Lo stato dei lavori della Sagrada Familia
 
										
										 
										
										
																		
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																									Sagrada Familia
															
							22/11/2000
							 La domanda che ogni visitatore si pone dopo aver visitato la Sagrada Familia è quando finalmente si potrà vedere la chiesa terminata.
Non è facile rispondere perchè i lavori di costruzione e completamento sono finanziati da oboli dei cittadini, da qualche donazione privata e dai proventi della vendita dei biglietti e dei libri sul tempio, non potendo contare su alcun finanziamento pubblico, nè del Comune nè del Governo.Comunque i lavori proseguono anche se a rilento.L'attuale progetto rimane fedele a quello originale di Gaudì, uno dei pochi salvato dall’incendio che ha devastato la cripta una decina di anni dopo la morte dell’architetto e ora visibile, insieme a molti altri disegni originali e a modelli in scala, nel museo allestito all’interno della chiesa.
Tutta la parte architettonica è seguita da Jordi Bonet, attuale presidente delle Belle Arti di Barcelona e nipote di uno dei collaboratori diretti di Gaudì alla costruzione del tempio.
I lavori prevedono il completamento delle torri della chiesa che devono essere dodici in totale, uno per ogni apostolo. A sovrastare tutti gli altri, ci sarà un pinnacolo altissimo che rappresenterà la figura di Gesù Cristo. Una volta ultimato si dice che sarà la torre più alta esistente in Europa.
Per il momento, si sta procedendo alla copertura della volta della chiesa il cui volume pare sia in grado di contenere la cattedrale di Nôtre-Dame di Parigi. Basta osservare le gigantesche gru al lavoro, per capire che non si tratta di una boutade. Il completamento della copertura è di priorità assoluta, per due motivi: innanzitutto per dare stabilità sia ai vecchi pinnacoli che ai nuovi. Ma soprattutto perché al lato delle fondamenta della chiesa passano le linee della metropolitana. E le vibrazioni cominciano a far sentire i propri effetti sulla facciata incompiuta del ’27.Appunto per questi motivi, per le fondamenta di nuova costruzione si sono impiegati elementi inconcepibili all’epoca gaudiana, come il titanio, ma che serviranno a consolidare tutta la struttura.
Il Tempio alla fine sarà dotato di tre facciate: la prima originale di Gaudì che si affaccia sulla Plaza de Gaudí, su cui si narra la storia della nascita di Gesú. Mentre sulla parte opposta, Josep Maria Subirachs sta ultimando la Facciata della Passione. La terza facciata, che dà su Calle Mallorca, sarà quella principale ma non è stata ancora definitivamente assegnata ad alcun artista. Su di essa verranno scolpite le storie della vita pubblica di Cristo.
La Sagrada Familia sorge in una zona di quel quartiere, l’Eixample, che è stato il frutto della lungimiranza urbanistica dell’ingegnere Ildefonso Cerdá.
Nel corso degli anni, però, tale zona fu intensamente edificata e attualmente attorno al tempio sorgono case ed edifici che non sarebbero dovuti esistere se la chiesa fosse stata ultimata all’epoca gaudiana.
Infatti il progetto originale prevede una gradinata che dalla futura terza facciata scenda verso la Calle Mallorca, che la incroci facendo si che la strada passi al di sotto della gradinata, e che alla fine termini in una grande arteria di intensa viabilità: la Calle Aragón. Per la realizzazione di tale progetto si prevedono espropri ed abbattimenti delle vecchie case sorte all’ombra del sagrado del tempio. Ma per il momento gli abitanti possono dormire tranquilli. Come dice Subirachs, il termine dei lavori e la ristrutturazione della zona la vedranno i nostri nipoti. Forse.						
						
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