Margareta David. Il sentimento del colore
Dal 30 Ottobre 2021 al 13 Novembre 2021
Genova
Luogo: SATURA Palazzo Stella
Indirizzo: Piazza Stella 5/1
Orari: dal martedì al venerdì ore 9:30–13:00 / 15:00–19:00; sabato ore 15:00–19:00
Curatori: Mario Napoli
Telefono per informazioni: +39 010 2468284
E-Mail info: info@satura.it
Sito ufficiale: http://www.satura.it
Sabato 30 ottobre 2021 a partire dalle ore 16:00, si apre, nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra personale di Margareta David “Il sentimento del colore” a cura di Mario Napoli.
C'è lei in quella sottile inconsapevolezza, in quel rapido accavallarsi di colori. C'è la sua forza, l'anima di un'azione consenziente nel cercare costantemente un contatto fisico vivo, e potente, con la pittura. E c'è la scelta di essere “non conforme”, fuori dai soliti giri, canoni, regole ed etichette. Margareta David è senza filtri nel dedicarsi per scelta ad un linguaggio pittorico d'impatto, ma che non nasce esclusivamente per richiamare sguardi disattenti. David è di più, artista nella misura più reale del termine, sperimentatrice possibilista per una pittura addestrata a superare ogni confine, oltre lo sviluppo di una poetica in cui visione formale e informale si compensano, si scambiano e rincorrono costantemente.
Ogni pezzo è una storia, una progressione mentale, nucleo sviluppato da David come un unico e organico sistema di vasi comunicanti. È una tela a cui collegata c'è un'artista, la personalità determinante di una donna emotivamente impegnata. E sulla tela David si palesa più che metaforicamente, nel suo ruolo che le impone di far valere prepotentemente la gestualità di chi è cresciuta a pane ed espressionismo.
Un espressionismo aggrappato con unghie e denti al sentimento, dove la ripartizione cromatica è congiunta senza mediazioni al coinvolgimento dell'artista; in una pittura condizionata psicologicamente, dove ogni sprazzo di raziocinio è lanciato sulla linea dell'effetto fisico. Quello di David è uno status di ricerca sulla percezione visiva in cui non esiste gestualità rappresa, quanto invece un dinamismo infinito ed epurato da qualsiasi logica assimilabile ai criteri limitanti della spazialità.
Se non fosse presente qui e ora, in un dialogo visuale con Aurora Martin, sua ospite d’eccezione in questa personale; se non si sporcasse le mani entrando animosa dentro ogni suo lavoro, David probabilmente si sentirebbe in difetto. Non sarebbe più lei, e di conseguenza ciò ridurrebbe la sua pittura un processo totalmente vacuo. (Testo critico a cura di Andrea Rossetti)
L’apertura si svolgerà in accordo con tutte le normative vigenti per garantire la massima sicurezza dei visitatori. Si informa che a partire dal 6 agosto, in ottemperanza all'ultimo decreto legge per il contenimento dell'emergenza Covid-19, è necessario esibire il GREEN PASS.
C'è lei in quella sottile inconsapevolezza, in quel rapido accavallarsi di colori. C'è la sua forza, l'anima di un'azione consenziente nel cercare costantemente un contatto fisico vivo, e potente, con la pittura. E c'è la scelta di essere “non conforme”, fuori dai soliti giri, canoni, regole ed etichette. Margareta David è senza filtri nel dedicarsi per scelta ad un linguaggio pittorico d'impatto, ma che non nasce esclusivamente per richiamare sguardi disattenti. David è di più, artista nella misura più reale del termine, sperimentatrice possibilista per una pittura addestrata a superare ogni confine, oltre lo sviluppo di una poetica in cui visione formale e informale si compensano, si scambiano e rincorrono costantemente.
Ogni pezzo è una storia, una progressione mentale, nucleo sviluppato da David come un unico e organico sistema di vasi comunicanti. È una tela a cui collegata c'è un'artista, la personalità determinante di una donna emotivamente impegnata. E sulla tela David si palesa più che metaforicamente, nel suo ruolo che le impone di far valere prepotentemente la gestualità di chi è cresciuta a pane ed espressionismo.
Un espressionismo aggrappato con unghie e denti al sentimento, dove la ripartizione cromatica è congiunta senza mediazioni al coinvolgimento dell'artista; in una pittura condizionata psicologicamente, dove ogni sprazzo di raziocinio è lanciato sulla linea dell'effetto fisico. Quello di David è uno status di ricerca sulla percezione visiva in cui non esiste gestualità rappresa, quanto invece un dinamismo infinito ed epurato da qualsiasi logica assimilabile ai criteri limitanti della spazialità.
Se non fosse presente qui e ora, in un dialogo visuale con Aurora Martin, sua ospite d’eccezione in questa personale; se non si sporcasse le mani entrando animosa dentro ogni suo lavoro, David probabilmente si sentirebbe in difetto. Non sarebbe più lei, e di conseguenza ciò ridurrebbe la sua pittura un processo totalmente vacuo. (Testo critico a cura di Andrea Rossetti)
L’apertura si svolgerà in accordo con tutte le normative vigenti per garantire la massima sicurezza dei visitatori. Si informa che a partire dal 6 agosto, in ottemperanza all'ultimo decreto legge per il contenimento dell'emergenza Covid-19, è necessario esibire il GREEN PASS.
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