Dal 13 al 15 aprile la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano

Miart 2018 è pronta al decollo

Prisma, Campagna Miart 2018
 

Francesca Grego

10/04/2018

Milano - Il prossimo fine settimana gli occhi dei collezionisti puntano verso Milano: dal 13 al 15 aprile la 23° edizione di miart, la fiera d’arte moderna e contemporanea del capoluogo meneghino, aprirà lo sguardo sull’offerta di ben 186 gallerie provenienti da 19 paesi e quattro continenti, mentre fuori dai padiglioni fieristici mostre ed eventi accendono la città nel clou della Milano Art Week.
 
Ma andiamo con ordine. Per la seconda volta sotto la direzione artistica di Alessandro Rabottini, miart si articolerà quest’anno in sette sezioni, nelle quali si registra un importante incremento degli espositori esteri. Established, in assoluto la categoria più affollata, si divide a sua volta tra Contemporary, dedicata ai grandi protagonisti del presente, e Master, dedicata ai maestri attivi tra i primi del Novecento e gli anni Novanta. In Emergent 20 gallerie internazionali metteranno in mostra talenti tutti da scoprire, mentre in Generation andranno in scena il confronto tra coppie di artisti di diverse generazioni, e Decades proporrà un viaggio nell’ultimo secolo scandito per decenni. On Demand sarà dedicata a opere context-based o site-specific e Object, infine, è unica nel panorama delle fiere d’arte italiane e presenterà oggetti di design contemporaneo d’autore e da collezione.
Insieme ai numeri in costante crescita – dalle gallerie complessive alle new entry di livello, dagli eventi al sempre maggiore coinvolgimento di attori internazionali – miart punta alla qualità e a sviluppare un’indagine sul panorama artistico del presente lungo tutte le sue dimensioni: guarda quindi tanto alla sperimentazione contemporanea quanto al dialogo con le radici storiche, coprendo un range cronologico unico nel contesto fieristico italiano.
 
Gli eventi di Milano Art Week
Oltre le pareti di Fieramilanocity, sono tantissime le esposizioni, le inaugurazioni, le performance e gli incontri che portano in città i fermenti più innovativi. All’Hangar Bicocca sono di scena lo sciamano contemporaneo Matt Mullican e le installazioni immersive di Eva Kot’àktovà, alla Fondazione Prada Osservatorio gli scatti spiazzanti di Torbjørn Rødland, al PAC le crude visioni sudamericane di Teresa Margolles, per proseguire con il Labirinto di Jimmie Durham, che gioca con lo spazio alla Fondazione Adolfo Pini, gli esperimenti con la luce e con il tempo di Kimsooja ai Chiostri di Sant’Eustorgio, Sol LeWitt presentato da Rem Koolhas per Fondazione Carriero e Una Tempesta dal Paradiso, viaggio nel presente del Medio Oriente e del Nord Africa firmato dalla Fondazione Guggenheim di New York per la GAM.
Senza dimenticare la grande mostra su Frida Kahlo al MUDEC, l’arte italiana del Ventennio riletta come una passeggiata nella storia da Germano Celant per Fondazione Prada (Post Zang Tumb Tuum. Art Life Politics) e il Novecento pop di Giosetta Fioroni al Museo del Novecento.

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