Al Museo delle Culture dal 1° maggio all’8 settembre
A Milano le visioni multiple di Roy Lichtenstein

Roy Lichtenstein, Lo Studio ovale, 1992. Courtesy 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE
Samantha De Martin
04/04/2019
Milano - La nascita degli Stati Uniti e l’epopea del Far West, la cultura pop esplosa con l’economia mondiale del secondo dopoguerra e lo spirito contemplativo dei paesaggi orientali. Roy Lichtenstein sbarca al Museo delle Culture regalando al pubblico un viaggio in cento opere che esplora generi e temi dell’impronta Pop con la quale l’artista elabora gli elementi confluiti dalle diverse culture in un continuo lavoro di decostruzione e ricostruzione dell’immagine.
Dal 1° maggio all’8 settembre Roy Lichtenstein. Multiple Visions - curata da Gianni Mercurio, promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE - presenta diversi lavori dell’artista tra prints di grande formato, arazzi, sculture provenienti da prestigiosi musei, istituzioni e collezioni private europee e americane, come la Roy Lichtenstein Foundation, il Walker Art Center di Minneapolis, la Fondation Carmignac o la National Gallery of Art di Washington.
La fascinazione per la “forma stampata” - cioè la riproduzione meccanica come fonte di ispirazione, alla base del lavoro di Lichtenstein e che nella sua pittura viene attuata in un percorso che parte da una copia che viene trasformata in un originale - viene presentata in mostra nel processo inverso che, da un’idea originale conduce a una copia moltiplicata.
Organizzata in un percorso tematico che, a partire dai primi lavori degli anni Cinquanta, presenta l’evoluzione del lavoro di Liechtenstein rispetto alla riproducibilità meccanica dell’opera d’arte, la mostra illustra le diverse interpretazioni e rappresentazioni formali rispetto ai soggetti trattati, quelle visioni che procedono con continui riferimenti storici ai mutamenti dei linguaggi artistici.
Leggi anche:
• Roy Lichtenstein e la Pop Art americana
• Steve McCurry: Animals
Dal 1° maggio all’8 settembre Roy Lichtenstein. Multiple Visions - curata da Gianni Mercurio, promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE - presenta diversi lavori dell’artista tra prints di grande formato, arazzi, sculture provenienti da prestigiosi musei, istituzioni e collezioni private europee e americane, come la Roy Lichtenstein Foundation, il Walker Art Center di Minneapolis, la Fondation Carmignac o la National Gallery of Art di Washington.
La fascinazione per la “forma stampata” - cioè la riproduzione meccanica come fonte di ispirazione, alla base del lavoro di Lichtenstein e che nella sua pittura viene attuata in un percorso che parte da una copia che viene trasformata in un originale - viene presentata in mostra nel processo inverso che, da un’idea originale conduce a una copia moltiplicata.
Organizzata in un percorso tematico che, a partire dai primi lavori degli anni Cinquanta, presenta l’evoluzione del lavoro di Liechtenstein rispetto alla riproducibilità meccanica dell’opera d’arte, la mostra illustra le diverse interpretazioni e rappresentazioni formali rispetto ai soggetti trattati, quelle visioni che procedono con continui riferimenti storici ai mutamenti dei linguaggi artistici.
Leggi anche:
• Roy Lichtenstein e la Pop Art americana
• Steve McCurry: Animals
COMMENTI
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Nuoro | Dal 14 luglio al 12 novembre
Matisse e la scultura nell'estate del MAN
-
Mondo | Dal 27 giugno al Museo Guggenheim
Nel mondo di Yayoi Kusama. La retrospettiva completa in arrivo a Bilbao
-
Trento | Fino al 22 ottobre alla Galleria Civica Giovanni Segantini di Arco (Trento)
Ad Arco gli orizzonti di luce di Segantini, tra natura, simbolo, memoria
-
I programmi dal 22 al 28 maggio
La settimana in tv, da Perugino all'arte erotica
-
Il pittore cinquecentesco protagonista dell’XI Dialogo
Rinascimento in Val Padana: la Pinacoteca di Brera riscopre Boccaccio Boccaccino
-
Roma | Fino al 1° ottobre nella sede romana di Fendi
Il grande teatro delle civiltà di Pomodoro va in scena al Colosseo quadrato