Creature fantastiche ed altre meraviglie

Creature fantastiche ed altre meraviglie, Firenze

 

Dal 13 Gennaio 2016 al 25 Gennaio 2016

Firenze

Luogo: Simultanea Spazi d'Arte

Indirizzo: via San Zanobi 45

Orari: dal lunedì al venerdì 16-19

Curatori: Daniela Pronestì, Roberta Fiorini

Costo del biglietto: ingresso gratuito

E-Mail info: simultaneaspazidarte@gmail.com



«Ignoriamo il senso del drago, come ignoriamo il senso dell’universo, ma c’è qualcosa nella sua immagine che si accorda con l’immaginazione degli uomini, e così il drago appare in epoche e a latitudini diverse».
(Jorge Luis Borges, Il libro degli esseri immaginari)

L’intento del progetto espositivo ideato da Simultanea Spazi d’Arte, realtà curatoriale fiorentina diretta dalle critiche e storiche dell’arte Roberta Fiorini e Daniela Pronestì, è partire dal libro di Borges - Il libro degli esseri immaginari - per offrire agli artisti una traccia sui cui lavorare. L’invito è quindi a scatenare l’immaginazione traendo spunto da Borges, per chi lo vorrà, oppure proporre nuove incredibili creature fantastiche, forse più vicine alla nostra sensibilità, ai nuovi “miti” del nostro tempo, e in ogni caso espressione del potere illimitato della fantasia. 

Il Pesce dei Terremoti, il Golem, la Fenice, l’Idra di Lerna, l’Anfibena, Chirone, Cerbero: queste ed altre figure nate dal mito o dalla fantasia popolano una delle opere più affascinanti di Jorge Luis Borges, ovvero “Il libro degli essere immaginari”. Un’opera tanto complessa nei riferimenti culturali che sottende - dal mito alla leggenda, dalla letteratura fantastica agli antichi bestiari - quanto appassionante per chi vuole immergersi in un mondo che indaga le tante sfaccettature del meraviglioso. Un tema a cui lo scrittore argentino si è dedicato come saggista, scrivendo racconti gotici e novelle di un realismo del tutto improbabile. Il libro degli esseri immaginari si colloca nell’ambito della sua produzione come un ampliamento del precedente Manuale di zoologia fantastica, e si presenta come un catalogo ragionato sulle creature fantastiche appartenenti a culture differenti. Questo libro è il risultato di un attento studio comparato che mette in rapporto fonti diverse per arrivare a scoprire che, al di là del luogo, del tempo e quindi del contesto culturale in cui il fantastico si è manifestato, esistono sottili e seducenti affinità tra le figure che popolano o hanno popolato l’immaginario delle diverse civiltà. E’ il caso, ad esempio, del Pesce dei Terremoti, un’anguilla lunga settecento miglia che porta il Giappone sul dorso e che, secondo Borges, è analogo al Bahamut delle tradizioni arabe e al Midgardsorm dell’Edda. Il filo rosso che unisce queste “creature” è la comune radice mitica, che le colloca in una dimensione insieme temporale e atemporale, in un passato così lontano e primordiale che, non potendo essere “datato”, è sempre valido, tanto da riunire in sé anche presente e futuro. Ed è questa “eternità e universalità” dell’immaginario mitologico - fantastico a determinarne il fascino e la capacità di parlare all’essere umano di ogni latitudine ed epoca. Nel Libro degli esseri immaginari, Borges mette insieme favola, mito e religione, dando vita ad un racconto immaginifico, in cui non manca una buona dose di umorismo, come quando scrive che Cerbero ha tre teste “per maggiore comodità delle arti plastiche”. 

Come scrive Bruno Munari: «La fantasia è libera di pensare qualunque cosa, anche la più assurda, incredibile, impossibile». E allora basta parole…spazio alla fantasia!!!






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