Adelya Zyabbarova. Fumo

Opera di Adelya Zyabbarova

 

Dal 17 Agosto 2019 al 20 Novembre 2019

Venezia

Luogo: Museo della Follia

Indirizzo: Isola Di San Servolo

Curatori: Daria Rusakova, Stella Labuzhskaya



"Il fumo non è statico. Come il tempo è in movimentocostante.
Non può essere fermato, ma si puo cambiare la sua direzione.
Per questo è necessario il "vento di cambiamento" ... " 
 
Viviamo nei tempi dei cambiamenti globali e delle scoperte rivoluzionarie. L'uomo ha raggiunto dei livelli spettacolari nella scienza e nelle nuove tecnologie, ma ora, più che mai, è rimasto indietro nel suo sviluppo spirituale; è lontano dal suo vero scopo: essere umano e sovvenevole, preservare e proteggere il mondo che lo circonda. 
 
Una giovane e promettente artista di Kazan Adelya Zyabbarova non è estranea ai problemi sociali e umani: nelle sue opere esplora sia i problemi globali dell'universo sia ciò che sta accadendo nella nostra vita qui e in questo momento. Nel suo progetto, l'artista presenterà allo spettatore un progetto esistenziale di ricerca "Fumo", compreso le opere che si trovano tra l'arte e la scienza, e che riflettono l'ambiguità della vita presente. La mostra includerà circa 20 oggetti d'arte realizzati con l’unica tecnica d’autore sulla plastica, un'installazione immersiva di tessuto e installazione video, coinvolgendo lo spettatore in un dialogo vivace con il mondo enigmatico dell'artista. 
 
La mostra di Adelya Zyabbarova non è lineare - non c'è ne storia ne soggetto qui. "Fumo" è una mostra-atmosfera che invita lo spettatore a stare dall'altra parte di un'opera d'arte, dove incontrerà non solo l'autore, ma anche se stesso.
 
Viviamo in una realtà parallela avvolta nel fumo. Il fumo vela i nostri occhi, ci priva di punti di riferimento stabili e valori della vita. Da un lato, il fumo è un'aria artificiale del tempo moderno, nata come risultato del progresso: quel velo grigiastro che rimane sospeso sulle megalopoli e sui grandi centri industriali del mondo. Quella foschia che vela lo sguardo e la coscienza dei loro abitanti. "Fumo" è diventato la "zona di comforto" dell'uomo moderno, un habitat favorevole.  
 
Dall'altra parte, Fumo è una rete modiale, la realtà virtuale in cui esistiamo, dimenticando la vera vita e la predestinazione di una persona: aiutare i deboli, proteggere la natura, creare delle famiglie e continuare la nostra razza, prendersi cura degli anziani e sostenere le nuove generazioni. 
I valori spirituali, dati a noi dall'alto come benefici - amore, amicizia, aiuto reciproco - sono sostituiti da modelli e valori falsi - proprio come i nostri veri volti sono nascosti dietro gli avatar nei reti sociali. La comunicazione virtuale nasconde i nostri veri sentimenti.
 
La mostra è formata da opere impressionanti realizzate con la tecnica unica di Adele Zyabbarova - inchiostri alcolici sul polistirolo.I fogli sottili di plastica con un motivo di inchiostro arioso e imponderabile creano l'effetto della realtà, la "presenza" di fumo.
 
Un altro elemento importante della mostra, che l'artista introduce come un nuovo personaggio, un personaggio alternativo al Fumo, è il vento: è personificato da un'installazione fatta di tessuto leggero, quasi trasparente. Secondo l'artista, il "vento del cambiamento" è l'impulso di cui l'uomo moderno ha bisogno; una boccata d'aria fresca che dissipa il fumo che incombe su di noi. Tuttavia, l'autore vede i modi per risolvere i problemi urgenti non nei cambiamenti globali che portano guerra e distruzione, ma, soprattutto, nel ripensamento delle esperienze passate e dei cambiamenti costruttivi nella nostra coscienza: "Non dovremmo dimenticare le nostre radici e rifiutare la nostra storia. E, tuttavia, dobbiamo andare avanti, desumendo insegnamento dagli errori dei nostri antenati. Per raggiungere il cambiamento globale, dobbiamo iniziare da noi stessi: essere più gentili e attenti l'uno con l'altro, essere in grado di ascoltare e accettare". 
 
Nel XX secolo uno dei politici del mondo ha notato che "viviamo in tempi interessanti. Sono i tempi di pericolo e incertezza, ma anche i tempi che aprono più spazio all'energia creativa dell'uomo che mai nella storia ". (Robert Kennedy, discorso a Città del Capo, il 6 giugno 1966). Secondo l’ artista moderna tatara, il pericoloprincipale del XXI secolo è il progresso informativo e le alte tecnologie che rendono la gente insensibile e indifferente. L'unica protezione dalla realtà è l'impulso di ispirazione, libertà, nuovo respiro creativo. Il ritorno alla natura, alle sue radici. Alle sensazioni e alle emozioni.
 
Nell'ambito del progetto di Adelya Zyabbarova, il valore delle opere d'arte non è incorporato esclusivamente negli oggetti, ma si trova anche nelle discussioni - prima tra l'artista e le opere d'arte, e poi tra le opere e lo spettatore. Un altro oggetto della mostra "Fumo", realizzato nella tecnica della video arte, cattura l'artista stessa, letteralmente "sparando" alla sua arte: oggetti d'arte fluttuano davanti alla sua pistola caricata come un bersaglio mobile. La visione dell'artista è soggettiva: semplicemente "traduce" la realtà. Solo lo spettatore puo "crearla" facendo la sua scelta ogni giorno. Il cambiamento non è solo distruzione, ma anche qualcosa che ci aiuta a "dissipare" le nuvole spesse, a vivere e creare. 
 
"Fumo" è una mostra-meditazione, che dà allo spettatore l'opportunità di abbandonare per qualche tempo il campo informativo e ascoltare se stessi. 
 
Adelya Zyabbarova è nata e cresciuta a Kazan, con grande rispetto per la grande storia e cultura del suo paese. Nel suo lavoro si puo vedere spesso le caratteristiche nazionali, ma l'artista crea il proprio linguaggio concettuale di comunicazione con il pubblico, il suo modo di costruire un dialogo. Nel patrimonio di Adele ci sono le mostre in luoghi così significativi come Museo di Rivoluzione a L'Avana, Cuba, Galleria dell'Unione Nazionale degli Scrittori e degli Artisti di Cuba a Matanzas, Centro del Design e l'Architettura "ARTPLAY" e  Renaissance Monarch Hotel a Mosca. 

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