Jesse Ash. A Dance with Supports. Avoidance - Avoidance (A Project of Transparency) [script 7]
Dal 22 Maggio 2014 al 22 Maggio 2014
Firenze
Luogo: Museo Marino Marini
Indirizzo: piazza San Pancrazio
Orari: h 20.30
Telefono per informazioni: +39 055 219432
E-Mail info: info@museomarinomarini.it
Sito ufficiale: http://www.museomarinomarini.it
Giovedì 22 maggio, alle ore 20.30, il Museo Marino Marini ospita A Dance with Supports.Avoidance - Avoidance (A Project of Transparency) [script 7], performance dell’artista inglese Jesse Ash (Londra, 1977).
A Dance with Supports.Avoidance - Avoidance (A Project of Transparency) [script 7] è parte di un progetto, suddiviso in varie fasi presentate in luoghi differenti: iniziato nel dicembre del 2012 all’Index—Sweedish Centre for Contemporary Art di Stoccolma, proseguito poi al CAC Bretigny di Parigi, alla galleria Arnofini di Bristol, successivamente farà tappa alla Monitor Gallery di Roma, alla Mendes Wood di Sao Paolo e infine alla Steirischerherbst di Graz.
Ash è un artista che lavora sulla materialità del linguaggio e sulla diffusione dell’ideologia politica, utilizzando media diversi. Avoidance - Avoidance (A Project of Transparency) ha lo sviluppo narrativo di una sceneggiatura incentrata su due personaggi, un uomo e una donna, che rivivono il fallimento della loro relazione come modo per ricorrere a forme di trasparenza materiale, personale, concettuale e politica. I due interpreti si ispirano alle figure della film-maker Mary Ellen Bute e del suo compagno Ted Nemeth, direttore della fotografia, ai quali venne commissionato, nel 1936, la realizzazione di un cortometraggio per la Universal Newsreel. Tema centrale della storia è la questione legata a questo incarico e, in ogni tappa e luogo, i due attori interagiscono con le sculture, i disegni e i film prodotti in relazione al copione.
Ash è particolarmente interessato al potenziale profondo della parola, al processo di svelamento dei contenuti che si attua nelle forme di comunicazione contemporanea usate all’interno dei dibattiti politici, del linguaggio dei quotidiani, delle strategie pubblicitarie.
Durante la presentazione del 7° script, al Marini, la crescente paranoia di Mary aumenta all’interno di un incubo museale. In questo dialogo in evoluzione con il suo ex-compagno Ted, i plinti e supporti usati per esporre gli oggetti e le sculture rappresentano il desiderio eccessivo del museo di presentare la collezione al pubblico nella maniera più chiara, aperta e trasparente possibile.
La performance sarà replicata lunedì 26 maggio presso la galleria Monitor di Roma in occasione dell'opening della mostra personale dell'artista intitolata Is That 'Crystal Clear' Or Did I Say Too Much? (www.monitoronline.org).
Jesse Ash nato a Londra (1977), vive e lavora nella stessa città. Recentemente ha tenuto sue personali alla Monitor Gallery, Roma e alla Mendes Wood, Sao Paolo. Suoi progetti sono stati ospitati in mostre collettive a: CA2M Centro de Arts Dos de Mayo, Madrid; Thaddaeus Ropac, Paris; Bonnefantenmuseum Maastricht; MAMBO, Bologna; Index—The Sweedish Contemporary Art Foundation, Stockholm; ICA; London; GAK, Bremen; CAC,Bretigny Paris; Kadist Foundation, Paris; Resonance FM, London.
A Dance with Supports.Avoidance - Avoidance (A Project of Transparency) [script 7] è parte di un progetto, suddiviso in varie fasi presentate in luoghi differenti: iniziato nel dicembre del 2012 all’Index—Sweedish Centre for Contemporary Art di Stoccolma, proseguito poi al CAC Bretigny di Parigi, alla galleria Arnofini di Bristol, successivamente farà tappa alla Monitor Gallery di Roma, alla Mendes Wood di Sao Paolo e infine alla Steirischerherbst di Graz.
Ash è un artista che lavora sulla materialità del linguaggio e sulla diffusione dell’ideologia politica, utilizzando media diversi. Avoidance - Avoidance (A Project of Transparency) ha lo sviluppo narrativo di una sceneggiatura incentrata su due personaggi, un uomo e una donna, che rivivono il fallimento della loro relazione come modo per ricorrere a forme di trasparenza materiale, personale, concettuale e politica. I due interpreti si ispirano alle figure della film-maker Mary Ellen Bute e del suo compagno Ted Nemeth, direttore della fotografia, ai quali venne commissionato, nel 1936, la realizzazione di un cortometraggio per la Universal Newsreel. Tema centrale della storia è la questione legata a questo incarico e, in ogni tappa e luogo, i due attori interagiscono con le sculture, i disegni e i film prodotti in relazione al copione.
Ash è particolarmente interessato al potenziale profondo della parola, al processo di svelamento dei contenuti che si attua nelle forme di comunicazione contemporanea usate all’interno dei dibattiti politici, del linguaggio dei quotidiani, delle strategie pubblicitarie.
Durante la presentazione del 7° script, al Marini, la crescente paranoia di Mary aumenta all’interno di un incubo museale. In questo dialogo in evoluzione con il suo ex-compagno Ted, i plinti e supporti usati per esporre gli oggetti e le sculture rappresentano il desiderio eccessivo del museo di presentare la collezione al pubblico nella maniera più chiara, aperta e trasparente possibile.
La performance sarà replicata lunedì 26 maggio presso la galleria Monitor di Roma in occasione dell'opening della mostra personale dell'artista intitolata Is That 'Crystal Clear' Or Did I Say Too Much? (www.monitoronline.org).
Jesse Ash nato a Londra (1977), vive e lavora nella stessa città. Recentemente ha tenuto sue personali alla Monitor Gallery, Roma e alla Mendes Wood, Sao Paolo. Suoi progetti sono stati ospitati in mostre collettive a: CA2M Centro de Arts Dos de Mayo, Madrid; Thaddaeus Ropac, Paris; Bonnefantenmuseum Maastricht; MAMBO, Bologna; Index—The Sweedish Contemporary Art Foundation, Stockholm; ICA; London; GAK, Bremen; CAC,Bretigny Paris; Kadist Foundation, Paris; Resonance FM, London.
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