un percorso nel verde e tra le domus appena restaurate e restituite alle visite: la Praedia di Giulia Felice, che era una vera e propria stazione, la Casa di Loreio Tiburtino, la Casa della Venere in Conchiglia, la Casa di Marco Lucrezio Stabia e la Casa del Frutteto. Tutte recuperate nell’ambito del Grande Progetto Pompei ai cui si deve lo splendore ritrovato dei magnifici affreschi, dai mosaici e dai giardini.

Dal 16 aprile, inoltre, in occasione della mostra diffusa "Il Nilo a Pompei", agli Scavi saranno recapitate statue egizie originali di grandi dimensioni che godranno di uno speciale allestimento nella Palestra Grande, a contatto con le numerose testimonianze della curiosità con cui gli antichi romani osservavano le altre civiltà affacciate sul Mediterraneo. Un percorso egizio arricchirà quindi il bouquet delle visite a partire dal Tempio di Iside, dove troverà collocazione un intervento multimediale di realtà immersiva, e tra le tante domus che conservano decorazioni egittizzanti, proprio come quella di Loreio Tiburtino.

I giardini di Ischia
A chi non riuscirà a resistere al canto del Golfo e vorrà concedersi un giro tra le isole consigliamo una visita ai Giardini La Mortella di Ischia aperti da aprile a ottobre. Un paradiso vegetale situato sul promontorio di Zaro e creato e curato con amore a partire dal 1958 da Lady Susanna Walton, moglie del compositore inglese Sir William Walton, con i preziosi consigli del paesaggista Russell Page.


Consulta anche: 
Guida d'arte di Napoli

COMMENTI