Martina Biolo. Ti guardo e ti vedo diverso
Dal 02 Settembre 2023 al 24 Settembre 2023
Seravezza | Lucca
Luogo: Spazio Cappella Marchi
Indirizzo: Via G. Lombardi 38
Orari: dal venerdì alla domenica 17.30-21.00
Curatori: Giorgia Munaron
Costo del biglietto: ingresso libero
Telefono per informazioni: +39 347 3749827
E-Mail info: - info@extradeposito.it
Il 2 settembre alle ore 17.30 presso lo Spazio Cappella Marchi a Seravezza (LU) ci sarà l’opening della mostra di Martina Biolo “Ti guardo e ti vedo diverso” a cura di Giorgia Munaron e sotto la direzione artistica di Lorenzo Belli, dove verrà presentata un’installazione che l’artista ha concepito appositamente per il luogo.
L’immobile della Chiesa della Madonna del Carmine, di proprietà del comune di Seravezza, è gestito da Alkedo aps, la quale ogni anno offre la possibilità di esporre a giovani promesse under 35 del panorama artistico italiano.
Abbandono, decadimento, disinteressamento sono fragili parole ormai pronunciate nel contesto quotidiano per indicare indifferenza, quell’atteggiamento che conduce ad un inesorabile oblio le aree naturalistiche, urbane, sociali e culturali: crude metafore che generano nell’animo umano sentimenti di tormento e sofferenza.
Lo stesso sentimento che viviamo quando visitiamo la settecentesca chiesa, ormai sconsacrata, dove gli stucchi ed i marmi pregiati sono avvolti dalla patina del tempo.
L’allestimento emozionale di Martina Biolo mira a valorizzare la chiesa e celebrare il legame che si crea ed intensifica tra i luoghi e l’essere umano, che osserva e trasforma. L’artista con l’opera “Ti guardo e ti vedo diverso” presenta infatti una fedele riproduzione in scala della chiesa, riflettendo sulla percezione del reale e si contamina con la sua dimensione intima percepita. L’intervento si concretizza grazie all’utilizzo di programmi digitali, lasciando spazio all’atto istintivo, auspicando ad una rinascita architettonica con la realizzazione in ceramica anche di alcune sue parti deteriorate.
Un gesto pesante ed amaro, tuttavia delicato e armonioso, atto a stimolare la coscienza della comunità su quanto sia necessario conservaree preservare beni ed edifici del passato divenuti parte simbolica della nostra coscienza storica e morale.
Biolo ci obbliga dunque ad entrare, ad interfacciarci con il dualismo che nasce dallo splendore del passato e dell’usura del tempo dopo anni di abbandono.
La mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione con Rossetti Group di Rozzano (Milano).
Martina Biolo (Padova 1996) si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. È un’artista che ricerca e concepisce opere scultoree e installazioni che rievocano una dimensione intima e ricordi familiari. La sua ricerca artistica indaga oggetti di uso quotidiano per estrarre storie e vicissitudini che si susseguono nelle nostre vite, focalizzandosi sugli aspetti simbolici, culturali.
Biolo riflette sull'atteggiamento dell'uomo e sull'instabilità del legame che ha con gli oggetti, siano essi momentanei o persistenti, distaccandoli dalla loro quotidianità, elevandoli, dando loro unicità e importanza nella nostra esistenza.
Negli ultimi anni, l'artista ha lavorato su progetti site-specific che coinvolgono piccole comunità di persone e sperimentando direttamente sul territorio, combinando realtà con immaginazione, utilizzando insicurezze, debolezze e precarietà del mondo reale per alimentare la magia della memoria. Le sue installazioni manifestano sensibilità e attenzione verso la spesso faticosa questione della salvaguardia, protezione e conservazione di un passato, molto spesso dimenticato e poco valorizzato dalla collettività. Le sculture e le installazioni di Biolo cristallizzano il tempo e
forniscono gli strumenti necessari per conservare, tutelare e proteggere. Gli oggetti, i luoghi sono testimonianze della società odierna, parlano di trasformazioni, di progresso, di contemporaneità.
Mostre recenti: 2023 - Premio Pittura MAC Lissone, Monza Brianza, Portfolio Quotidiana, Quadriennale di Roma, Palazzo Braschi, Roma; 2022 - Step by Step, piazza de Gasperi, Padova; Circa 7 miliardi di anni, Casa Baldassarri, Bagnacavallo; 2021 - Discontinuo. An Open Studio 4, Barcellona Pozzo di Gotto.
L’immobile della Chiesa della Madonna del Carmine, di proprietà del comune di Seravezza, è gestito da Alkedo aps, la quale ogni anno offre la possibilità di esporre a giovani promesse under 35 del panorama artistico italiano.
Abbandono, decadimento, disinteressamento sono fragili parole ormai pronunciate nel contesto quotidiano per indicare indifferenza, quell’atteggiamento che conduce ad un inesorabile oblio le aree naturalistiche, urbane, sociali e culturali: crude metafore che generano nell’animo umano sentimenti di tormento e sofferenza.
Lo stesso sentimento che viviamo quando visitiamo la settecentesca chiesa, ormai sconsacrata, dove gli stucchi ed i marmi pregiati sono avvolti dalla patina del tempo.
L’allestimento emozionale di Martina Biolo mira a valorizzare la chiesa e celebrare il legame che si crea ed intensifica tra i luoghi e l’essere umano, che osserva e trasforma. L’artista con l’opera “Ti guardo e ti vedo diverso” presenta infatti una fedele riproduzione in scala della chiesa, riflettendo sulla percezione del reale e si contamina con la sua dimensione intima percepita. L’intervento si concretizza grazie all’utilizzo di programmi digitali, lasciando spazio all’atto istintivo, auspicando ad una rinascita architettonica con la realizzazione in ceramica anche di alcune sue parti deteriorate.
Un gesto pesante ed amaro, tuttavia delicato e armonioso, atto a stimolare la coscienza della comunità su quanto sia necessario conservaree preservare beni ed edifici del passato divenuti parte simbolica della nostra coscienza storica e morale.
Biolo ci obbliga dunque ad entrare, ad interfacciarci con il dualismo che nasce dallo splendore del passato e dell’usura del tempo dopo anni di abbandono.
La mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione con Rossetti Group di Rozzano (Milano).
Martina Biolo (Padova 1996) si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. È un’artista che ricerca e concepisce opere scultoree e installazioni che rievocano una dimensione intima e ricordi familiari. La sua ricerca artistica indaga oggetti di uso quotidiano per estrarre storie e vicissitudini che si susseguono nelle nostre vite, focalizzandosi sugli aspetti simbolici, culturali.
Biolo riflette sull'atteggiamento dell'uomo e sull'instabilità del legame che ha con gli oggetti, siano essi momentanei o persistenti, distaccandoli dalla loro quotidianità, elevandoli, dando loro unicità e importanza nella nostra esistenza.
Negli ultimi anni, l'artista ha lavorato su progetti site-specific che coinvolgono piccole comunità di persone e sperimentando direttamente sul territorio, combinando realtà con immaginazione, utilizzando insicurezze, debolezze e precarietà del mondo reale per alimentare la magia della memoria. Le sue installazioni manifestano sensibilità e attenzione verso la spesso faticosa questione della salvaguardia, protezione e conservazione di un passato, molto spesso dimenticato e poco valorizzato dalla collettività. Le sculture e le installazioni di Biolo cristallizzano il tempo e
forniscono gli strumenti necessari per conservare, tutelare e proteggere. Gli oggetti, i luoghi sono testimonianze della società odierna, parlano di trasformazioni, di progresso, di contemporaneità.
Mostre recenti: 2023 - Premio Pittura MAC Lissone, Monza Brianza, Portfolio Quotidiana, Quadriennale di Roma, Palazzo Braschi, Roma; 2022 - Step by Step, piazza de Gasperi, Padova; Circa 7 miliardi di anni, Casa Baldassarri, Bagnacavallo; 2021 - Discontinuo. An Open Studio 4, Barcellona Pozzo di Gotto.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 23 aprile 2024 al 01 settembre 2024
Bergamo | Accademia Carrara
Napoli a Bergamo. Uno sguardo sul ‘600 nella collezione De Vito e in città
-
Dal 26 aprile 2024 al 09 giugno 2024
Reggio nell'Emilia | Sedi varie
FOTOGRAFIA EUROPEA 2024 - LA NATURA AMA NASCONDERSI
-
Dal 23 aprile 2024 al 16 giugno 2024
Roma | Castel Sant’Angelo
Luigi Spina. Interno Pompeiano
-
Dal 20 aprile 2024 al 27 ottobre 2024
Conversano | Castello Conti Acquaviva D'Aragona
CHAGALL. SOGNO D’AMORE
-
Dal 20 aprile 2024 al 29 settembre 2024
Possagno | Museo Gypsotheca Antonio Canova
Canova. Quattro Tempi. Fotografie di Luigi Spina
-
Dal 20 aprile 2024 al 21 luglio 2024
Torino | Mastio della Cittadella
Henri de Toulouse-Lautrec. Il mondo del circo e di Montmartre