Il Museo del mondo

Kircher
26/02/2004
La mostra "Il museo del mondo", ideata e promossa dall’Ufficio Centrale per i Beni Archivistici, prende in esame la complessa personalità di Athanasius Kircher, poliedrico studioso gesuita del XVII secolo, fondatore del Museo del Collegio Romano nel 1651.
Vengono proposti circa 300 oggetti che rappresentano, pur se parzialmente, l’universo barocco kircheriano fatto di intuizioni geniali e clamorosi errori, entrambi figli di una scienza che in quel periodo, al pari della poesia, ha per fine la "maraviglia", unico motore dell’interesse culturale. Si viene così a contatto con l’indagine a tutto campo di Kircher, comprendente la storia, l’arte, l’anatomia, la musica, le scienze, la matematica, l’astronomia, la vulcanologia, le macchine, tutte sezioni in cui l’esposizione di Palazzo Venezia è divisa. Nel percorrere gli ambienti della mostra il visitatore passeggia per le sale che hanno ospitato papa Paolo II Barbo nel XV secolo fino a Mussolini nel XX.
Tra le sezioni che più delle altre attirano l’attenzione c’è quella delle ricostruzioni delle macchine kircheriane: la lanterna magica su tutte (origine del cinematografo moderno), ma anche una ruota musicale, sistemi di alimentazione a vento oppure per mezzo di magneti. Di grandissimo interesse sono i reperti animali, cui Kircher si interessa anche per un particolarissimo studio sul Diluvio Universale e l’Arca di Noè: un armadillo, un rostro di pesce sega, stelle marine e soprattutto una mandibola di capodoglio, ritrovata da alcuni pescatori romani nelle acque del Tevere, e che ovviamente affascina il gesuita tedesco per la sua connessione con la storia del profeta Giona inghiottito da una balena.
La figura di Kircher va ricordata anche per la perspicacia con cui si avvicina alla microscopia: è il primo a comprendere che gli agenti della peste sono dei microorganismi da studiare con quello che Galileo aveva donato al Principe dell’Accademia dei Lincei Federico Cesi come ”occhialino per vedere le cose minute”. Importanti, inoltre, i rapporti con i principali personaggi del suo tempo, tra cui spiccano nomi di Gianlorenzo Bernini, Cristina di Svezia, Urbano VIII Barberini.
La mostra presenta, infine, una serie di dipinti confluiti a più riprese nel Museo kircheriano: la “Madonna con Bambino e Santi” di Lotto, noto con il titolo di “Sposalizio mistico di Santa Caterina”, il San Nicola da Tolentino attribuito al Perugino, una testina di giovane attribuita a Raffaello, il “Ritratto di Clemente IX Rospigliosi” di G.B. Gaulli, (opere oggi alla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Roma), il “Cristo e la Samaritana” di Lavinia Fontana (oggi a Capodimonte), il “Riposo durante la fuga in Egitto” di Federico Barocci (ai Vaticani), ed altre opere che decoravano gli ambienti del Collegio Romano.
IL MUSEO DEL MONDO - ATHANASIUS KIRCHER S.J. – MACCHINE, ESOTERISMO, ARTE
Fino al 22 aprile 2001
Palazzo di Venezia - Via del Plebiscito 118
Da martedì a domenica 10-19; lunedì chiuso
Ingresso: intero 12.000 – ridotto 9.000
Tel. 06 5748030
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