Fino al 1° marzo al MUCIV-Museo delle Civiltà di Roma
Le fiabe sono vere. La storia popolare italiana si racconta al Museo delle Civiltà di Roma

Le fiabe sono vere... Storia popolare italiana, Allestimento | Foto: © Alberto Novelli
Samantha De Martin
23/07/2025
Roma - Ripensare il ruolo del museo come spazio-tempo accessibile a pubblici diversi, ma soprattutto come esperienza inclusiva, un laboratorio di incontro e confronto, trasformazione e partecipazione.
Risuona come un manifesto di cultura pubblica la mostra Le fiabe sono vere… Storia popolare italiana che dal 24 luglio al 1° marzo porta al MUCIV-Museo delle Civiltà di Roma un racconto in cui le tradizioni popolari italiane si intrecciano a memoria e attualità, singoli e comunità, cultura e natura.
Organizzata dalla Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, curata da Massimo Osanna (Direttore Generale Musei) e Andrea Viliani (Direttore MUCIV), insieme a un’équipe multidisciplinare composta da funzionari della direzione Generale Musei, del MUCIV-Museo delle Civiltà e dell’ICPI-Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, la mostra è realizzata con la collaborazione di Cristiana Perrella, mentre il progetto di allestimento è di Formafantasma con la co-progettazione di Maria Rosaria Lo Muzio.
Prendendo spunto dalla struttura simbolica della fiaba così come definita da Italo Calvino nella prefazione all’antologia Fiabe italiane (1956), il percorso guida i visitatori tra oltre 500 opere. Ci sono abiti, disegni, dipinti, maschere, frecce e scudi, tamburi e canoe, amuleti ed ex voto, e ancora attrezzi agricoli e veicoli di trasporto, giocattoli, fotografie, stampe e filmati. I luoghi di provenienza sono i più disparati, da Papua Nuova Guinea alla Puglia, dalla Sicilia al Piemonte e alla Sardegna.
A scandire il viaggio sono macroaree tematiche, dalla selva al mare, dalla campagna al paese, dal gioco alla magia e al viaggio, per provare a capire il mondo che ci circonda e a rintracciare le molteplici connessioni tra passato e presente.

Le fiabe sono vere... Storia popolare italiana, Allestimento | Foto: © Alberto Novelli
Ma sarà soprattutto una fiaba, scritta appositamente per la mostra dalla narratologa Elena Zagaglia a fungere da bussola per il pubblico che percorrerà tutte le dodici sezioni attraverso le avventure del protagonista Elio.
Attraverso quello che si configura come un esperimento museologico in cui antropologia, design, pedagogia e tutela del patrimonio dialogano con i criteri dell’accessibilità e della partecipazione pubblica, il progetto sviluppa anche un articolato sistema di strumenti per l’accessibilità fisica, sensoriale, cognitiva, relazionale e simbolica, progettati in collaborazione con enti, associazioni di riferimento e professionisti con e senza disabilità, coordinati da Miriam Mandosi.
Il pubblico viene così invitato a interagire, a completare la mostra con le proprie favole, storie, oggetti, ricordi, seguendo le proprie “tradizioni viventi”, da proporre al museo scrivendo a mu-civ.tradizioniviventi@cultura.gov.it.
"La mostra Le fiabe sono vere... Storia popolare italiana, ospitata dalMUCIV–Museo delle Civiltà - spiega Massimo Osanna, direttore generale Musei - rappresenta una tappa significativa nel percorso che la Direzione generale Musei promuove da anni: una cultura dell’accessibilità intesa come responsabilità e metodo, vero e proprio principio fondante dell’azione museale. L’esposizione è, per questo, motivo di particolare orgoglio. Riassume e concretizza un approccio in cui l’inclusione è la chiave per progettare e raccontare i luoghi della cultura in modo nuovo, aperto e consapevole".
Al primo piano, l’ingresso e la fine del percorso evocano la "piazza di un paese” che per tutta la durata della mostra verrà animata e trasformata in uno spazio di eventi vivo, un’area di co-progettazione per scuole, famiglie, comunità patrimoniali e realtà associative.

Le fiabe sono vere... Storia popolare italiana, Allestimento | Foto: © Alberto Novelli
Risuona come un manifesto di cultura pubblica la mostra Le fiabe sono vere… Storia popolare italiana che dal 24 luglio al 1° marzo porta al MUCIV-Museo delle Civiltà di Roma un racconto in cui le tradizioni popolari italiane si intrecciano a memoria e attualità, singoli e comunità, cultura e natura.
Organizzata dalla Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, curata da Massimo Osanna (Direttore Generale Musei) e Andrea Viliani (Direttore MUCIV), insieme a un’équipe multidisciplinare composta da funzionari della direzione Generale Musei, del MUCIV-Museo delle Civiltà e dell’ICPI-Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, la mostra è realizzata con la collaborazione di Cristiana Perrella, mentre il progetto di allestimento è di Formafantasma con la co-progettazione di Maria Rosaria Lo Muzio.
Prendendo spunto dalla struttura simbolica della fiaba così come definita da Italo Calvino nella prefazione all’antologia Fiabe italiane (1956), il percorso guida i visitatori tra oltre 500 opere. Ci sono abiti, disegni, dipinti, maschere, frecce e scudi, tamburi e canoe, amuleti ed ex voto, e ancora attrezzi agricoli e veicoli di trasporto, giocattoli, fotografie, stampe e filmati. I luoghi di provenienza sono i più disparati, da Papua Nuova Guinea alla Puglia, dalla Sicilia al Piemonte e alla Sardegna.
A scandire il viaggio sono macroaree tematiche, dalla selva al mare, dalla campagna al paese, dal gioco alla magia e al viaggio, per provare a capire il mondo che ci circonda e a rintracciare le molteplici connessioni tra passato e presente.

Le fiabe sono vere... Storia popolare italiana, Allestimento | Foto: © Alberto Novelli
Ma sarà soprattutto una fiaba, scritta appositamente per la mostra dalla narratologa Elena Zagaglia a fungere da bussola per il pubblico che percorrerà tutte le dodici sezioni attraverso le avventure del protagonista Elio.
Attraverso quello che si configura come un esperimento museologico in cui antropologia, design, pedagogia e tutela del patrimonio dialogano con i criteri dell’accessibilità e della partecipazione pubblica, il progetto sviluppa anche un articolato sistema di strumenti per l’accessibilità fisica, sensoriale, cognitiva, relazionale e simbolica, progettati in collaborazione con enti, associazioni di riferimento e professionisti con e senza disabilità, coordinati da Miriam Mandosi.
Il pubblico viene così invitato a interagire, a completare la mostra con le proprie favole, storie, oggetti, ricordi, seguendo le proprie “tradizioni viventi”, da proporre al museo scrivendo a mu-civ.tradizioniviventi@cultura.gov.it.
"La mostra Le fiabe sono vere... Storia popolare italiana, ospitata dalMUCIV–Museo delle Civiltà - spiega Massimo Osanna, direttore generale Musei - rappresenta una tappa significativa nel percorso che la Direzione generale Musei promuove da anni: una cultura dell’accessibilità intesa come responsabilità e metodo, vero e proprio principio fondante dell’azione museale. L’esposizione è, per questo, motivo di particolare orgoglio. Riassume e concretizza un approccio in cui l’inclusione è la chiave per progettare e raccontare i luoghi della cultura in modo nuovo, aperto e consapevole".
Al primo piano, l’ingresso e la fine del percorso evocano la "piazza di un paese” che per tutta la durata della mostra verrà animata e trasformata in uno spazio di eventi vivo, un’area di co-progettazione per scuole, famiglie, comunità patrimoniali e realtà associative.

Le fiabe sono vere... Storia popolare italiana, Allestimento | Foto: © Alberto Novelli
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Brescia | Dal 18 settembre a Brescia, tra la Pinacoteca Tosio Martinengo e il Museo di Santa Giulia
L’autunno della Fondazione Brescia Musei, dalla pittura fiamminga a Crepax
-
I programmi dal 28 luglio al 3 agosto
La settimana dell’arte in tv: storie di furti e di scoperte
-
Napoli | A Napoli fino al 2 novembre
Doppio Caravaggio. A Capodimonte un dialogo tra l'Ecce Homo e la Flagellazione di Cristo
-
Firenze | Dal 29 luglio al 1° novembre
In mostra il Frammento Vaticano, unico superstite degli affreschi di Giotto per San Pietro
-
Dal 21 al 27 luglio sul piccolo schermo
La settimana dell'arte in tv, da Edward Hopper al restauro del mosaico della Battaglia di Isso
-
Roma | Dal 17 ottobre la mostra a Palazzo Cipolla
Autunno a Roma nel segno di Dalì