Il retro del manifesto/ Danh Vo. Chung ga opla

Il retro del manifesto/ Danh Vo. Chung ga opla

 

Dal 11 Gennaio 2013 al 10 Febbraio 2013

Roma

Luogo: Accademia di Francia - Villa Medici

Indirizzo: viale Trinita' dei Monti 1

Orari: da martedì a domenica 10.45-13/ 14-19

Curatori: Alessandro Rabottini

Costo del biglietto: intero € 6, ridotto € 4.50, under 25 € 3

Telefono per informazioni: +39 348 7460312/ 335 5380932

E-Mail info: martinotti@lagenziarisorse.it

Sito ufficiale: http://www.villamedici.it/it


Il retro del manifesto 

Artisti: Philippe Adam, Pascale Monnin, Katinka Bock, Laurent Montaron, Alessandro Bosetti, James Noel, Ulla von Brandenburg, Camila Oliveira Fairelough, Juan Pablo Carreno, Eric Pagliano, Clement Cogitore, Hugo Pernet, Helene Frederick, Manon Recordon
Jan Kopp, Sebastien Roux, Fanette Mellier, Olivier Vadrot, Camille Michel, Emmanuel Van der Meulen 

Il retro del manifesto è una mostra collettiva organizzata nel quadro delle manifestazioni Teatro delle Esposizioni #3, curate da Alessandro Rabottini. La mostra si svolgerà parallelamente alla personale dell'artista vietnamita Danh Vo dall'11 gennaio sino al 3 febbraio 2013. 

Il retro del manifesto raccoglie lavori e ricerche in corso realizzati dai borsisti dell'Accademia di Francia nell'ambito del Teatro delle Esposizioni #3. Gli stessi borsisti inviteranno altri artisti e musicisti a essere parte integrante di questa grande mostra collettiva. 

Il titolo della mostra vuole significare l'incursione dietro "l'affiche", il manifesto, ovvero il gesto che permette all'occhio dello spettatore di andare oltre la superficie, ancor prima che oggetti, parole e cose si palesino. 

Danh Vo. Chung ga opla 

La mostra personale di Danh Vo –Chung ga opla in programma a Villa Medici dal 11 gennaio al 10 febbraio 2013 – costituisce la seconda tappa del percorso espositivo a cura di Alessandro Rabottini incentrato sul tema dell’Accademia. 

Nato a Saigon, nel 1975, Danh Vo si è imposto in pochi anni come una delle voci più singolari nel panorama artistico internazionale in virtù del linguaggio con cui tratta i grandi temi della storia – come il colonialismo, l’imperialismo economico e culturale, il rapporto tra Occidente e Oriente e la guerra – da un punto di vista del tutto personale. 

Il suo lavoro fonde l’autobiografia con le grandi narrazioni, facendo collassare la divisione tra Storia e storie, tra la dimensione del vissuto individuale e l’orizzonte degli eventi mondiali. In occasione della mostra a Villa Medici Danh Vo ha realizzato una serie di interventi in collaborazione con i suoi familiari. 

All’età di quattro anni Danh Vo, insieme alla sua famiglia, lascia il Vietnam alla volta della Danimarca, al termine di una successione di eventi storici che hanno coinvolto tanto il suo Paese di origine quanto le precedenti generazioni della sua famiglia. L’esperienza della guerra, la divisione del Paese, la conquista francese e la conversione al cattolicesimo… questi e altri traumi collettivi entrano nel lavoro di Danh Vo in una costante fusione di passato e presente, di violenza e di poesia, di distruzione e di trasformazione. 

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