Elena Salvaneschi. Da Torino a Firenze
Dal 26 Gennaio 2015 al 10 Marzo 2015
Firenze
Luogo: Lyceum Club Internazionale
Indirizzo: via degli Alfani 48
Enti promotori:
- Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 055 2478264
E-Mail info: info@lyceumclubfirenze.net
Sito ufficiale: http://www.lyceumclubfirenze.net
Lunedì 26 gennaio alle ore 17.30 si inaugura un progetto dedicato alle «Artiste del Novecento al Lyceum» con l’apertura della mostra dedicata a Elena Salvaneschi (Pavia 1900-Firenze 1961), pittrice che si era formata a Torino nella «Scuola Libera di Pittura» di Felice Casorati.
La Salvaneschi fa così ritorno, circa 80 anni dopo, al Lyceum fiorentino di cui fece parte, anche svolgendone il ruolo di presidente della Sezione Arte, vi espose nel 1934 e organizzò personali e collettive di grande rilievo.
Nella mostra che si apre lunedì prossimo sono esposte 15 opere che documentano i vari aspetti della sua produzione: i ritratti, i nudi, le nature morte e i paesaggi. La curatrice della mostra, Chiara Toti, che ha contribuito a rivalutare l’opera di Elena Salvaneschi anche con una mostra di una decina di anni fa e che è autrice di un ampio saggio nel catalogo edito da Polistampa, terrà una conferenza introduttiva intitolata “La scuola di via Galliari: le donne pittrici intorno a Casorati”.
Un raggio di luce. L'opera del pianistica di Alexander von Zemlinsky
Alle ore 20.30, il pianista Emanuele Torquati e il musicologo Gregorio Moppi presenteranno la figura e l'opera pianistica di Alexander von Zemlinsky (1871-1942), una "Grenznatur" delle più interessanti della Vienna fra Otto e Novecento. La sua musica risente del grande fascino di quel clima artistico, che annovera Zemlinsky fra i suoi protagonisti più sensibili, con amici e sodali quali Arnold Schönberg, Gustav Mahler, Alban Berg.
Emanuele Torquati, raffinato interprete del repertorio novecentesco, reduce dall'incisione dell'opera pianistica di Zemlinsky, presenterà insieme a Gregorio Moppi alcune pagine suggestive della produzione di questo autore, dal primo numero d'opera dei Ländliche Tänze op. 1 (del 1891) alle Fantasien über Gedichte von Richard Dehmel op. 9 (1898), passando per le Balladen (del 1892-1893) e l' Albumblatt - Erinnerungen aus Wien (1895).
Il concerto, in collaborazione con Dischi La Fenice, è a ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili (i posti riservati sono per i Soci del Lyceum e i loro invitati).
E' gradito, da parte dei NON-Soci, un contributo libero che ritengano adeguato per la partecipazione agli eventi.
L’esposizione sarà visitabile negli orari di apertura del Lyceum in occasione dei suoi appuntamenti.
La Salvaneschi fa così ritorno, circa 80 anni dopo, al Lyceum fiorentino di cui fece parte, anche svolgendone il ruolo di presidente della Sezione Arte, vi espose nel 1934 e organizzò personali e collettive di grande rilievo.
Nella mostra che si apre lunedì prossimo sono esposte 15 opere che documentano i vari aspetti della sua produzione: i ritratti, i nudi, le nature morte e i paesaggi. La curatrice della mostra, Chiara Toti, che ha contribuito a rivalutare l’opera di Elena Salvaneschi anche con una mostra di una decina di anni fa e che è autrice di un ampio saggio nel catalogo edito da Polistampa, terrà una conferenza introduttiva intitolata “La scuola di via Galliari: le donne pittrici intorno a Casorati”.
Un raggio di luce. L'opera del pianistica di Alexander von Zemlinsky
Alle ore 20.30, il pianista Emanuele Torquati e il musicologo Gregorio Moppi presenteranno la figura e l'opera pianistica di Alexander von Zemlinsky (1871-1942), una "Grenznatur" delle più interessanti della Vienna fra Otto e Novecento. La sua musica risente del grande fascino di quel clima artistico, che annovera Zemlinsky fra i suoi protagonisti più sensibili, con amici e sodali quali Arnold Schönberg, Gustav Mahler, Alban Berg.
Emanuele Torquati, raffinato interprete del repertorio novecentesco, reduce dall'incisione dell'opera pianistica di Zemlinsky, presenterà insieme a Gregorio Moppi alcune pagine suggestive della produzione di questo autore, dal primo numero d'opera dei Ländliche Tänze op. 1 (del 1891) alle Fantasien über Gedichte von Richard Dehmel op. 9 (1898), passando per le Balladen (del 1892-1893) e l' Albumblatt - Erinnerungen aus Wien (1895).
Il concerto, in collaborazione con Dischi La Fenice, è a ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili (i posti riservati sono per i Soci del Lyceum e i loro invitati).
E' gradito, da parte dei NON-Soci, un contributo libero che ritengano adeguato per la partecipazione agli eventi.
L’esposizione sarà visitabile negli orari di apertura del Lyceum in occasione dei suoi appuntamenti.
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