Elementi - 4 Waterfalls di Olivo Barbieri / Discrete Landscape di Mario Cucinella Architects

© Olivo Barbieri | Olivo Barbieri, Khone Papeng Falls, Laos Cambodia 2007
Dal 20 September 2025 al 31 December 2025
Borgo Valsugana | Trento
Luogo: Evento diffuso
Indirizzo: Sedi varie
Enti promotori:
- Arte Sella
- Comune di Borgo Valsugana
Sito ufficiale: http://www.artesella.com
Elementi
4 Waterfalls
di Olivo Barbieri
OPENING sabato 20 settembre 2025, ore 11.00
Il progetto triennale “Elementi” inizia con la fotografia di Olivo Barbieri “4 Waterfalls” una mostra diffusa nel solco della collaborazione tra il Comune di Borgo Valsugana e Arte Sella. Quest’anno, l’esposizione fotografica di Barbieri in tutto Borgo Valsugana, mira a dialogare con il centro storico medioevale dell’antica Ausugum e in particolare con l’asse fluviale del Brenta, che accompagna l’osservatore lungo il percorso espositivo.
Elementi, progetto ideato da Arte Sella con il Comune di Borgo Valsugana, prevede tre autori in tre anni e prosegue idealmente il programma Sky Museum, che ha visto nel corso degli anni la realizzazione di tre installazioni degli artisti Edoardo Tresoldi, Stuart Ian Frost e Cédric Leborgne. Questa prima collaborazione con Olivo Barbieri esplora, attraverso il linguaggio fotografico, la relazione, cara ad Arte Sella, tra arte e natura e il ritorno ad uno sguardo sui quattro elementi comuni a molte cosmogonie, che fin dall’antichità hanno rappresentato l’equilibrio e la relazione tra l’uomo e la natura.
Le opere, realizzate da fotografi di fama internazionale, sono selezionate dagli archivi fotografici degli autori stessi ed indagano un tema specifico offrendo nuove prospettive e narrazioni visive. Gli edifici individuati per l’apposizione di fotografie di grande formato, valorizzano alcuni scorci meno centrali e conosciuti di Borgo Valsugana, per condurre l’osservatore ad una nuova esplorazione del centro storico. Il percorso espositivo, da Borgo Valsugana si estende verso la Val di Sella, collegando il centro di Borgo Valsugana ad Arte Sella, con due opere fotografiche: la prima nella frazione di Olle e la seconda a Malga Costa.
Con quattro osservazioni in continenti lontani e confini nazionali distinti – l’Africa, Victoria Fall in Zambia e Zimbawe, il Sud America, Iguazu in Argentina e Brasile, l’Asia, Khone Papeng in Laos e Cambogia e il Nord America, Niagara Fall negli Stati Uniti d' America e Canada - Barbieri ritrova visivamente l’immagine dell’acqua come momento di riconciliazione e manifesta indispensabilità universale e, nella vastità di questi luoghi, anche se fortemente antropizzati, la forza determinante del movimento continuo: l’immagine del tempo rappresentato nella sua tridimensionalità.
Nelle culture antiche, sia orientali che occidentali, quasi sempre immagini di cascate rappresentano luoghi meravigliosi dove la vita è “perfetta”, e dove forse è iniziata.
Scrive Walter Guadagnini: “Un viaggio sui confini naturali che divengono confini politici, ma anche sui confini della rappresentazione, sui limiti del vedere; e anche sui confini sempre più labili tra natura e artificio, tra paesaggio incontaminato e paesaggio creato dall'uomo a propria misura.” Ciò che possiamo vedere sono insediamenti abitativi e turistici, ponti, agglomerati di colori che a uno sguardo più attento si rivelano gruppi di persone. Straordinaria è, per questi aspetti insieme ironici e surreali, l'immagine dall'alto di un gruppo di turisti su di una passerella panoramica posta sull'orlo del precipizio, una specie di insensata Zattera della Medusa in piena deriva, un istante prima del naufragio, un Titanic addomesticato in condizioni di piena sicurezza.
Per l’artista “non rinunciare a vedere e a far vedere quello che il mondo è oggi, nel bene e nel male, stare al di qua delle recinzioni che impediscono al visitatore di avvicinarsi troppo alla cascata, poi superare quelle barriere alzandosi per vedere di più e, soprattutto, diversamente. Muoversi sul sottile confine tra presa d'atto e pregiudizio, tra realtà e finzione, forzare il limite sino al punto in cui una massa d'acqua diviene una pura esplosione di energia luminosa, senza smettere di essere una cascata.”
Questo è lo spazio all'interno del quale si muove Olivo Barbieri, lo spazio della contaminazione, dell'immaginazione e, infine, del possibile.
Un ringraziamento speciale a: Walter Guadagnini, Francesco Ricci, Damiani Editore, FLORIM.
Olivo Barbieri (Carpi, 1954) è tra i più importanti fotografi internazionali. La sua ricerca si concentra inizialmente sull’illuminazione artificiale, il fuoco selettivo, le sovraesposizioni, l’uso dei render, nella città europea e orientale. Nel 1996, il Museum Folkwang di Essen, Germania, gli dedica una retrospettiva. Nel 2003 inizia il progetto site specific_ che coinvolge diverse città nel mondo tra le quali Roma, Montreal, Amman, Shanghai, Siviglia, Las Vegas, New York, Los Angeles, Chicago, Detroit, Brasilia, Rio de Janeiro, Bangkok, Mexico City, Istanbul, Tel Aviv. Ha esposto nei più importanti musei, istituzioni e festival internazionali tra i quali, MoMA San Francisco, Sundance Film Festival, Centre Pompidou, Tate Modern, Walker Art Centre Minneapolis, Museo MaRT di Rovereto. Nel 2015 il Museo MAXXI di Roma presenta la prima retrospettiva di Barbieri in Italia, “Immagini 1978-2014” con il film “La Città Perfetta”. Nel 2018 pubblica American Monument and Monument (Mazzoli Edizioni) e nel 2019 Mountains and Parks, nel 2023 Pensieri Diversi (Magonza Editore), nel 2024 Timed Spaces (Quodlibet). Nel 2025 Le Gallerie d’Italia, Torino, dedicano una mostra e un libro al progetto di ricerca trentennale sulla Cina Spazi Altri. Sull’opera dell’artista sono stati pubblicati numerosi libri e cataloghi; opere di Barbieri sono presenti in musei e collezioni d’arte pubbliche e private in Europa, Asia e Stati Uniti.
Discrete Landscape
di Mario Cucinella Architects
Dal 26 settembre Arte Sella presenta Discrete Landscape, un intervento site-specific di Mario Cucinella Architects. L’installazione, pensata per il percorso permanente di Arte Sella, nasce da un confronto profondo con l’ambiente e con la filosofia del luogo, per dare vita a un dialogo con la natura che accoglie tutte le forme espressive, dalle arti contemporanee all’architettura.
Discrete Landscape si colloca a valle del parco di Villa Strobele, presso il torrente, e nasce dall’idea di modellare la terra per avvolgere il visitatore in un percorso sinuoso che conduce a una cavità contemplativa: un “rifugio” nello spazio aperto, che incornicia scorci di bosco, cielo e acqua.
Inserire un’opera architettonico-artistica nella natura significa misurarsi con “la forza della dimensione del paesaggio mediante elementi artificiali concepiti come sintesi assoluta di pensiero e materia”.
Da oltre trent’anni il dialogo tra Arte e Natura popola la Val di Sella con creazioni sospese, senza tempo, in un meta-spazio fra paesaggio e ambiente, una ricercadove ogni gesto umano si misura con la monumentalità alpina.
L’installazione è composta da 415 blocchi stampati in 3D – 58 tipologie modulari che ricordano colonne basaltiche: forme irregolari, talvolta cave, talvolta piene che formano sedute o tasche di terra per piccole essenze arboree autoctone. La varietà tipologica consente a ogni modulo di auto-incastrarsi, generando una struttura autoportante, priva di malte o leganti, fedele alla tradizione costruttiva a secco ma reinterpretato in modo contemporaneo grazie a supporti digitali all'avanguardia.
I blocchi sono stati realizzati da Erratic (Valdagno) con una tecnologia di stampa sviluppata in-house: un braccio robotico stratifica impasti a base di calce naturale e aggregati locali messi a punto da Calchèra San Giorgio (Grigno Valsugana) e il Politecnico di Milano.
Alla base del progetto vi è infatti una ricerca approfondita sui materiali, incentrata sul tema delle filiere simbiotiche e sul riutilizzo di scarti, che ha portato al deposito di un brevetto relativo a diversi formulati innovativi.
Per Discrete Landscape si è deciso di utilizzare lo scarto di Tonalite dell’Adamello, fornito dall’azienda trentina Graniti Pedretti. Si tratta di una diorite unica in Italia, una roccia granitica la cui frazione residuale, priva di valore commerciale, viene frantumata in minutissimi pezzi che costituiscono la porzione inerte della mescola.
A questa è stata aggiunta calce e cenere di lolla di riso, un altro prodotto di scarto da filiera alimentare che garantisce l’effetto pozzolanico – che riduce il passaggio di acqua – del materiale.
Il risultato è una texture porosa, cromaticamente simile ai calcari della valle, che muta con umidità e luce, restituendo nel tempo quella variazione di spazi e giochi d’ombre capace di instaurare un rapporto delicato e poeticocon l’ambiente.
L’uso di materie prime locali riduce significativamente l’impatto ambientale legato al trasporto, mentre la tecnica della stampa additiva permette di contenere al minimo gli scarti di produzione e rende l’opera facilmente smontabile e completamente reversibile. Così Discrete Landscape non impone un gesto permanente ma suggerisce un equilibrio tra permanenza e mutabilità, in sintonia con il pensiero resiliente di Arte Sella.
Il progetto di Mario Cucinella Architects è empatico con il luogo, la vegetazione e chi visiterà Arte Sella, un vero e proprio omaggio alla Madre Terra.
Mario Cucinella, fondatore di MCA – Mario Cucinella Architects e promotore di architettura sostenibile e biocompatibile, torna dunque ad Arte Sella dopo The Journey (2021), progetto selezionato tra quelli sviluppati all’interno del workshop A Door on a Better World in cui i giovani progettisti di YACademy hanno lavorato sotto la tutorship dello studio MCA – Mario Cucinella Architects e dell’architetto Cucinella nello sviluppo di una serie di concept creativi per il parco, dedicati al tema della sostenibilità e del futuro.
4 Waterfalls
di Olivo Barbieri
OPENING sabato 20 settembre 2025, ore 11.00
Il progetto triennale “Elementi” inizia con la fotografia di Olivo Barbieri “4 Waterfalls” una mostra diffusa nel solco della collaborazione tra il Comune di Borgo Valsugana e Arte Sella. Quest’anno, l’esposizione fotografica di Barbieri in tutto Borgo Valsugana, mira a dialogare con il centro storico medioevale dell’antica Ausugum e in particolare con l’asse fluviale del Brenta, che accompagna l’osservatore lungo il percorso espositivo.
Elementi, progetto ideato da Arte Sella con il Comune di Borgo Valsugana, prevede tre autori in tre anni e prosegue idealmente il programma Sky Museum, che ha visto nel corso degli anni la realizzazione di tre installazioni degli artisti Edoardo Tresoldi, Stuart Ian Frost e Cédric Leborgne. Questa prima collaborazione con Olivo Barbieri esplora, attraverso il linguaggio fotografico, la relazione, cara ad Arte Sella, tra arte e natura e il ritorno ad uno sguardo sui quattro elementi comuni a molte cosmogonie, che fin dall’antichità hanno rappresentato l’equilibrio e la relazione tra l’uomo e la natura.
Le opere, realizzate da fotografi di fama internazionale, sono selezionate dagli archivi fotografici degli autori stessi ed indagano un tema specifico offrendo nuove prospettive e narrazioni visive. Gli edifici individuati per l’apposizione di fotografie di grande formato, valorizzano alcuni scorci meno centrali e conosciuti di Borgo Valsugana, per condurre l’osservatore ad una nuova esplorazione del centro storico. Il percorso espositivo, da Borgo Valsugana si estende verso la Val di Sella, collegando il centro di Borgo Valsugana ad Arte Sella, con due opere fotografiche: la prima nella frazione di Olle e la seconda a Malga Costa.
Con quattro osservazioni in continenti lontani e confini nazionali distinti – l’Africa, Victoria Fall in Zambia e Zimbawe, il Sud America, Iguazu in Argentina e Brasile, l’Asia, Khone Papeng in Laos e Cambogia e il Nord America, Niagara Fall negli Stati Uniti d' America e Canada - Barbieri ritrova visivamente l’immagine dell’acqua come momento di riconciliazione e manifesta indispensabilità universale e, nella vastità di questi luoghi, anche se fortemente antropizzati, la forza determinante del movimento continuo: l’immagine del tempo rappresentato nella sua tridimensionalità.
Nelle culture antiche, sia orientali che occidentali, quasi sempre immagini di cascate rappresentano luoghi meravigliosi dove la vita è “perfetta”, e dove forse è iniziata.
Scrive Walter Guadagnini: “Un viaggio sui confini naturali che divengono confini politici, ma anche sui confini della rappresentazione, sui limiti del vedere; e anche sui confini sempre più labili tra natura e artificio, tra paesaggio incontaminato e paesaggio creato dall'uomo a propria misura.” Ciò che possiamo vedere sono insediamenti abitativi e turistici, ponti, agglomerati di colori che a uno sguardo più attento si rivelano gruppi di persone. Straordinaria è, per questi aspetti insieme ironici e surreali, l'immagine dall'alto di un gruppo di turisti su di una passerella panoramica posta sull'orlo del precipizio, una specie di insensata Zattera della Medusa in piena deriva, un istante prima del naufragio, un Titanic addomesticato in condizioni di piena sicurezza.
Per l’artista “non rinunciare a vedere e a far vedere quello che il mondo è oggi, nel bene e nel male, stare al di qua delle recinzioni che impediscono al visitatore di avvicinarsi troppo alla cascata, poi superare quelle barriere alzandosi per vedere di più e, soprattutto, diversamente. Muoversi sul sottile confine tra presa d'atto e pregiudizio, tra realtà e finzione, forzare il limite sino al punto in cui una massa d'acqua diviene una pura esplosione di energia luminosa, senza smettere di essere una cascata.”
Questo è lo spazio all'interno del quale si muove Olivo Barbieri, lo spazio della contaminazione, dell'immaginazione e, infine, del possibile.
Un ringraziamento speciale a: Walter Guadagnini, Francesco Ricci, Damiani Editore, FLORIM.
Olivo Barbieri (Carpi, 1954) è tra i più importanti fotografi internazionali. La sua ricerca si concentra inizialmente sull’illuminazione artificiale, il fuoco selettivo, le sovraesposizioni, l’uso dei render, nella città europea e orientale. Nel 1996, il Museum Folkwang di Essen, Germania, gli dedica una retrospettiva. Nel 2003 inizia il progetto site specific_ che coinvolge diverse città nel mondo tra le quali Roma, Montreal, Amman, Shanghai, Siviglia, Las Vegas, New York, Los Angeles, Chicago, Detroit, Brasilia, Rio de Janeiro, Bangkok, Mexico City, Istanbul, Tel Aviv. Ha esposto nei più importanti musei, istituzioni e festival internazionali tra i quali, MoMA San Francisco, Sundance Film Festival, Centre Pompidou, Tate Modern, Walker Art Centre Minneapolis, Museo MaRT di Rovereto. Nel 2015 il Museo MAXXI di Roma presenta la prima retrospettiva di Barbieri in Italia, “Immagini 1978-2014” con il film “La Città Perfetta”. Nel 2018 pubblica American Monument and Monument (Mazzoli Edizioni) e nel 2019 Mountains and Parks, nel 2023 Pensieri Diversi (Magonza Editore), nel 2024 Timed Spaces (Quodlibet). Nel 2025 Le Gallerie d’Italia, Torino, dedicano una mostra e un libro al progetto di ricerca trentennale sulla Cina Spazi Altri. Sull’opera dell’artista sono stati pubblicati numerosi libri e cataloghi; opere di Barbieri sono presenti in musei e collezioni d’arte pubbliche e private in Europa, Asia e Stati Uniti.
Discrete Landscape
di Mario Cucinella Architects
Dal 26 settembre Arte Sella presenta Discrete Landscape, un intervento site-specific di Mario Cucinella Architects. L’installazione, pensata per il percorso permanente di Arte Sella, nasce da un confronto profondo con l’ambiente e con la filosofia del luogo, per dare vita a un dialogo con la natura che accoglie tutte le forme espressive, dalle arti contemporanee all’architettura.
Discrete Landscape si colloca a valle del parco di Villa Strobele, presso il torrente, e nasce dall’idea di modellare la terra per avvolgere il visitatore in un percorso sinuoso che conduce a una cavità contemplativa: un “rifugio” nello spazio aperto, che incornicia scorci di bosco, cielo e acqua.
Inserire un’opera architettonico-artistica nella natura significa misurarsi con “la forza della dimensione del paesaggio mediante elementi artificiali concepiti come sintesi assoluta di pensiero e materia”.
Da oltre trent’anni il dialogo tra Arte e Natura popola la Val di Sella con creazioni sospese, senza tempo, in un meta-spazio fra paesaggio e ambiente, una ricercadove ogni gesto umano si misura con la monumentalità alpina.
L’installazione è composta da 415 blocchi stampati in 3D – 58 tipologie modulari che ricordano colonne basaltiche: forme irregolari, talvolta cave, talvolta piene che formano sedute o tasche di terra per piccole essenze arboree autoctone. La varietà tipologica consente a ogni modulo di auto-incastrarsi, generando una struttura autoportante, priva di malte o leganti, fedele alla tradizione costruttiva a secco ma reinterpretato in modo contemporaneo grazie a supporti digitali all'avanguardia.
I blocchi sono stati realizzati da Erratic (Valdagno) con una tecnologia di stampa sviluppata in-house: un braccio robotico stratifica impasti a base di calce naturale e aggregati locali messi a punto da Calchèra San Giorgio (Grigno Valsugana) e il Politecnico di Milano.
Alla base del progetto vi è infatti una ricerca approfondita sui materiali, incentrata sul tema delle filiere simbiotiche e sul riutilizzo di scarti, che ha portato al deposito di un brevetto relativo a diversi formulati innovativi.
Per Discrete Landscape si è deciso di utilizzare lo scarto di Tonalite dell’Adamello, fornito dall’azienda trentina Graniti Pedretti. Si tratta di una diorite unica in Italia, una roccia granitica la cui frazione residuale, priva di valore commerciale, viene frantumata in minutissimi pezzi che costituiscono la porzione inerte della mescola.
A questa è stata aggiunta calce e cenere di lolla di riso, un altro prodotto di scarto da filiera alimentare che garantisce l’effetto pozzolanico – che riduce il passaggio di acqua – del materiale.
Il risultato è una texture porosa, cromaticamente simile ai calcari della valle, che muta con umidità e luce, restituendo nel tempo quella variazione di spazi e giochi d’ombre capace di instaurare un rapporto delicato e poeticocon l’ambiente.
L’uso di materie prime locali riduce significativamente l’impatto ambientale legato al trasporto, mentre la tecnica della stampa additiva permette di contenere al minimo gli scarti di produzione e rende l’opera facilmente smontabile e completamente reversibile. Così Discrete Landscape non impone un gesto permanente ma suggerisce un equilibrio tra permanenza e mutabilità, in sintonia con il pensiero resiliente di Arte Sella.
Il progetto di Mario Cucinella Architects è empatico con il luogo, la vegetazione e chi visiterà Arte Sella, un vero e proprio omaggio alla Madre Terra.
Mario Cucinella, fondatore di MCA – Mario Cucinella Architects e promotore di architettura sostenibile e biocompatibile, torna dunque ad Arte Sella dopo The Journey (2021), progetto selezionato tra quelli sviluppati all’interno del workshop A Door on a Better World in cui i giovani progettisti di YACademy hanno lavorato sotto la tutorship dello studio MCA – Mario Cucinella Architects e dell’architetto Cucinella nello sviluppo di una serie di concept creativi per il parco, dedicati al tema della sostenibilità e del futuro.
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