Il progetto culturale curato dal Mibact

Itinerari Giotteschi: modelli di valorizzazione per il museo diffuso

 

Ludovica Sanfelice

16/10/2015

Dietro l’hastag #GiottoItalia si schiude un progetto culturale curato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del e sviluppato nell’ambito di Expo 2015 attraverso un programma unitario articolato in una mostra - quella in corso nelle sale di Palazzo Reale a Milano, e aperta fino al 10 gennaio 2016 - e in sei “Itinerari nei luoghi di Giotto”, legati insieme da un catalogo, una guida sugli Itinerari, e l’offerta gratuita in rete al pubblico di un ArtPlanner per fruire secondo una formula innovativa tutta questa proposta.

Lavorando sul concetto di "museo diffuso", che in Italia si dirama in una rete di beni culturali unica al mondo per ricchezza e distribuzione sull’intero territorio, è stato concepito un modello di valorizzazione studiato per rispondere più correttamente ad una gigantesca domanda di fruizione finora concentrata su pochi grandi attrattori sottoposti ad eccessiva pressione e poco indicativi della reale pluralità culturale costruita attraverso i secoli in Italia.

Il Progetto Giotto mira quindi ad invertire questa tendenza, dando voce e risalto alla diversità che caratterizza il nostro tesoro e sviluppare più equamente le risorse del territorio.

I “Luoghi di Giotto” costituiscono una proposta di visita capace di ripercorrere le tappe della carriera artistica del maestro e del formarsi di un nuovo “linguaggio” nell’arte figurativa partendo da Milano e passando per Padova, Bologna, Rimini, Assisi, Perugia, Firenze e Napoli.

Sei itinerari artistici regionali organizzati in 34 tappe guideranno dunque il pubblico nella visita di tutto ciò che nella penisola è conservato di Giotto e dei pittori che gli furono accanto e si conformarono al suo modello.

Per guidare l’utente alla scoperta della produzione, CoopCulture ha messo a disposizione dei Poli Museali Regionali coinvolti ArtPlanner, una innovativa piattaforma interattiva multicanale che permetterà di modulare e personalizzare gli itinerari sulla base delle proprie preferenze e disponibilità di viaggio. La piattaforma troverà un riflesso anche sul territorio grazie ad una segnaletica riconoscibile, collocata in corrispondenza delle opere, a conferire al progetto una connotazione unitaria, tanto digitale quanto fisica.

Gli Itinerari, curati dai Poli museali delle regioni interessate, si riferiscono a sei luoghi

Lombardia
Milano: Chiesa di San Gottardo in corte, Abbazia Cistercense di Chiaravalle, San Giuliano Milanese, Abbazia Umiliata di Viboldone;

Veneto
Padova: Cappella degli Scrovegni, Musei Civici agli Eremitani, Palazzo della Ragione, Basilica di Sant’Antonio, Oratorio di San Giorgio, Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo (Eremitani), Battistero della Cattedrale, Reggia Carrarese, Oratorio di San Michele;

Emilia Romagna
Bologna: Pinacoteca Nazionale;
Rimini: Tempio Malatestiano, Museo della città;

Umbria
Assisi: Basilica Superiore di San Francesco, Basilica Inferiore di San Francesco;
Perugia: Galleria Nazionale dell’Umbria;

Toscana
Firenze: Chiesa di Santa Maria Novella, Galleria degli Uffizi, Chiesa di Santa Croce, Museo dell’Opera di Santa Croce, Museo della Fondazione Horne, Campanile di Santa Maria del Fiore, Chiesa di Ognissanti, Chiesa di San Felice in piazza, Chiesa di Santa
Maria a Ricorboli, Museo Nazionale del Bargello;
Settignano: Villa “I Tatti”;

Campania
Napoli: Basilica di Santa Chiara, Cappella Palatina in Castel Nuovo (Maschio Angioino), Chiesa di San Domenico Maggiore, Chiesa di Santa Maria Donnaregina Vecchia, Chiesa di San Lorenzo Maggiore, Chiesa dell’Incoronata;
Teano: Cattedrale di San Clemente

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