Al Museo del Cairo, alle Piramidi di Giza e nei principali siti archeologici dell'Egitto
Egitto, anche le mummie vanno in quarantena
Le Piramidi di Giza | Foto: shawnmohamed via pxhere.com
E. Za.
26/03/2020
Da lunedì scorso è scattato l’allarme Coronavirus anche in Egitto. Chiusi i musei e le aree archeologiche. Nella terra di Cleopatra, addetti alle pulizie e archeologi sono ora coinvolti in prima linea in un’operazione di disinfestazione generale che coinvolge in prima battuta gli ambienti interni del Museo Egizio al Cairo e i siti archeologici sparsi lungo il Paese, in un’azione a tappeto di prevenzione e contenimento della diffusione del coronavirus.
La Grande Sfinge di Giza | Foto: rperucho via Pixabay
Sfoggiando camici bianchi, guanti e maschere per il viso, gli esperti cooptati dal Ministero delle Antichità stanno spruzzando disinfettanti sulle teche, lungo i corridoi e attraverso le vaste sale del museo, che si affaccia su Piazza Tarhir, dove sono ospitate migliaia di preziose reliquie dall’era preistorica dell'Egitto fino al periodo romano.
Si tratta di oggetti di inestimabile valore a cominciare dai resti di Tutankhamon del XVIII secolo a.C., tra cui la sua maschera d'oro, un carro e il trono.
Operazioni di pulizia saranno eseguite anche in vari siti archeologici dalla Valle dei Re a Luxor e nei musei di tutto l'Egitto per proteggerli dalla pandemia di COVID-19. Le misure riguarderanno anche le Catacombe di Kom al-Shoqafa e la colonna di vittoria romana del "Pilastro di Pompeo" nella città costiera di Alessandria.
Le Piramidi di Giza | Foto: rperucho via pixabay.com
Non è un periodo felice per la Piramide di Djoser, il colossale edificio in pietra più antico del mondo, che era stato riaperto solo all'inizio di marzo dopo un lungo intervento di restauro durato oltre 14 anni.
Grande attesa invece per l’inaugurazione del nuovo Grande Museo Egizio, costruito su circa 500.000 metri quadrati, nei pressi delle Piramidi di Giza che probabilmente, se sarà confermata la data, aprirà i battenti entro la fine dell’anno. La nuova struttura ospiterà la più grande collezione di antichità del mondo appartenente al patrimonio di un'unica cultura.
Leggi anche:
• Il Museo Egizio di Torino
• Parte da Torino la nuova vita del Museo Egizio del Cairo
La Grande Sfinge di Giza | Foto: rperucho via Pixabay
Sfoggiando camici bianchi, guanti e maschere per il viso, gli esperti cooptati dal Ministero delle Antichità stanno spruzzando disinfettanti sulle teche, lungo i corridoi e attraverso le vaste sale del museo, che si affaccia su Piazza Tarhir, dove sono ospitate migliaia di preziose reliquie dall’era preistorica dell'Egitto fino al periodo romano.
Si tratta di oggetti di inestimabile valore a cominciare dai resti di Tutankhamon del XVIII secolo a.C., tra cui la sua maschera d'oro, un carro e il trono.
Operazioni di pulizia saranno eseguite anche in vari siti archeologici dalla Valle dei Re a Luxor e nei musei di tutto l'Egitto per proteggerli dalla pandemia di COVID-19. Le misure riguarderanno anche le Catacombe di Kom al-Shoqafa e la colonna di vittoria romana del "Pilastro di Pompeo" nella città costiera di Alessandria.
Le Piramidi di Giza | Foto: rperucho via pixabay.com
Non è un periodo felice per la Piramide di Djoser, il colossale edificio in pietra più antico del mondo, che era stato riaperto solo all'inizio di marzo dopo un lungo intervento di restauro durato oltre 14 anni.
Grande attesa invece per l’inaugurazione del nuovo Grande Museo Egizio, costruito su circa 500.000 metri quadrati, nei pressi delle Piramidi di Giza che probabilmente, se sarà confermata la data, aprirà i battenti entro la fine dell’anno. La nuova struttura ospiterà la più grande collezione di antichità del mondo appartenente al patrimonio di un'unica cultura.
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