La tecnologia e il futuro della ricerca storico artistica

Ferrara, Palazzina Giglioli
 

17/05/2012

Ferrara - Quale sarà il futuro della ricerca storico artistica e, più in generale, della ricerca umanistica, nei prossimi decenni? Sono pronti gli umanisti ad usare gli strumenti digitali che da vari anni alcune istituzioni cercano di mettere a punto per la gestione della ricerca , sotto forma di banche dati e piattaforme elettroniche ? o il panorama delle risorse è ancora troppo frammentario per immaginare un futuro diverso da biblioteche, archivi e strumenti tradizionali? A queste domande cerca di rispondere il seminario internazionale promosso lunedì 21 maggio a Ferrara, dalla Fondazione Ermitage Italia (Museo Statale Ermitage, Comune di Ferrara, Provincia di Ferrara, Regione Emilia-Romagna), in collaborazione con l'Università di Ferrara, il laboratorio Teknehub dell'Università e con il patrocinio della Domenica del Sole24 Ore, avvalendosi della partecipazione di alcuni tra i più autorevoli studiosi che, in diversi paesi del mondo, si sono dedicati a questi problemi, a cominciare da Maximilan Schich del SOMS ETH di Zurigo, una sorta di guru del settore.

Presso la sala conferenze della Fondazione Ermitage Italia dalla ore 10.00 alle 17.00 verranno presentati progetti italiani come Monumenta Rariora, sviluppato dalla Scuola Normale di Pisa o come la piattaforma informatica semplificata messa a punto dal LIDA (Laboratorio Informatico per la Documentazione Storico Artistica) dell'Università di Udine, che consente al singolo studioso di gestire i propri dati, o ancora come il nuovo progetto della Fototeca Zeri per l'interconnessione delle informazioni.

Questi saranno messi a confronto con il lavoro che da anni si svolge all'INHA di Parigi per la conoscenza dei tredicimila dipinti italiani nei musei e nelle chiese francesi presentato da Nathalie Volle o con il progetto Lineamenta e Zuccaro, illustrato da Elizabeth Kieven e Hermann Schlimme direttrice della Bibliotheca Hertziana, che sfrutta nuovissime tecnologie per intrecciare i disegni di architettura italiana con i progetti effettivamente eseguiti e con i dati archivistici e biografici degli artisti.

La tecnologia GIS che consente di animare le mappe storiche - con le sue grandi potenzialità - sarà ricordata grazie a un progetto della National Gallery di Washington che, a partire dai dati sull'Accademia di San Luca a Roma, consente di individuare luoghi e attività degli artisti: a parlarne sarà Peter Lukehart, che giunge dagli Stati Uniti appositamente per l’incontro.

Alla collaborazione fra gli studiosi e alla possibilità di sviluppare dei workshop on line è dedicato anche il progetto del Getty Research Institute e dell'Università di Malaga Digital Mellini, che verrà illustrato da Nuria Rodriguez Ortega dell’università andalusa.

Come scrive Joanna Drucker, una delle più grandi esperte di studi digitali, gli umanisti devono progettarsi il loro futuro in questo campo, poiché si tratta di una responsabilità intellettuale, non di un compito tecnico.


FERRARA, Fondazione Ermitage Italia – Palazzina Giglioli
lunedì 21 maggio dalle ore 10.00 alle 17.00

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