Paolo Roversi. Nudi
Dal 20 Luglio 2021 al 30 Settembre 2021
Ravenna
Luogo: Cappella di Palazzo Baronio
Indirizzo: Via Raul Gardini 16
Orari: Apertura luglio e agosto per visione privata solo su prenotazione. Gli orari di apertura al pubblico saranno comunicati per settembre
E-Mail info: about@maisonrandom.org
Sito ufficiale: http://www.maisonrandom.org
Maison Random è onorata di presentare NUDI, una mostra dei famosi nudi di Paolo Roversi all'interno della Cappella di Palazzo Baronio a Ravenna. Un omaggio all’Artista, alla Bellezza e alla Natura.
Paolo Roversi ravennate di nascita, parigino di adozione, è considerato il più grande fotografo di moda del 21° secolo. Noto per aver collaborato con le più importanti riviste di moda come Vogue, Harper’s Bazaar oltre che con i più grandi marchi di moda come Dior, Comme des Garçons, Alberta Ferretti e Alexander Mcqueen.
Capace come pochi di rendere magici i suoi scatti, Roversi è stato spesso definito un "pittore di immagini". Il suo rapporto con il mondo non è attraverso l'obiettivo della macchina fotografica come atto di testimonial, ma piuttosto cogliendo il momento fotografico come spazio creativo in cui emerge l'espressione più estrema di grazia e bellezza. Roversi lavora essenzialmente in grande formato con Polaroid 20×25 motivo per cui tutta la sua produzione è all'interno dello studio. La luce è sempre molto soffusa, il tempo di posa è lungo, l'atmosfera è malinconica ed eterea: l'anima emerge e si manifesta in tutto il suo splendore con un solo scatto.
Famose o sconosciute, tutte le modelle che hanno posato per Paolo sono qui trasformate in veneri e figure di luce; icone mistiche sottili e vulnerabili. Il visitatore si trova di fronte alla bellezza sensuale e alla magia del corpo umano. La serie di fotografie esposte sono state realizzate da Roversi nell'arco di dieci anni. Includono ritratti teneri e rispettosi di Guinevere van Seenus, Kristen McMenamy, Kate Moss, Audrey Marnay, Angela Lindvall, Tatiana Patitz, Kirsten Owen, Malgosia Bela, Karen Elson, Stella Tennant, Devon Aoki e molti altri. Queste immagini sono anche preziose opere d'arte grazie ai più alti valori di produzione: stampa platino, carta pregiata.
La mostra ambisce a divenire un omaggio permanente al Maestro nella sua città natale e parte del suo patrimonio artistico, proprio come i suoi celebri mosaici.
Paolo Roversi ravennate di nascita, parigino di adozione, è considerato il più grande fotografo di moda del 21° secolo. Noto per aver collaborato con le più importanti riviste di moda come Vogue, Harper’s Bazaar oltre che con i più grandi marchi di moda come Dior, Comme des Garçons, Alberta Ferretti e Alexander Mcqueen.
Capace come pochi di rendere magici i suoi scatti, Roversi è stato spesso definito un "pittore di immagini". Il suo rapporto con il mondo non è attraverso l'obiettivo della macchina fotografica come atto di testimonial, ma piuttosto cogliendo il momento fotografico come spazio creativo in cui emerge l'espressione più estrema di grazia e bellezza. Roversi lavora essenzialmente in grande formato con Polaroid 20×25 motivo per cui tutta la sua produzione è all'interno dello studio. La luce è sempre molto soffusa, il tempo di posa è lungo, l'atmosfera è malinconica ed eterea: l'anima emerge e si manifesta in tutto il suo splendore con un solo scatto.
Famose o sconosciute, tutte le modelle che hanno posato per Paolo sono qui trasformate in veneri e figure di luce; icone mistiche sottili e vulnerabili. Il visitatore si trova di fronte alla bellezza sensuale e alla magia del corpo umano. La serie di fotografie esposte sono state realizzate da Roversi nell'arco di dieci anni. Includono ritratti teneri e rispettosi di Guinevere van Seenus, Kristen McMenamy, Kate Moss, Audrey Marnay, Angela Lindvall, Tatiana Patitz, Kirsten Owen, Malgosia Bela, Karen Elson, Stella Tennant, Devon Aoki e molti altri. Queste immagini sono anche preziose opere d'arte grazie ai più alti valori di produzione: stampa platino, carta pregiata.
La mostra ambisce a divenire un omaggio permanente al Maestro nella sua città natale e parte del suo patrimonio artistico, proprio come i suoi celebri mosaici.
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