I fregi fotografati saranno esposti fino a settembre
La Colonna Traiana "srotolata" e leggibile
I fregi "srotolati" della Colonna Traiana (Foto Agenzia Dire)
E. Bramati
01/07/2014
Roma - Fino alla fine di settembre i cittadini e i turisti che visiteranno piazza Foro Traiano saranno accolti da una sorpresa.
La famosa Colonna Traiana, il monumento che celebra i momenti salienti delle conquiste della Dacia ad opera dell'omonimo imperatore, è stata "srotolata" ed esposta in orizzontale.
I fregi, risalenti al 113 d.C. e un tempo abbelliti da pitture policrome, sono stati fotografati e fedelmente riportati su due teli in pvc di 80 metri ciascuno, disposti parallelamente in modo da consentirne una lettura lineare, come se fossero delle "strip".
Nella collocazione originale, invece, essi avvolgono il fusto secondo un andamento spiraliforme che procede dal basso verso l'alto, rendendo la consultazione delle scene piuttosto complessa.
Il progetto ha impiegato risorse per 43 mila euro ed è stato ideato dall’Università di Firenze in collaborazione con la Soprintendenza capitolina. Grazie ad esso, è stato possibile offrire al pubblico un modo più semplice ed efficace per ammirare questa pietra miliare dell'arte romana, che all'epoca della sua realizzazione segnò una vera e propria svolta stilistica.
La famosa Colonna Traiana, il monumento che celebra i momenti salienti delle conquiste della Dacia ad opera dell'omonimo imperatore, è stata "srotolata" ed esposta in orizzontale.
I fregi, risalenti al 113 d.C. e un tempo abbelliti da pitture policrome, sono stati fotografati e fedelmente riportati su due teli in pvc di 80 metri ciascuno, disposti parallelamente in modo da consentirne una lettura lineare, come se fossero delle "strip".
Nella collocazione originale, invece, essi avvolgono il fusto secondo un andamento spiraliforme che procede dal basso verso l'alto, rendendo la consultazione delle scene piuttosto complessa.
Il progetto ha impiegato risorse per 43 mila euro ed è stato ideato dall’Università di Firenze in collaborazione con la Soprintendenza capitolina. Grazie ad esso, è stato possibile offrire al pubblico un modo più semplice ed efficace per ammirare questa pietra miliare dell'arte romana, che all'epoca della sua realizzazione segnò una vera e propria svolta stilistica.
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