A.I.F.A.M. - Ars Ipsa Fulminem Adversus Mafia

A.I.F.A.M. - Ars Ipsa Fulminem Adversus Mafia, Palacultura Antonello da Messina, Messina

 

Dal 10 Aprile 2014 al 10 Aprile 2014

Messina

Luogo: Palacultura Antonello da Messina

Indirizzo: viale Boccetta 343

Telefono per informazioni: +39 089 255386 / 089 237757

E-Mail info: info@princeart.it

Sito ufficiale: http://www.princeart.it


“(…)L’arte stessa è forza contro la mafia”. In esposizione: Pablo Picasso, Vasilij Kandinskij, Amedeo Modigliani e molti altri ancora.
COMUNICATO STAMPA
A cura della PrinceArt, azienda che si occupa di investimenti in arte contemporanea.
Evento organizzato in occasione della lotta contro la Mafia-sarà inaugurato il giorno 10 aprile alle ore 18.30, a Messina, al Palacultura Antonello da Messina “Aifam Ars Ipsa Fulminem Adversus Mafia”.
Saranno esposte le opere ispirate al tema, del gruppo artisi PrinceArt:
Alfonso Mangone, Ennio Calabria, Flavia Mantovan, Alex Caminiti e Domenico Sorrentino.
Saranno altresì esposte le opere dei maggiori esponenti dal ‘900 ad oggi :
Pablo Picasso, Pier Toffoletto, Enzo Cucchi, Andy Warhol, Mario Schifano, Cesare Berlingeri, Giuseppe Pizzardi, Michele Cascella, G.F. Gonzaga, Domenico Cantatore, Agostino Cancogni, Fortunato De Pero, Damien Hirst, Giuseppe Di Vita, Alberto Sughi, Sophie Rovi, Concetto Pozzati, Renato Mambor, Vasilij Kandiskij, Jasper Johns, Amedeo Modigliani, Alberto Burri ed Emilio Isgrò . Verranno quindi , assegnati, riconoscimenti a personalità della Magistratura, giornalismo, politica, forze dell’ordine e cultura, che con il loro lavoro e spesso sacrificio della vita stessa, hanno contribuito alla lotta contro la “Mafia”.
“E’ difficile oggi dire cosa sia effettivamente la Mafia, più di quanto non lo fosse prima, si potrebbe errare nel definirla in maniera riduttiva o ancora di più in modo assoluto. La sua presenza si sente, ed è fisica e materiale e la si trova nelle azioni, nei gesti, nelle intimidazioni, nelle violenze quotidiane. E’ il profumo della libertà che dovrà far rifiutare alle nuove generazioni il marcio del compromesso morale, dell’indifferenza, ma soprattutto della complicità. Il nostro noto Borsellino in una delle sue citazioni diceva” è bello morire per ciò che si crede”.

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